GIUSEPPE DIPASQUALE nuovo Direttore Artistico di MARCHE TEATRO

Presentato ad Ancona al Teatro delle Muse il 27 Giugno 2024
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

Giuseppe Dipasquale, nuovo Direttore Artistico di Marche Teatro_Teatro di Rilevante Interesse Culturale è stato presentato oggi, 27 Giugno 2024, ad Ancona al Teatro delle Muse con una conferenza stampa alla presenza dell’Assessore alla Cultura della città Anna Maria Bertini, il Presidente di Marche Teatro Valerio Vico e tutti gli altri Consiglieri d’Amministrazione di Marche Teatro Francesco De Benedetto, Andrea Speciale, Cristiano Lassandari.

 

 Il Sindaco della città di Ancona Daniele Silvetti ha inviato un messaggio di benvenuto: “Si apre una nuova stagione per il Teatro delle Muse. La città di Ancona accoglie il nuovo direttore artistico di Marche Teatro, - Ente riconosciuto dal Ministero della Cultura tra i 19 Teatri d’Italia di Rilevante Interesse Culturale - Giuseppe Dipasquale. Siamo certi che sarà in grado di cogliere le potenzialità del nostro territorio come pure presentare una programmazione nuova, di rigenerazione, culturalmente elevata e all’altezza del Massimo cittadino valorizzandolo e ampliandone l’attività”. 

 

L’Assessore alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi ha inviato questo messaggio: Marche Teatro, oltre ad avere il riconoscimento da parte del Ministero della Cultura quale Teatro di Rilevante Interesse Culturale, è stato individuato anche dalla Regione Marche quale soggetto di Primario Interesse Regionale ai sensi della normativa regionale inteso quale ente di eccellenza per la programmazione intermedia e per l’attuazione di strategie regionali all’interno di un “sistema regionale dello spettacolo”.

La presentazione oggi, del Direttore Dipasquale rappresenta quindi un momento di forte condivisione e sinergia tra i due enti, al fine di valorizzare maggiormente l’eccellenza della produzione teatrale marchigiana, e portare così il nome delle Marche nei palcoscenici più prestigiosi in Italia e all’estero.-

 

Un saluto di benvenuto è stato inviato dal Presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali: - Do il benvenuto e auguro un buon lavoro al nuovo direttore artistico di Marche Teatro, Giuseppe Dipasquale. Mi auguro di incontrarlo quanto prima per confrontarci sulle progettualità che dovranno vederci coinvolti.-

L’Assessore alla Cultura di Ancona Anna Maria Bertini ha aperto la conferenza stampa dando il benvenuto al nuovo direttore artistico ribadendo l’importanza di Marche Teatro, il fatto che è un Ente sano a livello economico, con un eccellente staff e molto ben posizionato nel panorama nazionale e ha ringraziato Velia Papa per il lavoro svolto.

Ha sottolineato la mission di Marche Teatro nella produzione di spettacoli e programmazione dei teatri di Ancona e che per Il Comune di Ancona è un punto di riferimento di programmazione e gestione dei teatri oltre che una vetrina per la città rispetto alle tante produzioni che portano il nome di Ancona in giro per l’Italia. Ha proseguito sottolineando che gli spettacoli prodotti in questi anni sono e sono stati eccellenti con artisti riconosciuti a livello nazionale e le tournée che toccano e han toccato, ogni stagione i migliori teatri nazionali. E ha salutato in sala il regista Arturo Cirillo che in questi giorni è in prova in città con Don Giovanni la prossima nuova produzione di Marche Teatro che aprirà sia la Stagione Teatrale di Ancona 2024 2025 al Teatro delle Muse sia la Stagione del Teatro Stabile di Napoli. L’Assessore Bertini ha infine augurato di lavorare al meglio a Marche Teatro al nuovo direttore artistico Giuseppe Dipasquale, rimarcando la sua professionalità riconosciuta a livello nazionale. E augurandogli di migliorare ancora, ampliando l’offerta di spettacoli prodotti e ospitati e rafforzando i rapporti sul territorio regionale, nazionale e internazionale.

A seguire ha preso la parola il Presidente di Marche Teatro Valerio Vico anche a nome di tutto il CdA di Marche Teatro, che ha presentato alla platea. 

Il Presidente ha voluto ripercorrere il percorso che ha segnato la nomina del nuovo direttore artistico Giuseppe Dipasquale.

Ha sottolineato che Marche Teatro gestisce il più importante teatro delle Marche: il Teatro delle Muse assieme al Teatro Sperimentale e il Teatrino del Piano e ha dichiarato di voler segnare con questa direzione artistica un cambio, una discontinuità pur apprezzando molto il lavoro svolto negli ultimi dieci anni da Velia Papa che ha portato Marche Teatro ad alti livelli. 

Per questo il CdA ha attivato una procedura molto selettiva con dei parametri elevati per cercare un profilo di livello superiore. In questo senso il CdA ha formulato una manifestazione di interesse con vincoli e requisiti alti. 

Vico ha proseguito dichiarando che la figura che hanno scelto con il Cda è una figura che sappia dialogare con il territorio, con le istituzioni, e capace di creare una rete virtuosa con i teatri marchigiani, nazionali ma anche internazionali e. 

Il Presidente ha concluso augurando buon lavoro al nuovo direttore artistico.

 

Il nuovo direttore artistico di Marche Teatro, Giuseppe Dipasquale ha ringraziato il Presidente e tutto Marche Teatro: i suoi soci a partire dal Sindaco, l'Assessore alla Cultura, il Consiglio dell'Amministrazione e anche tutto il personale, lo staff che ha voluto accoglierlo in questa meravigliosa e nuova avventura. 

_Condivido pienamente le parole che hanno espresso l'Assessore Bertini e il Presidente Vico sul lavoro svolto dalla precedente Direttrice Velia Papa, a cui va il mio saluto e il mio ringraziamento. 

Il teatro lavora sull'effimero umano. E questo lo dico perché dobbiamo tenerlo sempre presente quando siamo chiamati anche a dirigere dei teatri. La sostanza di quello che “vendiamo”, è l'umano.  Vendiamo un prodotto che deve far bene, deve far bene all'anima e lo vendiamo ad un pubblico che si siede qui e vuole godere di questo prodotto.  

Quindi un teatro pubblico è un teatro fatto per il pubblico. È un teatro che ha nel pubblico il suo massimo interlocutore.  Perché attraverso questo può stabilire un contatto, un patto, una fiducia, una fidelizzazione che può continuare negli anni. 

Naturalmente ogni teatro è diverso.  Ogni realtà è diversa. Ogni territorio è diverso. E Marche Teatro è un territorio... Dal punto di vista teatrale, passatemi questo termine non perché sia riduttivo, anzi non lo è affatto. Dal punto di vista, come ha detto anche l'assessore, del rapporto ministeriale dell'essere stato riconosciuto, è paradossalmente giovane rispetto ad altri grandi teatri come Milano, Genova o Catania, che hanno una tradizione ormai dei 70 anni e oltre. Ma questo non è un principio riduttivo. Anzi, è una prerogativa molto vantaggiosa. 

Poiché Marche Teatro ha una giovinezza, ha una forza, ha una possibilità enorme di sviluppo. E proprio per questo bisogna orientare la navigazione di Marche Teatro verso un futuro di ancora maggiore attestazione e successo nell'ambito del territorio nazionale. 

Le parole chiave sono RETE, QUALITÁ, GIOVANI.

Ma se noi parliamo di un teatro che deve essere sintonizzato con l'idea forte di rete, con l'idea forte di qualità, con l'idea forte dei giovani, noi pensiamo a un teatro che accolga, sviluppi, rinforzi. 

Accolga, sviluppi e rilanci il rapporto con la rete regionale, che rispetto ad altre regioni ha un vantaggio di presenza di teatri, dove Marche Teatro deve tornare ad essere protagonista, come anche, è già stato detto dall'assessore, a livello nazionale, consolidare quindi i rapporti con i grandi teatri nazionali italiani e semmai svilupparli, ampliarli e naturalmente curare sempre più i rapporti internazionali. 

Quindi rendere Ancona e Marche Teatro protagonista nel panorama, più di quanto lo sia in questo momento, nel panorama teatrale italiano. 

Qualità. La qualità è l'elemento fondamentale che deve guidarci per pensare gli spettacoli. Qualità che non vuol dire scelta in qualche modo di nicchia delle proposte teatrali anzi, io credo che la grande offerta al pubblico possa mantenere la qualità e la capacità di attrarre tanto pubblico. 

E giovani, individuare tutte le strategie possibili per far sì che i giovani entrino a teatro, non abbiano paura del teatro, e quindi bisogna mettere in atto tutte le possibili strategie per ché i giovani sono il pubblico del futuro, non solo perché serve a loro il teatro, ma perché è un pubblico che si fidelizza ci sarà sempre.

infine, naturalmente, l'idea che un teatro, e con questo ha concluso, almeno nell’idea e spera che il consiglio di amministrazione possa accettare questa visione, non sia semplicemente un produttore di prosa, ma sia come un istituto di cultura tout court, che possa declinare, anche attraverso il teatro ma non solo attraverso il teatro, possa declinare cultura, perché cultura non è semplicemente conoscenza delle informazioni, ma è un condividere comune quello che avviene in una sala teatrale è esattamente questo, condividiamo un'esperienza, il rapporto che si instaura con il pubblico è cultura, è la crescita di una comunità e su questo voglio poggiare sperando di riuscire nella mia attività di direzione.

 

 



Ufficio Stampa