Verso un TerSo Settore? - Conferenza Stampa/incontro sul Terzo Settore

In un mondo dove crolla la fiducia di cittadini e donatori, dove solo un terzo delle organizzazioni censite da ISTAT è iscritto al RUNTS previsto dalla nuova normativa, dove vengono richieste nuove professionalità, avviare un processo di certificazione contribuisce a creare un contesto più trasparente, pulito e reputazionalmente credibile.
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Verso un TerSo Settore?

Conferenza Stampa/Incontro sul Terzo Settore

Quando: Martedì 15 Ottobre, h.18-19

Dove: SPAZIO BIG SANTA MARTA, Via Santa Marta, 10 - MILANO

 Obiettivo: una riflessione sul Terzo settore, alla luce delle recenti riforme, delle nuove professionalità richieste e degli innovativi strumenti di gestione per operare in maniera trasparente salvaguardando reputazione nei confronti del pubblico e fiducia da parte dei donatori

 Parteciperanno all’incontro:

  • Riccardo Taverna - Presidente società benefit WE GLAD e Vice Presidente PLEF
  • Stefano Vergani – Membro del CD di SOCREM Milano – Organizzazione del Terzo settore certificata OLC e già past VP Federcontribuenti.
  • Elisabetta Belloni - Corporate Partner Aachen ( Gruppo Converg ) e promotore del Sistema di Certificazione OLC 2015 dedicato al Terzo Settore

Modera

  • Maurizio Quarta – Managing Partner di Temporary Management & Capital Advisors

Il Terzo Settore è oggi teatro di grandi cambiamenti strutturali, soprattutto alla luce della più rigorosa compliance indotta dalla riforma di cui al Dlgs. 106/2016 e l’emanazione dei relativi decreti attuativi che hanno portato alla creazione del RUNTS.

La riforma rappresenta un'opportunità per le Onlus che vogliano rendere più efficace ed efficiente la macchina organizzativa e rafforzare, presso i possibili donatori, la loro immagine in termini di affidabilità e funzionalità.

 Peccato che solo un terzo dei 380 mila enti non profit censiti da ISTAT sia iscritto al RUNTS!

Il mondo del non profit evidenzia negli ultimi anni un preoccupante calo di fiducia da parte dei cittadini: secondo i Rapporti Eurispes annuali, mentre nel 2007 il no profit rappresentava l’Istituzione con il più alto grado di fiducia (78,5), superando Chiesa, Polizia, Carabinieri, Presidente della Repubblica, negli ultimi ha subito un decremento passando da valori intorno all’80% negli anni 2010, si è scesi al 60% nel 2023 nel 68% nel 2024 

La riduzione dell’Indice di fiducia dei cittadini, ma soprattutto dei donatori è stata fortemente influenzata dagli scandali che hanno riguardato alcune ONLUS. Di qui l’importanza di mettere a punto e divulgare strumenti moderni ed innovativi analogamente a quanto viene già avviene per le aziende.

 Lo sviluppo del settore ha inoltre determinato nel tempo una sempre maggiore professionalizzazione del capitale umano impiegato e una progressiva tendenza a garantirne la stabilizzazione a livello contrattuale. Nonostante la vera ricchezza del settore non profit sia costituita dalla forza lavoro volontaria (personale non retribuito), il Terzo settore è alla continua ricerca di personale specializzato, come testimoniano la nascita e la diffusione di master e scuole di specializzazione. Ed una certificazione ad hoc aumenta l'attrazione del volontariato proprio per la sicurezza che infonde ai volontariAll’estero è frequente il ricorso a soluzioni di Temporary Management.

Un aiuto al processo di cambiamento può sicuramente arrivare dall’implementazione dello Schema di Certificazione OLC 2015, presentato da Elisabetta Belloni: si tratta di un modello sviluppato ed elaborato per consentire ad organizzazioni del Terzo Settore di accedere ad un percorso di distinzione per dimostrare i propri peculiari fattori di qualità. L’adozione dello Schema è su base volontaria ed è rivolta a tutte le organizzazioni che vogliano evidenziare e certificare la propria capacità nel gestire al meglio le risorse (materiali ed umane) disponibili.

Nel corso della conferenza stampa verrà presentata la nuova revisione dello schema, che presenta alcune importanti novità:

  • accessibilità anche alle organizzazioni non ancora iscritte o che non si iscriveranno al RUNTS, perché prive, da statuto, dei requisiti richiesti per  implementare un proprio sistema interno di gestione trasparente e di distinzione della propria reputazione
  • accessibilità anche alle organizzazioni di piccole e medie dimensioni
  • “Irrobustimento” per quanto riguarda il volontariato considerando fattori incentivanti come gli aspetti legati a Salute, Igiene e Sicurezza sul luogo di lavoro e Welfare/Benessere
  • maggiore sensibilità ai temi della comunicazione verso gli stakeholder (interni ed esterni) in materia di brand reputation, risk management e trasparenza.

 

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