Olio è fattore identitario, Italia eccellenza europea'
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BRUXELLES - "La cultura dell'alimentazione e del buon cibo appartiene alla storia della nostra nazione ed è necessario salvaguardare e valorizzare. Vanno in questa direzione le battaglie che stiamo conducendo in Europa, come nel caso della lotta contro il sistema di etichettatura dei prodotti noto come 'nutriscore', che penalizza le produzioni di eccellenza". Lo ha affermato Nicola Procaccini, co-presidente di Ecr al Parlamento europeo durante il convegno su "Olivocoltura e cambiamenti climatici" organizzato a Bruxelles dal gruppo Ecr in occasione dei trent'anni dalla nascita dell'associazione Città dell'olio italiane.
Il vice presidente delle Città dell'olio italiane, Alfredo D'Antimi, ha poi parlato della importanza delle olivocoltura nella difesa dei territori dal dissesto e dagli incendi, illustrando proposte e iniziative in tema di turismo dell'olio e tutela dell'identità agricola del territori e annunciando che dall'inizio del prossimo anno si inizierà a introdurre la "carta dell'olio" nei ristoranti delle Città dell'olio, così come già accade per il vino. Mirta Paganelli, responsabile tecnico degli agricoltori di Roma e del Lazio, ha rilevato la "difficoltà di combattere la concorrenza di nazioni che hanno hanno costi e regole diverse di produzione, soffermandosi sulla politica alimentare della UE e sulla cooperazione tra gli attori coinvolti nella filiera produttiva.
Per Alessandro Donati, presidente del Consorzio Sabina Dop, centrale è la lotta alla contraffazione per tutelare il prodotto e ha presentato il contrassegno anticontraffazione sviluppato con la Zecca dello Stato. Martina Bocconi, delle città dell'olio di Frosinone, ha parlato della esperienza dell'"Olio dei papi, proponendo un interessante excursus storico sull'olivocoltura dallo Stato pontificio a oggi. All'incontro sono intervenuti diversi parlamentari di FdI e la vice presidente del Parlamento europeo, Antonella Sberna. In collegamento anche la prof.ssa Federica Romano, dell'Università di Firenze, che ha descritto come le Città dell'olio svolgano un ruolo di valorizzazione integrata del territorio rurale e del paesaggio in ambito europeo e mediterraneo, e la giornalista Fabiola Pulieri, esperta di olioturismo che ha ampiamente illustrato come questa tipologia di turismo rappresenti una grande opportunità per i territori e le imprese agricole.
Ufficio Stampa
Roberto Leoni
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