ṬILISMĀN. LA BUONA SORTE

SCD Studio presenta a Perugia una mostra internazionale che esplora la dimensione del talismano

Perugia, 05/11/2024 (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Sabato 16 novembre 2024 alle ore 17:00, SCD Studio inaugura la mostra "ṬILISMĀN. LA BUONA SORTE" presso la sede di Perugia, in via Bramante 22N.

La mostra, aperta fino all’11 gennaio 2025, raccoglie trentasette opere di altrettanti artisti e artiste internazionali, selezionate tramite un bando internazionale: Luciana Aironi, Fabio Maria Alecci, Elvezia Allari, Silvia Beccaria, Marcella Belletti, Manuela Bieri, Isobel Blank, Antonella Bonino, Beatrice Carlson, Susanna Cati, Francesca di Ciaula, Mara Di Giammatteo, Violette Doclo, Jolanda Drukker Murray, Gianluca Esposito, Chiara Fenicia, Magdalena Fermina, Monica Giovinazzi, Liviana Grilli, Sally Hasson, Francisca Henneman, Marijke Leertouwer, Rita Miranda, Anais Neige, Lucia Novelli, Clizia Ornato, Taisiia Ovod, Barbara Pala, Anna Pinzari, Clotilde Preioni, Luce Resinanti, Giulia Santambrogio, Daniela Spagnoli, Maria Cristina Tebaldi, Katia Terpigoreva, Alessandra Varbella, e Yentele.

Con l’edizione annuale del progetto "ṬILISMĀN", SCD Studio prosegue la propria esplorazione della cifra del monile, traendo ispirazione questa volta dall’antica tradizione dei talismani. Questi piccoli oggetti portafortuna, originariamente creati e custoditi dai nostri antenati, racchiudevano messaggi di bellezza e benevolenza per allontanare la sfortuna e favorire il buon auspicio. Tema centrale di questa edizione è proprio la "buona sorte", un concetto che permea ogni opera in esposizione, conferendo a ciascuna un profondo significato simbolico.

Il termine ṬILISMĀN, di origine persiana, è alla radice della parola “talismano” e richiama oggetti decorati con simboli e figure che, fin dall’antichità, erano considerati dotati di poteri protettivi e benauguranti. Il talismano, infatti, non era solo un ornamento, ma una promessa di felicità e fortuna, un mezzo attraverso cui influenzare positivamente il proprio destino. Nel tempo, questi oggetti si sono evoluti da semplici elementi naturali a creazioni raffinate e preziose, fino a divenire vere e proprie opere d’arte, in particolare nell’ambito dell’oreficeria.

L'arte del gioiello, così come la intendiamo oggi, ha origini profonde in questa tradizione: monili, ornamenti e bijoux non erano soltanto oggetti decorativi, ma veicolavano significati culturali e identitari. Utilizzati per esprimere appartenenza religiosa, status sociale e credenze personali, questi accessori erano simboli con un significato che andava ben oltre l’estetica. La loro valenza affettiva e culturale è testimoniata dall’usanza di inserirli nei corredi funerari o di tramandarli di generazione in generazione.

Con il progetto "ṬILISMĀN", SCD Studio si propone di rileggere questa connessione profonda tra arte e narrazione personale. Attraverso le opere in mostra, intende creare un ponte con il passato, celebrandone la funzione simbolica e augurale di autentici portatori di storie, simboli e speranze.