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Il Teatro Nudo riparte dal Giappone

Il 27 e il 28 novembre al Teatro No'hma prende il via la XVI edizione del Premio Internazionale dedicato a Teresa Pomodoro
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - ambiente)

Dopo il successo dello spettacolo Kemoni Mici con Leonard Eto e Iuri Takodoro che si è aggiudicato il Premio della Giuria degli Spettatori 2023/2024, il Giappone torna protagonista di primo piano nel palinsesto del Teatro No’hma.

Mercoledì 27 e giovedì 28 novembre alle ore 21 a inaugurare la XVI edizione del Premio Internazionale dedicato a “Il Teatro Nudo” di Teresa Pomodoro è la compagnia Kazan Office con “Dogra Magra”, spettacolo ispirato a uno dei più popolari romanzi gialli giapponesi. In scena Kazan Tachimoto, attore, regista, performer e direttore artistico, accompagnato dai tamburi di Hajime Kojiro.

“Dogra Magra” pubblicato nel 1935 è considerato in Giappone il capolavoro della produzione letteraria di Yumeno Kyūsaku (1889-1936), autore eccentrico, dalla scrittura bizzarra, complessa e misteriosa, collocabile nella corrente “tantei shōsetsu” (romanzo poliziesco) a cavallo tra gli anni ‘20 e ‘30 del Novecento.

Il titolo è una espressione dialettale della regione di Nagasaki e ha diversi significati. Tra questi “confuso”, “preso alla sprovvista” ma può indicare anche una formula magica paragonabile al nostro “Abracadabra”; e ancora, secondo una filosofia asiatica, disturbi mentali e comportamentali trasmissibili di generazione in generazione.

Nella trasposizione per il teatro l’attenzione di Kazan Tachimoto viene posta nel raccontare l'inferno che si insinua nell’ io interiore del protagonista.

La vicenda narra un omicidio a cui segue la perdita di memoria dell’assassino che si trova a oscillare tra frammenti di ricordi, sogni di evoluzioni ancestrali, incubi che lo conducono mentalmente a una regressione fino allo stato di feto nel grembo materno.

“Salta coraggiosamente in piedi, mettiti a testa in giù, fai una capriola. Foxtrot, giravolta. Canta la canzone trionfale della libertà dalla tirannia dall’antichità a oggi” - recita Kazan Tachimoto in uno dei momenti più intensi della rappresentazione.

Lo spettacolo unisce al testo di Yumeno Kyūsaku elementi   dell’opera “Dojoji”, una delle più famose del teatro Noh, espressione massima di teatro tradizionale giapponese, nata intorno al XIV secolo e caratterizzata da musica e maschere maschili e femminili indossate da uomini, proprio come nel teatro shakesperiano.

“Abbiamo scelto lo spettacolo della compagnia Kazan Office perché riesce a fondere insieme l’antica tradizione teatrale giapponese con un romanzo giallo del Novecento, tra i più letti in Giappone. Questo titolo per noi rappresenta un dialogo stimolante, un suggestivo salto nel tempo e un ponte tra linguaggi artistici differenti uniti con maestria per trasmettere al pubblico tutta la magia e il fascino del palcoscenico” - spiega Livia Pomodoro, Presidente dello Spazio Teatro No’hma.

Kazan Tachimoto, attore/performer e direttore artistico giapponese, ha recitato in opere di Hiroshi Koike e Kim Ito, Ha iniziato la carriera nel 2011. Ha adattato per il palcoscenico opere di Pessoa, Artaud, Dostoevskij, Goethe, Lorca.

 

Lo spettacolo ha il Patrocinio del Consolato del Giappone a Milano.

Le serate del 27 e del 28 novembre saranno trasmesse in streaming sui canali del teatro.

L’ingresso è gratuito previa prenotazione obbligatoria.

Per informazioni consultare il sito www.nohma.org oppure scrivere a: nohma@nohma.it

 

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