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Una strada o un luogo pubblico di Arezzo siano intitolati ad Andrea Guffanti

Una strada o un luogo pubblico di Arezzo siano intitolati alla memoria di Andrea Guffanti. La proposta è dell’Istituto del Nastro Azzurro che ha inviato richiesta all’amministrazione comunale per attivare l’iter necessario per rendere indelebile il ricordo di un uomo che ha speso la propria vita al servizio della Patria prima come combattente e poi come amministratore pubblico.
Arezzo, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Una strada o un luogo pubblico di Arezzo siano intitolati alla memoria di Andrea Guffanti. La proposta è dell’Istituto del Nastro Azzurro, l’ente morale istituito nel 1923 per rappresentare i decorati al valor militare, che ha inviato richiesta all’amministrazione comunale per attivare l’iter necessario per rendere indelebile il ricordo di un uomo che ha speso la propria vita al servizio della Patria prima come combattente e poi come amministratore pubblico. Tra i meriti di Guffanti rientra l’avvio della pratica per il conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Provincia di Arezzo che ha trovato compimento nel 1984 con un decreto del Presidente della Repubblica Sandro Pertini che ha reso onore a eroismo, valore, coraggio e sacrificio della popolazione locale nella lotta al nazifascismo e nell’affermazione di ideali di libertà e democrazia.

Nato nel 1917 ad Appiano Gentile, Guffanti arrivò ad Arezzo nel 1939 come calciatore per indossare la maglia amaranto. Combattente partigiano, svolse il ruolo di Ispettore di Brigata con il grado di sottotenente e si arruolò poi come volontario nel Gruppo di Combattimento “Cremona” con cui partecipò alla liberazione della ravennate Alfonsine, meritando il Distintivo d’Onore per i Patrioti Volontari della Libertà e la Croce di Guerra al Valor Militare.

Infaticabile organizzatore delle prime formazioni partigiane della zona”, riporta la motivazione della decorazione, “guidando i suoi uomini in numerose azioni contro un nemico preponderante, si distingueva per capacità di comando, valore e sprezzo del pericolo. Catturato riusciva audacemente a evadere e riprendeva il suo posto di lotta, confermando sempre e ovunque le sue doti di ardimento, perizia e senso di iniziativa”. L’esperienza amministrativa di Guffanti, insignito anche dell’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica, ha preso il via come sindaco di Ortignano Raggiolo dal 1951 al 1955, poi nel 1956 venne eletto nel consiglio e nella giunta provinciale dove rimase fino al 1970. In questo periodo ricoprì anche il ruolo di presidente pro-tempore della Provincia di Arezzo con cui il 16 settembre 1964 firmò la richiesta per il conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla stessa Provincia. I

l suo servizio alla comunità proseguì tra il 1970 e il 1980 nel consiglio comunale di Arezzo dove esercitò anche la funzione di vicesindaco, inoltre un parallelo impegno è stato orientato fino alla sua morte nel 2005 a tenere in vita i valori della memoria con varie cariche nei consigli direttivi dell’Istituto del Nastro Azzurro e dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. «Nel 2024 - ricorda il cavalier Stefano Mangiavacchi, presidente provinciale dell’Istituto del Nastro Azzurro, - ricadono gli ottant’anni dalla fine della Guerra di Liberazione e i quarant’anni dal conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Provincia di Arezzo. Entrambi gli anniversari sono legati alla memoria di Guffanti e, di conseguenza, riteniamo doveroso procedere con un ricordo attraverso la toponomastica cittadina».

Ufficio Stampa
Marco Cavini
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