Meritocrazia Italia: alle nuove regole sugli autovelox, siano abbinate nuove strategie di educazione alla legalità
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È entrato in vigore il nuovo decreto interministeriale che disciplina le modalità di collocazione e uso degli autovelox.
Gli obiettivi dichiarati sono garantire uniformità alle regole di impiego degli strumenti di rilevazione della velocità dei veicoli su strada e assicurare una pianificazione dei controlli in chiave più efficiente rispetto all’obiettivo sullo sfondo della maggiore sicurezza stradale.
Quanto ai contenuti, la collocazione delle apparecchiature è sottratta all’autonomia dei Comuni, che dovranno necessariamente coordinarsi con gli enti locali sovraordinati (anche al fine di evitare insidiose sovrapposizioni), e comunque limitata al ricorrere di tre presupposti principali: l’impossibilità oggettiva di ricorrere alla contestazione immediata, che resta la prima scelta; l’elevata velocità dei veicoli sullo specifico tratto di percorrenza, e un indice di rischiosità elevato, in termini di incidenti nel quinquennio precedente. Si disciplinano poi aspetti più tecnici quali distanze, costi documentati e analitici e si prevedono soglie di tolleranza coerenti con la tipologia di strada indicata per l’installazione.
L’intervento normativo è apprezzabile negli intenti e risponde a un’esigenza avvertita da tempo dei cittadini, quella di privilegiare la sicurezza stradale e porre un freno all’eccesso di potere spesso esercitato dagli enti locali, interessati piuttosto alla facile acquisizione di gettito.
Per altro verso, ogni iniziativa, per essere davvero efficace, deve essere concretizzata con ragionevolezza. A monte, cioè, i limiti di velocità devono essere espressione di un’analisi il più possibile tecnica che tenga conto delle caratteristiche strutturali del tratto di strada interessato, della concentrazione del traffico e delle condizioni generali di viabilità sulla medesima sezione, perché anche imporre dei limiti troppo bassi rischia di frustrare proprio le esigenze di sicurezza che si intendono preservare (e che del resto potrebbero efficacemente essere garantite con misure alternative altrettanto e forse più valide come dossi artificiali, ztl in prossimità di luoghi sensibili come le scuole, vigilanza in punti strategici).
Meritocrazia Italia chiede che non si tratti di un intervento isolato, ma sia abbinato a una adeguata strategia di educazione alla legalità, in una prospettiva di generale sviluppo e affermazione di modelli pubblici positivi.
Stop war.
Roma, lì 20 Dicembre 2024
Meritocrazia Italia
Il Presidente Walter Mauriello
Ufficio Stampa
Nicola Barbatelli
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