Lenta ripresa dell’IT in Italia: allarme di Assinform ed Istat ma spiragli grazie all’outsourcing.

Nonostante nel 2010 l’Italia sia stata caratterizzata da una forte diffusione delle nuove tecnologie e da un aumento del fatturato sui versanti dell’hardware e dei servizi internet, il mercato ICT nazionale fa fatica a stare al passo con la media europea ed extraeuropea. Ma le nuove frontiere del telelavoro in outsourcing possono contribuire al rilancio del settore.
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Berlino, (informazione.it - comunicati stampa - information technology) Nel 2010 il mercato italiano dell’IT è tornato a crescere con una inversione del trend che, tuttavia, permane ancora negativa con il - 2.5 % a fronte del - 4,2 % del 2009.

Al segmento delle telecomunicazioni, che ha subito un ulteriore decremento del - 3 % (- 2,3 % nel 2009), ha corrisposto un recupero della domanda di IT pari a 6,7 punti percentuali, rispetto al - 8,1 % del 2009, con una diminuzione del 1,4 %.

Nonostante per il 2011 le stime parlino di una ripresa del + 1,3% - secondo l’anticipazione del Rapporto Assinform che verrà a breve presentato a Milano - i ritmi sono troppo lenti, sia rispetto alle necessità di cambiamenti strutturali del Paese, sia riguardo al divario sulle politiche per l’innovazione che scontiamo nel confronto con i mercati internazionali.

All’allarme di Assinform, che invita le istituzioni ad incentivare politiche di sviluppo del Made in Italy tecnologico a supporto dell'export e dell'innovazione dell'industria e dei servizi, si sono aggiunti nella giornata di ieri i dati del “Rapporto Annuale Istat” i quali denotano una “ripresa stentata” della macchina economica italiana accompagnata da "una situazione di persistente deterioramento del mercato del lavoro" che penalizza soprattutto donne e giovani.

Le piattaforme europee ed extra-europee per il telelavoro in outsourcing rappresentano, soprattutto in momenti di crisi stagnante, un valido strumento per lavorare a distanza, contribuendo ad abbattere anche alcuni costi relativi alla logistica.

twago (www.twago.it) è una delle più note piattaforme di intermediazione di questo tipo in Europa ed è in grado di mettere in rete aziende (anche in fase di start-up) e fornitori di servizi per attività che spaziano dalla programmazione, al graphic e web design fino ai servizi alle aziende, come traduzioni, attività di SEO e SEM e scrittura di contenuti online. Le aziende alla ricerca di esperti con i quali collaborare per progetti in outsourcing, hanno quindi la possibilità di trovarli direttamente sulla piattaforma.

In uno scenario del mercato del lavoro sempre più orientato ad una flessibilità del capitale umano, soprattutto nei settori dell’ICT e delle internet companies, entrambe le parti coinvolte in twago (acronimo di TeamWork Across Global Offices) possono trovare vantaggi nell’utilizzo della piattaforma: a twago si rivolgono spesso aziende in fase di start-up che necessitano di operare con costi contenuti, soprattutto sul versante dell’erogazione di servizi IT. In questo modo queste ultime hanno la possibilità di indicare il proprio progetto, permettere a professionisti freelance di fare la propria offerta e selezionare quella più adatta alle proprie esigenze.
Dall’altro lato, i freelance (o aziende) italiani hanno la possibilità di ampliare il proprio bacino di utenza a livello internazionale e promuovere, a livello globale, l’eccellenza italiana con cui è molto difficile competere, soprattutto sul versante della grafica e del design.

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