Laboratori interattivi a Trieste nella IV edizione del festival divulgativo archeo-storico

Un modo coinvolgente per appassionarsi a storia e archeologia, grazie al festival di divulgazione storica che fa capo al progetto Un mare di archeologia, ideato dall’Associazione Società Friulana di Archeologia (sezione giuliana) e dall’Associazione Musica Libera.

Trieste, 21/10/2023 (informazione.it - comunicati stampa - fiere ed eventi)

Quest’anno, ad aprire il festival archeo-storico a Trieste, saranno i laboratori riservati alle scuole − previa prenotazione a: info@marearcheologia.it − giovedì 26 e venerdì 27 dalle 9 alle 14, in Piazza Verdi. Da venerdì a domenica, stand aperto a tutti.

Archeologia Sperimentale sulla Preistoria, a cura di Alfio Tomaselli, prevede l’utilizzo di materiali naturali e fantasia, per scoprire abilità manuali raramente esercitate oggi.

Scrittura Antica e Calligrafia, a cura di Maria Valentinuzzi, consentirà di utilizzare strumenti di scrittura antichi e moderni e di scoprire le similitudini tra la scrittura antica e il lettering moderno. Tipografia, a cura di Emporium Athestinum, farà scoprire la composizione grafica e la stampa con caratteri di piombo, legno e altri materiali e permetterà di sperimentare macchinari di stampa autentici. Boardgame Storico, a cura di LudenDO DOcere, condurrà in un viaggio nel tempo attraverso giochi da tavolo storici.

Cianotipia e Composizione Fotografica, a cura dell'Istituto Tecnico Deledda-Fabiani, farà esplorare il mondo della cianotipia, una tecnica fotografica alternativa che risale al XIX secolo. Scansione e Stampa 3D, a cura dell'Istituto Tecnico Deledda-Fabiani, farà scoprire come trasformare oggetti fisici in modelli 3D digitali ad alta precisione attraverso la scansione. Chimica sul Colore, a cura dell'Istituto Tecnico Deledda-Fabiani, permetterà di scoprire la fisica del colore, coinvolgendo in esperimenti sulla luce. Fotografia Minutera, a cura di Daniele Sandri, da venerdì pomeriggio consentirà di approcciarsi a una tecnica fotografica, risalente al XIX secolo, per creare immagini usando un processo di esposizione diretta su carta sensibile alla luce.