Politica e Istituzioni
PE, I Patrioti per l’Europa di Bardella denunciano l’utilizzo del cordone sanitario alla Corte di giustizia dell’UE
Non è la prima volta che a Bruxelles viene attuato il cordon sanitaire, strategia politica per la quale, ancora una volta, i gruppi centristi pro-europei si sono uniti per impedire l’accesso dell’estrema destra ad incarichi di rilievo, quali presidenze o vicepresidenze delle commissioni parlamentari. Pertanto, nonostante rappresentino il terzo gruppo politico più grande del Parlamento UE, i Patrioti non sono riusciti ad ottenere incarichi di spessore in questo mandato.
Secondo i Patrioti, il cordone sanitario viola diverse disposizioni delle regole del Parlamento relative alla diversità politica che dovrebbe essere garantita in ciascuna commissione. Nello specifico, “l’articolo 34 (all’inizio di ogni mandato parlamentare, la Conferenza dei Presidenti deve cercare di concordare procedure per riflettere la diversità politica del Parlamento e nelle commissioni e delegazioni, nonché negli organi decisionali) e l’articolo 219 (la diversità del Parlamento deve essere riflessa nella composizione dell’ufficio di presidenza di ciascuna commissione)”, si legge in una lettera postata sul social X dall’account ufficiale del gruppo.
“La decisione di escludere automaticamente e sistematicamente i membri del Parlamento da qualsiasi posizione di responsabilità unicamente sulla base delle loro opinioni politiche e dell’appartenenza al gruppo Patrioti per l’Europa viola anche diverse disposizioni, tra cui l’articolo 10 del Trattato sull’Unione europea e l’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE”.
Secondo il gruppo di estrema destra, alla base di questa strategia politica ci sarebbero ragioni di “natura discriminatoria” che violano “il principio secondo cui tutti i membri del Parlamento dovrebbero poter esercitare pienamente il mandato ricevuto dagli elettori”.
Il tempo potrebbe però non essere dalla parte dei Patrioti, dato che il tribunale potrebbe necessitare anche di 2-3 anni prima di decidere sul caso, senza parlare di un eventuale ricorso da parte della Corte di giustizia che porterebbe all’aggiunta di altri anni al processo decisionale.
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