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Arte e Cultura

Un’opera di Rigaff e Doriam Battaglia al nuovo Sant’Anna di Como

E’ stata da poco inaugurata un’opera dal titolo “Emy POP 2” al nuovo ospedale di Como, il Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, opera realizzata a 4 mani da Rigaff, alias Riccardo Gaffuri, ed il maestro Doriam Battaglia, autore conosciuto di Como.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

E’ stata da poco inaugurata un’opera dal titolo “Emy POP 2” al nuovo ospedale di Como, il Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, opera realizzata a 4 mani da Rigaff, alias Riccardo Gaffuri, ed il maestro Doriam Battaglia, autore conosciuto di Como.
Il quadro nasce nel 2018 come ritratto dedicato alla madre di Rigaff, inserito nella sua prima collezione artistica chiamata “Donna o Divina”.
L’opera è stata di recente oggetto di una reinterpretazione attraverso la poetica artistica del maestro Battaglia con sovrapposizioni di colore a gocce casuali, tipiche della sua tecnica. 

Il risultato è un quadro molto originale che fonde insieme le creatività artistiche di entrambi gli autori ottenendo un connubio emozionante tra arte figurativa ed astrattismo concettuale.
Rigaff, che il 27 luglio di quest’anno ha subito un incidente piuttosto grave alla mano sinistra passando un periodo di degenza proprio all’Ospedale Sant’Anna, ha voluto ringraziare con la donazione di questa opera tutto il personale, i medici ed infermieri che hanno collaborato alla sua ripresa.
Per cui l’11 novembre, alla presenza del Primario di Ortopedia Proff. Michele Francesco Surace, è stata collocata l’opera “Emy POP 2” sulla parete della corsia del reparto dove lo stesso Rigaff, poco tempo fa, aveva trascorso il periodo di degenza. 
Alla domanda: “Cosa ha provato nel ritornare in questo luogo che probabilmente non le porta alla mente bei ricordi?”
Rigaff ha risposto: “Sì è vero, il periodo passato qui non è stato dei migliori, ma se da qualcosa di negativo può nascere un aspetto positivo, allora anche i ricordi peggiori possono affievolirsi e forse migliorare. In questo momento sono molto contento di aver donato quest’opera e spero che chi si troverà qui per curarsi potrà in qualche modo trovare un minimo di sollievo guardandola, perché l’arte ha sicuramente un certo potere sulla psiche e sul nostro corpo”.    

Ufficio Stampa
Laura Frigerio
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