Industria
SANGALLI SPA: NUOVI PASSI SIGNIFICATIVI IN MATERIA DI SOSTENIBILITA’
Ridurre l’impatto sull’ambiente attraverso azioni concrete e buone pratiche che generino un circolo virtuoso capace di contribuire alla tutela dell’ambiente e al benessere delle persone. Con questa visione Sangalli SPA (110 dipendenti e 36 Mio euro fatturato nel 2021) continua nel proprio cammino di sviluppo nel nome dell’innovazione e della sostenibilità, ambito in cui nell’anno conclusosi ha investito il 10% dell’EBITDA.
Dopo aver installato sulle coperture di due immobili di proprietà, 1800 mq di pannelli fotovoltaici in grado di generare 360 Kwh così da rispondere al 50% del suo fabbisogno energetico, l’azienda ha acquistato per la propria flotta alcune auto elettriche e ha provveduto all’installazione di colonnine per la loro ricarica che, disposte nel parcheggio interno e nell’area esterna, potranno essere usate gratuitamente da visitatori e clienti. “Siamo consapevoli che prendersi cura dell’ambiente non sia più solo una priorità, ma un’urgenza. Dopo l’installazione di pannelli fotovoltaici, siamo intervenuti con nuove azioni, segno concreto dell’impegno che da sempre la nostra azienda mette nel promuovere il rispetto dell’habitat e di chi lo vive e nel supportare la diffusione di una cultura della sostenibilità consapevole”, ha commentato Marco Sangalli, titolare di Sangalli SPA.
Questa consapevolezza si è inoltre tradotta nell’attivazione di un impianto di conglomerato a freddo che, non impiegando combustibili, permette l’azzeramento delle emissioni, offrendo anche altri benefici. “Attraverso la produzione di conglomerato a freddo – spiega Stefano Bonati, Responsabile del Laboratorio aziendale - oltre al riutilizzo di sottoprodotti in quantità importanti, si azzerano le emissioni in atmosfera non essendoci nel ciclo produttivo l’impiego di combustibili. A beneficiare di questa tecnologia è però anche la qualità del prodotto. Nello specifico la “sotto-base”, strato di fondazione su cui viene successivamente steso il pacchetto di conglomerato bituminoso, ha caratteristiche prestazionali migliori rispetto al comune misto cementato. Reagendo infatti in maniera più “plastica” è in grado di fornire alla pavimentazione una maggiore capacità di assorbimento dei carichi. A trarne valore è anche l’“eco-base” che sostituisce la base in conglomerato bituminoso tradizionale.
Quest’ultima, complice un leggero aumento dello spessore, raggiunge le stesse caratteristiche di portanza della normale base prodotta a caldo”. Le ricadute eco di questa tecnologia impattano anche sulle condizioni di lavoro degli operatori che, durante la posa, non vengono esposti ai vapori tipicamente sprigionati dal conglomerato bituminoso caldo.
Che il well-being delle proprie risorse sia una priorità per Sangalli SPA lo conferma anche l’adesione al progetto “WHP” (Workplace Health Promotion) sostenuto da Regione Lombardia e teso a promuovere cambiamenti organizzativi dei luoghi di lavoro per renderli favorevoli alla diffusione di stili di vita salutari. Un progetto che Sangalli SPA ha fatto proprio impegnandosi a costruire, in un'ottica di responsabilità sociale, un contesto che implementi comportamenti e scelte positive per la salute. Per ottemperarvi, dopo avere effettuato una puntuale analisi del proprio contesto, l’azienda procederà con la messa in atto di interventi ad hoc finalizzati a sostenere scelte salutari (abitudini alimentari, stile di vita attivo), a contrastare fattori di rischio (tabagismo, lo scorretto consumo di alcool) e dipendenza patologiche, e a promuovere la conciliazione casa – lavoro. “Questo Programma – spiega Raffaella Donghi, CFO di Sangalli SPA – risponde appieno alla strada che abbiamo intrapreso da diversi anni, in cui un ruolo di primo piano lo rivestono le risorse, primo patrimonio dell’azienda. Un ambiente di lavoro che sia “a misura” di chi lo vive, non è solo un dovere sociale, ma anche la premessa per favorire una crescita solidale dell’azienda”.
Crescita che per Sangalli SPA parla la lingua dell’economia circolare. L’azienda, raggiungendo un “elevato livello di impegno verso la transizione circolare” e “un’alta potenzialità circolare del modello di business” si è posiziona tra i campioni dell’economia circolare in base allo studio svolto da Confindustria con il supporto di un team di ricercatrici dell’Università degli Studi di Bergamo. La ricerca sul livello di integrazione dell’economia circolare e del grado di digitalizzazione delle aziende bergamasche rientra nel progetto Circular 4.0, nato da una collaborazione tra cinque Stati europei con l’obiettivo fondamentale di rafforzare i processi digital delle PMI e accelerare la transizione verso la circular economy nella Regione Alpina. “Un risultato che ci rende orgogliosi – conclude Donghi – e che è il frutto di una politica che ci vede da tempo impegnati in questa direzione, come sottolineano una serie di attività che abbiamo implementato in ottica di economia circolare. C’è ancora molto da fare, ma siamo fortemente orientati a proseguire su questo tracciato, che va di pari passo con lo sviluppo digital dell’azienda affidato a tecnologie ad hoc, a loro volta funzionali a favorire i principi di circolarità”.