Paolo Battaglia La Terra Borgese: I preti del governo Meloni

Dire che “i poveri mangiano meglio”, oltre che inverosimile, è fondamentalmente diverso da dire che la cucina povera è più salutare. Tutti conosciamo la lingua e il linguaggio di questa nazione, nazione che dovrebbe però pensare seriamente a introdurre il reato di oltraggio alla povertà, commenta Paolo Battaglia La Terra Borgese
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BERNA, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Il problema- continua Paolo Battaglia La Terra Borgese - è che dentro le Camere del Parlamento si parla (lavora) poco a causa degli assenteisti e degli incompetenti, e invece si chiacchiera moltissimo fuori per distinguersi (?), rischiando così di fare brutte figure, apprezzamenti malevoli, sparlare e spettegolare.

E, peggio: quando il nipote di Gina, marito di Arianna sorella di Giorgia, prete della Meloni, la spara grossa e cruda perdendo di vista la realtà, beh, allora, per addolcire l’amaro suono di quelle parole inavvedute e inopportune, saltano fuori, in squadra e come funghi, le dogmatiche quanto illogiche giustificazioni di altri preti e perfino di ministranti, chierichetti e sacrestani di questo governo. Giustificazioni che saltano fuori a supporto di quella pessima infelice frasetta il cui risultato è stato solo quello luttuoso di menomare la realtà: “i poveri mangiano meglio”. Giustificazioni auto imbrattanti, per i fedeli di quella chiesetta: di una certa opacità d’opinione che guarda più alla cordata, che al buon senso, al rispetto di tutti, compresi i poveri. Che tristezza. Nessuno ha più l’umiltà di scusarsi, nemmeno un ministro.

Occorre tuttavia intendersi - precisa Battaglia La Terra Borgese - sulla nota esistenziale insita nelle parole del ministro Francesco Lollobrigida, marito di Arianna sorella di Giorgia, e dunque cognato della Meloni, quest’ultima presidente del Consiglio dei ministri.

La figura del Presidente del Consiglio è centrale e importantissima nel nostro ordinamento e qualifica talmente il Governo che questo viene indicato addirittura con il nome del Presidente: Governo De Gasperi, Governo Spadolini ecc.

La verifica critica dell’informazione che partorisce un ministro è necessaria perché non deve assolutamente soggiacere ad informazioni tendenziose o alla propria passionalità, che porta a rifiutare o accettare questo o quello più per istinto che per ragionamento. La ricerca dell’obiettività dell’informazione di un ministro diventa perciò un preciso dovere di Governo, nei confronti della popolazione dello Stato che amministra, e non nei confronti del proprio partito o di una cordata di pensiero - conclude Paolo Battaglia La Terra Borgese -.