Ancelotti e le sue scelte: dal centrocampo a Lozano

Ancelotti avrebbe l’obbligo o il dovere di verificare se i turnover e le scelte effettuate sono giuste ed opportune per il Napoli Il calcio non è una scienza esatta, ma da quando esiste ha lasciato alcuni insegnamenti su cui riflettere
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

I TURNOVER NEL CORSO DEGLI ANNI

I Top Club che hanno scritto la storia del calcio italiano ed europeo, per conseguire grandi successi, si affidavano ad ottimi calciatori ed a conduzioni tecniche di allenatori che non prescindevano da alcuni presupposti.

Per dare gioco, continuità di rendimento, chimica ed amalgama di squadra bisognava affidarsi ad un gruppo di giocatori e dare loro continuità di impiego.

Per memorizzare schemi e meccanismi occorre tempo ed il dovuto affiatamento tra i calciatori viene facilitato dalla conoscenza tra gli stessi sul rettangolo di gioco.

 

Il conoscere movimenti ed intuizioni di un compagno di reparto occorre disputare  una buona parte della stagione con l’intero gruppo trainante.

Gruppo che, in sede di programmazione societaria, viene riconosciuto dallo staff tecnico adatto a raggiungere gli obiettivi programmatici prefissati.

QUANDO E’ UTILE IL TUROVER

Chiaramente, in caso di infortuni o di affaticamento di alcuni titolari si obbligo effettuare necessari turn over.

E’ anche utile –sotto diversi aspetti- alternare calciatori, specialmente giovani e prospettici, per inserirli nel mosaico di squadra e far fare loro la giusta esperienza.

E’ opportuno anche effettuare, nel corso della disputa di un torneo, turnover sostituendo tre – quattro giocatori. In tal modo si avrebbe una squadra sempre garantita da eventuali infortuni o da un calo della condizione psicofisica di qualche calciatore.

Difficilmente riscontrabile, inoltre, negli annali del calcio che un club abbia alternato con continuità in tutti i match disputati formazioni con sette – otto nuovi innesti.

IL TURN OVER DI ANCELOTTI NEL NAPOLI DAL CENTROCAMPO A LOZANO

Carlo Ancelotti, nei massicci turn over che sta proponendo senza soluzione di continuità a metà campo fa ruotare a centrocampo Callejon, Allan, Elmas, Ruiz, Younes, Insigne e Zielinski.

Il tecnico azzurro -in virtù della duttilità di Lozano-  riserva al messicano una posizione in campo da adattato a  punta centrale, alternandolo con Mertens in tale ruolo.

La duttilità di un giocatore è una risorsa importante per una squadra, ma riservare al più costoso acquisto dell’era De Laurentiis il posizionamento in un ruolo non congeniale pienamente alle sue caratteristiche lascia perplessi addetti ai lavori e tifoseria.

LOZANO IERI ED OGGI…

Lozano, considerato una delle maggiori promesse del calcio mondiale, è  un laterale sinistro – ruolo che nel PSV Eindhoven lo ha posto sotto i riflettori del grande calcio internazionale-  ma può giocare comunque come ala destra.

È ambidestro  ed è un buon tiratore da fuori area oltre a disporre di buona visione di gioco: Notevoli caratteristiche che permettono al messicano di poter essere utilizzato in tutte le posizioni del reparto avanzato.

IL DOVERE DI ANCELOTTI

Ogni allenatore mette in atto le proprie  scelte, ma avrebbe l’obbligo o il dovere di verificare se esse sono giuste ed opportune per la squadra che allena, soprattutto per i risultati ottenuti e le risposte avute dal rettangolo di gioco.

La grandissima esperienza di Ancelotti, il pedigree di grande e vincente tecnico che gli viene riconosciuto unanimemente da tutto il ‘Mondo del calcio’ ed altro, sono condizioni essenziali ed indispensabili per ritrovare -dopo la sosta per gli impegni della Nazionale- un Napoli con la giusta convinzione e determinazione per superare il momento attuale non proprio convincente.

Vincenzo Vitiello per ForzAzzurri.net

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