Per vincere a Sambuci, a Canterano e a Gorga De Pierro punta sulle donne

L'Italia dei Diritti - De Pierro candida a sindaco Irene Pastore a Sambuci e Anna Nori a Canterano sostenute da liste tutte al femminile. A Gorga schiera ben 5 donne ai primi posti
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L'Italia dei Diritti - De Pierro candida a sindaco Irene Pastore a Sambuci e Anna Nori a Canterano sostenute da liste tutte al femminile. A Gorga schiera ben 5 donne ai primi posti

 

Roma - In occasione delle elezioni amministrative del 2024, a cui partecipa con una propria lista in molti comuni, il movimento Italia dei Diritti - De Pierro, fedele alla sua linea politica da sempre orientata a tutelare i diritti delle donne, ha fatto registrare tra i candidati una cospicua presenza femminile. Da anni la compagine partitica che fa capo al giornalista romano Antonello De Pierro è in prima linea contro la violenza di genere e si batte per un intervento integrativo del legislatore sull'art. 612 bis, che ha introdotto il reato di stalking, ritenuto insufficiente per arginare significativamente il fenomeno. De Pierro ha partecipato a un'infinità di manifestazioni a tema, in cui ha sempre espresso con fermezza il suo punto di vista personale, che ha poi fatto diventare una battaglia basilare della formazione politica che presiede. Una piaga sociale, che solo in casi estremi degenera nel femminicidio, ma fa registrare quotidianamente violenze fisiche e psicologiche che spesso vengono sottovalutate, tra la quasi indifferenza delle istituzioni, pronte però a stigmatizzare ed ergersi sul proscenio mediatico ogni volta che le cronache accendono i riflettori su eventi esiziali, che vanno a incrementare la lugubre contabilità di donne uccise e che spesso potevano essere evitati se la produzione normativa fosse stata già corroborata sotto il profilo dell'efficacia con le proposte promananti da De Pierro e dall'IdD, per lo più mirate alla prescrizione di misure di supporto psicologico preventivo, oltre che repressive, nei confronti di alcune tipologie di stalker. E se a parere del leader del movimento l'impianto normativo è ancora molto lacunoso per dispiegare effetti adeguati e concreti, dall'altro egli stesso ammette che molti passi in avanti sono stati compiuti, ma ancora tanto deve essere fatto al di fuori dell'alveo penalistico, soprattutto sotto il profilo culturale. La sfida principale, secondo De Pierro, si gioca proprio in campo culturale. E' la cultura del rispetto per la donna che spesso fa fatica a farsi largo anche in alcuni contesti istituzionali. A questo proposito i riflettori dell'Italia dei Diritti - De Pierro sono puntati da tempo sul rispetto delle quote di genere nella formazione dell'organo esecutivo delle amministrazioni comunali, specie dei comuni sotto i 3000 abitanti, dove spesso le norme sono disattese dai sindaci in fase di nomina della giunta. Una battaglia che il movimento sta conducendo senza se e senza ma per mezzo del responsabile nazionale per la Politica Interna e segretario provinciale romano Carlo Spinelli, al quale il leader ha affidato il compito di monitorare e denunciare il fenomeno, come è stato ribadito anche nei comizi tenuti in questi giorni a sostegno dei vari candidati, l'ultimo a Gorga, dove l'argomento è stato affrontato da Spinelli e dallo stesso De Pierro, riscontrando molta approvazione tra il pubblico di un comune dove peraltro le quote rosa in giunta comunale sono state rispettate e dove l'IdD apre la lista a sostegno del candidato a sindaco Paolo Nanni con ben 5 donne ai primi 5 posti, che sono nell'ordine Alexsia Crialesi, Simona Zanella, Floriana Ventura, Ylenia Massimini e Beatrice Marchica.  

"Se non sono prima le istituzioni a dare l'esempio non possiamo poi lamentarci se il rispetto delle donne fa registrare standard da Medioevo o da paesi islamici, che spesso contribuiscono alla degenerazione violenta con esito fatale". E' questo il ritornello concettuale ripetuto fino alla nausea dal presidente De Pierro e da Spinelli.

E proprio per corroborare il messaggio identitario del movimento in afferenza alla tutela dei diritti delle donne De Pierro ha voluto fortemente, come già avvenuto in passato, la composizione di alcune liste tutte al femminile. Infatti, dopo aver incassato l'approvazione del direttivo, sono state formate le liste totalmente rosa di Sambuci e Canterano, nelle quali figura un uomo solo perché la norma in vigenza lo impone.

A Sambuci, dove già nel 2019, era stata presentata una lista composta da solo donne, che vedeva candidata a sindaco Dantina Salzano, la quale ottenne un risultato plebiscitario, se si considera che era formata da nessun candidato residente a Sambuci, ed entrò in consiglio dove, insieme agli altri consiglieri eletti nelle file dell'Italia dei Diritti - De Pierro, tra cui si distinse particolarmente Maria Condrò, diede vita a una durissima opposizione all'allora sindaco Francesco Napoleoni, che portò poco più di una anno dopo alla caduta dello stesso. A Sambuci si concretizzò quel nuovo modo di fare politica che il presidente De Pierro aveva introdotto nella Valle dell'Aniene dopo essere entrato nell'assemblea consiliare di Roccagiovine l'anno precedente.

Quest'anno per vincere a Sambuci De Pierro si è affidato alla vicesegretaria provinciale di Roma Irene Pastore, candidata a sindaco e sostenuta da una squadra di donne agguerrite, molte delle quali si sono già distinte nei territori di competenza, in cui rappresentano l'IdD.

Capolista è Chiara Granello, l'insegnante padovana che, supportata dalla stessa Pastore, sua collega nell'alveo scolastico, sta inanellando una serie interminabile di risultati in qualità di responsabile per il XV Municipio di Roma, dove le condizioni del quartiere sono notevolmente migliorate proprio grazie all'attività incessante di monitoraggio svolta dagli esponenti dell'Italia dei Diritti - De Pierro, tra cui Edoardo Aduani e Katia Simeoni, vice della Granello nell'organigramma di quel territorio. Un elenco di grande spessore che vede a seguire Monica Persiani, storica dirigente del movimento di De Pierro, e la già citata Maria Condrò, che si ripresenta agli elettori di Sambuci per chiedere il consenso necessario per ripetere la positiva esperienza già vissuta tra gli scranni consiliari del suggestivo borgo della Valle del Giovenzano, In lista anche Simona Zanella e  Beatrice Marchica, responsabili rispettivamente per i Municipi romani VII e VI, seguite da Maria Alba Maiorana, vice responsabile per il XIV Municpio capitolino. Ai più non sfugge la presenza della nota Mary Gaetani, titolare di uno dei più gettonati centri estetici del litorale romano.

Alla carica di Primo Cittadino per Canterano l'Italia dei Diritti - De Pierro schiera l'ex modella Anna Nori, nota organizzatrice e presentatrice di eventi di moda. Nella lista tutta al femminile spiccano i nomi della capolista Marina Tavano, responsabile per il III Municipio di Roma, della responsabile per Guidonia Montecelio Alexsia Crialesi, dove è attentissima nel denunciare ogni criticità territoriale, di Floriana Ventura e Ylenia Massimini, rispettivamente responsabili per l'XI Municipio di Roma e per l'Area del Lago di Bracciano, dove vigila sull'operato delle amministrazioni di Bracciano, Anguillara Sabazia, Trevignano Romano e Manziana.

De Pierro non nasconde la sua soddisfazione: "Sono orgnoglioso del gruppo numeroso e compatto che si sta formando sotto il simbolo del nostro movimento. Sono sempre più numerosi coloro i quali ogni giorno sposano il nostro progetto etico e legalitario e si avvicinano al nostro movimento, dove trovano risposte che altre forze politiche non offrono più. I cittadini ormai sono sempre più abbandonati nella tutela dei loro diritti e diventano sempre meno elettori, affondando in un mare di delusione e disertando le urne. Noi nel nostro piccolo queste risposte le diamo e se un diritto viene negato facciamo le barricate .Buona parte della rappresentanza politica odierna raccoglie consensi da elettori incastrati in percorsi clientelari o da un humus subculturale in cui la propaganda del nulla riesce ad anestetizzare le coscienze e ad attecchire. I cittadini liberi tendono sempre più ad allontanarsi dall'elettorato attivo e questa è una grande sconfitta per l'Italia intera. Io non mi arrendo e voglio credere ancora in una palingenesi peninsulare. Nelle elezioni amministrative la nostra competenza si scontra con una logica ancora più deleteria, quella del voto familiare. I consigli comunali, specie nei piccoli comuni, sono pieni di figuranti della politica, seduti su quegli scranni solo perché appartenenti a famiglie numerose, ma che durante un intero mandato si  limitano ad alzare la mano per votare senza far registrare alcun tipo di attività. Di fronte a queste realtà deprimenti spesso i nostri candidati, pur se capaci di amministrare, restano fuori dai consessi consiliari. E questo va a svantaggio degli stessi corpi collettivi che si sono piegati a queste logiche paradossali. Dovunque i nostri candidati sono stati eletti hanno sempre dimostrato di poter portare un valore aggiunto a quel territorio. E' per tutelare quei cittadini i quali, pur volendosi opporre a certe logiche, sono costretti ad arrendersi, che ho creato l'opposizione ombra. Mi piange il cuore quando quasi quotidianamente mi trovo a parlare con abitanti, specie di piccoli comuni, che disperati sono in balia di maggioranze frutto di aggregazioni di consensi familiari. Ed è esilarante assistere a scaramucce tra candidati che vantano record di preferenze acquisite solo per meriti procreativi dei loro antenati e quasi mai per capacità. Se poi si fa una disamina della loro attività nei consigli ci si imbatte spesso in zero interventi e totale inerzia operativa. Tutto ciò permette ad alcuni di poter espletare un'attività gestionale di tipo feudale. La nostra azione politica mira a scardinare tutto ciò. L'esercito dei nostri consiglieri ombra registra sempre nuove adesioni e si stanno formando squadre di controllo territoriale sempre più attive e organizzate anche nei piccoli comuni. Pertanto il fatto di essere dentro o fuori dalle istituzioni diventa quasi ininfluente. Tutelare i cittadini da gestioni poco virtuose è la nostra missione. Pertanto i nostri riflettori saranno sempre accesi. Pertanto, a prescindere da chi vincerà e dal fatto di entrare a far parte o meno dei consigli comunali chi amministrerà virtuosamente riceverà il nostro plauso e la nostra approvazione, chi non risponderà ai nostri standard valutativi dovrà subire la nostra critica e le nostre azioni mediatiche e istituzionali a tutela della collettività. Che piaccia o no noi saremo sempre presenti. Chi soffre la nostra presenza dovrà farsene una ragione. Perché chi amministra con competenza e nell'interesse collettivo ha un rapporto ottimo con noi, vedendoci come una forza politica utile al territorio. Mi piace sottolineare una cosa che mi ha dato grande soddisfazione, che conferma tutto ciò. Qualche sindaco, il quale ha avuto modo di amministrare con noi, mi ha chiamato offrendomi un posto in lista a qualche nostro candidato qualora avessimo deciso di non presentare la nostra lista in quel comune. Sono certo che noi diamo fastidio solo a chi non è capace oppure non vuole amministrare nell'interesse dei cittadini. Ebbene per quella tipologia di amministratori, che non amo chiamare politici, ma politicanti, credo che la pacchia sia davvero finita. L'Italia dei Diritti non farà sconti a nessuno".

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