Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. apre la XIX edizione del Festival della Mente a Sarzana, venerdì 2 Settembre 2022

Fino al 4 Settembre, con 30 relatori per un totale di 26 eventi, a cui si affianca il programma interamente dedicato a bambini e ragazzi, che propone laboratori di scienza, tecnologia, arte, scrittura e disegno.
Comunicato Precedente

next
Comunicato Successivo

next
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

FILIPPO GRANDI, ALTO COMMISSARIO DELL’UNHCR, IL 2 SETTEMBRE apre il FESTIVAL DELLA MENTE

a SARZANA (La Spezia).

 Sarzana, da venerdì 2 a domenica 4 settembre 2022,  ospita la manifestazione promossa da Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana.

 La direttrice del festival Benedetta Marietti ha chiamato a raccolta scienziati, filosofi, letterati, storici e artisti italiani e internazionali per confrontarsi con il pubblico sul tema di questa edizione, il movimento, e per interrogarsi su questioni urgenti della contemporaneità e sulle sfide cruciali che ci riserva il futuro: ambiente, salute, guerra, migrazione. 

La lectio inaugurale, Il movimento degli ultimi, invita a riflettere sul destino di coloro per i quali il movimento significa fuga da guerre, violenze e persecuzioni o anche ricerca di una vita migliore. 

«La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili. È stata questa frase di William S. Burroughs a ispirare la scelta del concetto di movimento come filo conduttore della XIX edizione del Festival della Mente. Contro l’immobilismo che genera spesso un timore viscerale per ogni sorta di cambiamento positivo –, la parola movimento associata al nostro festival vuole ribadire il dinamismo e la ricchezza provenienti dagli stimoli culturali, e l’intreccio vitale delle discipline umanistiche e scientifiche che vanno a formare un unico sapere indivisibile.

Attraverso la declinazione del concetto di movimento, quest’anno il festival si interroga sui temi più urgenti della contemporaneità e sulle grandi sfide che ci riserva il futuro: oltre alla questione dei rifugiati, affrontata nella lectio inaugurale da Filippo Grandi, Alto Commissario dell’UNHCR, si parlerà, tra l’altro, di ambiente, salute, guerra, Rete, adolescenti, con la convinzione che per trovare soluzioni ai problemi sia necessario innanzitutto esserne consapevoli.

Il mio augurio è che la bellezza della letteratura, della scienza, dell’arte e della storia, raccontata e trasmessa con competenza e passione dalle parole dei nostri relatori, in un clima di festa, aiuti tutti noi –singolarmente e mediante la creazione di comunità virtuose –a mettere in moto nuove energie e speranze che servano a cambiare la società e a costruire un mondo diverso»  (Benedetta Marietti).

  Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, apre il festival con la lectio magistralis Il movimento degli ultimi.

 Grandi, che da oltre trent’anni si occupa di cooperazione internazionale per proteggere i diritti di quanti sono costretti a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni, spiegherà come, ad oggi, cento milioni di rifugiati hanno varcato frontiere o cercato riparo in zone più sicure dei propri paesi, mescolandosi agli ancor più vasti flussi di persone che si muovono per motivi diversi: povertà, dinamiche della demografia, malgoverno, semplice desiderio di una vita migliore. Chi parte ha a disposizione percorsi e strumenti senza precedenti, dal cellulare a un’efficiente rete di trafficanti, ma spesso, alle soglie della meta, trova le porte chiuse del mondo ricco che li respinge. Milioni di rifugiati ucraini però sono stati accolti in tutta Europa a braccia aperte, con misure umane ed efficaci. Si è trattato solo di un’eccezione politica oppure è un esempio di buona gestione a cui ispirarci per meglio affrontare una delle sfide globali del nostro tempo.
 
 Durante l'intero Festival molte sono le voci e le variazioni sul tema, ma con un unico obiettivo: mettere in moto energie e speranze per cambiare la società e costruire un mondo diverso.  

Ufficio Stampa