Auticon ospite di Binari Gentili, l’evento dedicato all’inclusione

Una serata speciale organizzata da Ferrovie dello Stato Italiane, con il coinvolgimento dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, il Politecnico di Milano e l’Università Bocconi, per accendere i riflettori sulla neurodiversità. E su tutte le opportunità legate ad essa
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - internet) Auticon, società internazionale fornitrice di servizi IT da poco sbarcata nel nostro Paese e che assume come consulenti esclusivamente persone nello spettro dell’autismo, è stata ospite della tavola rotonda di Binari Gentili, l’evento tenutosi ieri sera presso la Sala Reale della Stazione Centrale di Milano e organizzato da Ferrovie dello Stato Italiane. Obiettivo dell’evento: riflettere su inclusione e diversità, dedicando una particolare attenzione ai talenti. Anche quelli più nascosti, come quelli delle persone nello spettro dell’autismo.
Ci sono varie ragioni che stanno portando molte aziende ad occuparsi considerevolmente sempre più di inclusione. Come dimostrano recenti studi (a cura di McKinsey e BlackRock ad esempio), infatti, negli ultimi anni sono aumentati gli investimenti in aziende che includono strategie ESG (Environmental, Social, Governance) fino ad arrivare a ricoprire il 26% del totale degli asset investiti a livello globale. Questa percentuale sale fino al 52% in Europa. La motivazione principale è da attribuirsi ai maggiori ritorni in termini di eccellenza operativa e finanziaria sul medio-lungo termine di queste aziende, che rappresentano così un migliore target di investimento. E ancora, secondo un altro studio di Accenture condotto negli Stati Uniti, le aziende che impiegano persone disabili registrano performance significativamente superiori al resto del mercato, con risultati che arrivano al +28% di fatturato e al 30% di maggiori profitti. Ma nel suo intervento Alberto Balestrazzi, Ceo di Auticon, ha presentato un’ulteriore ragione, che spesso viene trascurata ma che è motore dei risultati positivi delle aziende che adottano strategie di inclusione: i vantaggi che la neurodiversità può portare in termini di performance. Tenendo presente l’impatto che tale inclusione ha sulla società nel suo insieme e sugli individui che ne sono direttamente beneficiari. Auticon infatti ha adottato un modello inclusivo unico dell’azienda, nel quale obiettivi di responsabilità sociale e obiettivi di business coincidono.
«I punti di forza e le competenze cognitive specifiche di molte persone nello spettro dell’autismo sono economicamente e socialmente utili e troppo preziose per lasciarle inattive. Tuttavia il 90% di essi non riesce a trovare un lavoro o comunque un lavoro adeguato nel mercato primario, malgrado il 77% di questi lo cerchi e abbia le qualifiche formative (diplomi superiori o laurea) necessarie a svolgerlo. Ma cambiare si può e si deve, investendo sulla ricerca scientifica, sulla formazione e sui modelli inclusivi più all’avanguardia» ha commentato Alberto Balestrazzi, Ceo di Auticon Italia.
Ed è su questo punto che si sono confrontati gli ospiti della serata promossa da Gianluigi Castelli, Presidente di Ferrovie dello Stato Italiane, che ha aperto il dibattito. Per poi passare la parola a Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri e, in rappresentanza del mondo accademico, a Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, e a Francesco Billari, Prorettore dell’Università Bocconi.



Dopo il dibattito c’è stato ampio spazio per il networking. Con una certezza in più per tutti: dimostrando che diversità significa ricchezza, le aziende inclusive diventano un modello per tutta la società. Impiegare persone nello spettro dell’autismo crea valore a tutto tondo: per i dipendenti, per le aziende clienti e per la società nel suo complesso. Accogliere la neurodiversità è prima di tutto una decisione imprenditoriale che aiuta le aziende ad affrontare al meglio anche le sfide più ardue. Promuovendo l’innovazione, migliorando la comunicazione interna e creando uno spirito di squadra unico e basato sui valori dell’inclusione e della tolleranza.
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