ANEMOIA. IMMAGINI DI UNA RIVIERA SENZA TEMPO, l'installazione di Massimo, Giorgetti inaugura la 27ª edizione del Riccione TTV Festival, Venerdì 30 Agosto 2024, a Villa Franceschi

- “Leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore”
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

  Venerdì 30 Agosto 2024, a Villa Franceschi, Massimo Giorgetti inaugura la 27ª edizione del Riccione TTV Festival, la manifestazione biennale dedicata a teatro, video e sperimentazioni artistiche, organizzata da Riccione Teatro, ente promotore dello storico Premio Riccione per il Teatro, con l'installazione ANEMOIA. IMMAGINI DI UNA RIVIERA SENZA TEMPO.

"Anemoia", questa indefinibile forma di nostalgia provata per un'esperienza, un luogo, una persona, un tempo o una situazione mai avvenuto/a o conosciuta/o durante la propria vita, già titolo di esperienze musicali e di performance di danza, nasce qui da un’idea di Giorgetti e del direttore di Riccione Teatro e del TTV Simone Bruscia.

  Giorgetti, il fondatore e direttore creativo di MSGM, fashion brand capace di mettere a dialogo il mondo della moda con quello dell’arte e della cultura contemporanea, presenta  a Riccione una installazione temporanea(per due settimane dal 30 Agosto) a Villa Franceschi, il villino liberty che ospita la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Riccione, presentando immagini di una Riviera senza tempo, riemersa come per incanto dal succedersi continuo e mai identico delle stagioni: primavera-estate, autunno-inverno e ancora primavera e legata a ricordi, come dichiara di seguito l'artista .

 

Massimo Giorgetti ha fondato MSGM e ne ha celebrato i primi 15 anni di vita nei mesi scorsi a Milano Fashion Week, portando un modo emblematico di come raccontare la moda" in quello che è stato definito  come "progetto arte/moda".

Spiega Massimo Giorgetti:

«Non si prescinde dalla squadra, mai. Ero solo e ora siamo in 100, ma fin dall’inizio ho voluto creare un collettivo: per me i membri del team sono fondamentali - così come sento che siamo una squadra con ufficio comunicazione e showroom. Con loro condivido tutto, gioie e brutte notizie: dai nuovi step del brand ai budget che capita di non raggiungere, voglio che tutti siano al corrente e partecipi».

 “Vorrei vivere di inizi”

La curiosità verso il nuovo muove da sempre Massimo Giorgetti ad approfondire, studiare, appassionarsi. Una costante passione per l'arte in tutte le sue forme, dalla pittura alla fotografia ed un certo approccio alla moda con la capacità di creare clash culturali-visivi tra elementi che a prima vista sembrano lontanissimi: pizzo e jersey felpa, accostamenti cromatici forti.

 «Sono stato il primo ex dj e commesso senza una formazione specifica nel settore a fare un tipo di moda che, come la musica indie, mescola quello che piace per fare una melodia nuova. Anche il logo scritto come pennellata è stata una novità, così come l'idea delle collaborazioni con designer, registi, creativi di diversi settori vedi Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari nel 2013, era nuova. Per le stampe della collezione uomo autunno inverno 2024-25, il mio team ha scattato con Google Pixel delle foto nella metropolitana di Milano, disegnata anche dal grande architetto Franco Albini».

 Giorgetti è stato direttore creativo di Emilio Pucci per due anni, dal 2015 al 2017: «In questo momento non direi di sì a un altro brand, ma al contrario, mi impegnerei volentieri in progetti nuovi: “Vorrei vivere di inizi” è, appunto, un altro slogan che mi rappresenta».

 Milano è la città a cui Giorgetti è più affezionato, insieme alle città dove è cresciuto nella Riviera Romagnola. «Mi sembrava l’unico posto possibile in cui fondare un brand, ma ci sono stati anche anni difficili in cui la delusione sui ritmi e le dinamiche della città aveva preso il sopravvento - ci ha confessato - Poi, improvvisamente, nel 2016 torno da un viaggio a Shanghai e me ne scopro innamorato». Continua il founder di MSGM: «Milano è una città accogliente e ti accoglie per quello che sei; ci vedo tante analogie e tante similitudini anche con Rimini e Riccione dove sono cresciuto».

 Alla città lombarda ha dedicato anche uno dei suoi slogan più celebri “Pensavo fosse amore invece era Milano” che ha varie interpretazioni, più o meno letterali o ironiche: «Ci sono ancora persone, ad anni di distanza dal lancio, che mi scrivono per chiedermi il senso della frase: ha un doppio significato, è molto ambigua e lascia all’interpretazione di ognuno e del momento della vita che si sta vivendo la lettura personale».

 

Il cambiamento come valore costante per Massimo Giorgetti:

«Ho proprio bisogno di arricchirmi di bellezza e di circondarmi di talenti nuovi, spesso cambiando o anche sbagliando. Un esempio è nei team per le campagne: quando inizio a lavorare con fotografo e stylist nuovi avverto che verrà il giorno in cui si cambierà. Si tratta di un’esigenza che spesso mi attira le critiche di non essere sufficientemente consistente ma non posso farci nulla, è parte della mia natura. Sono Bilancia ascendente Sagittario, se da un lato sono molto equilibrato ed esteta, dall’altro vorrei provare tutto, sono molto curioso». Al contrario, è molto “fedele” agli artisti dei quali colleziona le opere: «Sono un collezionista seriale di opere d'arte. Vado fiero di non collezionare per investimento, non mi interessa se un’opera cresce di valore o meno. Mi sono pentito per l’unica opera che ho venduto in questi 10 anni, mi sembra quasi di aver tradito un artista in cui ho creduto».

 

- “Leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore”

«Il quote dedicato alla leggerezza è di Italo Calvino ma l'ho fatto mio, rappresenta bene MSGM a mio avviso anche ora che l’azienda è cresciuta ed è diventata più complessa, con investitori e un organico in crescita». Anche la collezione che celebra i 15 anni, la primavera estate 2025 menswear e resort womenswear che ha sfilato a Milano in occasione della settimana della moda di giugno è ispirata a tempi leggeri, come ha raccontato nel backstage: «La collezione parla molto di me, di quando ero bambino al mare sulla spiaggia con la mia mamma e le ginocchia sbucciate. La colonna sonora sono la canzone Kids degli MGMT, band che mi aveva già ispirato nel momento della fondazione del brand nel 2009. C'è tanto di personale in questa collezione, c'è la mia infanzia in Romagna ma anche la mia casa in Liguria, La Vedetta, che è metaforicamente un luogo di osservazione sull'oggi, una riflessione sull'oggi. Questa collezione è una fuga dalla quotidianità - può essere un weekend, una vacanza, un momento di fuga per guardare il tutto da lontano e cercare gioia e colore. Ecco perché in questo show c'erano le secchiate di colore che coloravano i vetri lungo la passerella».

 

Riccione TTV Festival

  Creato nel 1985 da Franco Quadri e oggi diretto da Simone Bruscia, il TTV propone quest’anno un’edizione ricchissima e diffusa che si estende su un arco di due mesi, dal 30 agosto al 30 ottobre partendo da Riccione per concludersi a Roma.

Riccione TTV Festival torna quest’anno con due mesi di performance, esposizioni, installazioni, film, incontri e progetti che valicano i confini fra i generi artistici, con protagonisti come Elio Germano, Toni Servillo, Marco D’Agostin, Lucia Calamaro e alcune delle voci più originali della nuova drammaturgia italiana, oltre a omaggi a Pier Vittorio Tondelli e ai maestri che hanno fotografato la Riviera, da Massimo Vitali a Yuri Ancarani, da Claude Nori a Luigi Ghirri. Coinvolta tutta Riccione, dallo Spazio Tondelli alla piramide del Cocoricò, dal Palazzo dei Congressi a Villa Franceschi, con due tappe speciali al Parco del Monte San Bartolo e al Romaeuropa Festival.

Ufficio Stampa