Politica e Istituzioni
A.I.A.C.E scrive alle segreterie nazionali di CGIL, CISL, UIL, Ugl, Cisal, Confsal per richiedere l'Introduzione di un Minimo Vitale Impignorabile per i Lavoratori
Maurizio Landini
Segretario Nazionale CGIL
segreterianazionale@slccgil.telecompost.it
Spett.le
Luigi Sbarra
Segretario Nazionale CISL
segreteria.generale@cisl.it
Spett.le
Segretario Nazionale UIL
Dott. Pierpaolo Bombardieri
p.bombardieri@uil.it
Spett.le
Segretario Nazionale UGL
Paolo Francesco Capone
segreteriagenerale@ugl.it
Spett.le
Segretario Nazionale Cisal
Dott. Francesco Cavallaro
info@cisal.org
Segreteria Nazionale
Confsal
Dott .Angelo Raffaele Margiotta
info@confsal.it
Oggetto: Richiesta di Intervento per l'Introduzione di un Minimo Vitale Impignorabile per i Lavoratori
Buonasera,
ci rivolgiamo a voi per portare alla vostra attenzione una questione di grave ingiustizia sociale che riguarda la disparità di trattamento tra pensionati e lavoratori in caso di pignoramento dello stipendio . Attualmente, è previsto per i pensionati un minimo vitale impignorabile che garantisce loro una protezione essenziale, mentre per i lavoratori non è previsto nulla, e quindi non godono della stessa tutela. Questa disparità risulta inaccettabile e richiede un intervento urgente.
Come A.I.A.C.E. (Associazione Italiana Assistenza Consumatore Europeo), abbiamo avviato una raccolta firme online per chiedere l’introduzione di un minimo vitale per i lavoratori, uguale a quello previsto per i pensionati. Per i pignoramenti si consideri l'importo sopra la cifra impignorabile che non deve essere mai toccata, ossia 1000 euro. L’obiettivo è proteggere i lavoratori italiani dai pignoramenti, assicurando loro i mezzi di sostentamento necessari in caso di difficoltà economiche.
Per la nostra proposta, richiediamo un intervento legislativo urgente e chiediamo a voi sigle sindacali di sensibilizzare il governo e i vari leader politici sulla necessità di intervenire in merito, per garantire una tutela economica più forte per chi rischia di vedere compromessi i propri guadagni. La nostra proposta, come A.I.A.C.E., prevede che, come per i pensionati, venga istituito un minimo vitale di 1000 euro per i lavoratori, che non possa essere oggetto di pignoramento. Il pignoramento può avvenire solo per la parte superiore all'importo impignorabile, salvaguardando così la possibilità di soddisfare le esigenze quotidiane.
Questo provvedimento è essenziale per garantire una vita dignitosa ai lavoratori, evitando che si trovino privi di risorse anche per le necessità fondamentali. La nostra proposta risponde a un’esigenza crescente, considerando che molti lavoratori, soprattutto in situazioni di difficoltà economica, possono essere sottoposti a pignoramenti che rischiano di compromettere seriamente il loro benessere.
La nostra proposta di un minimo vitale si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la condizione economica di molte famiglie italiane. Secondo recenti studi, infatti, i pignoramenti sono in aumento, con conseguenze devastanti per i lavoratori che, nonostante abbiano già difficoltà a far fronte alle spese quotidiane, si vedono sottrarre parte del proprio stipendio per debiti pregressi. La nostra richiesta quindi, non si limita a un semplice rimedio, ma vuole essere una risposta strutturale a una problematica sociale diffusa.
Il nostro appello, come A.I.A.C.E., è quello di una lotta comune con tutti i lavoratori, sindacati e politici sensibili alla causa, per sostenere la nostra proposta, affinché la voce dei cittadini venga ascoltata e il governo possa prendere in considerazione questa importante riforma.
Rimaniamo a disposizione per ulteriori informazioni e per collaborare con voi in ogni modo possibile per raggiungere questo obiettivo di giustizia sociale.
Cordiali saluti,
Dott. Niccolò Francesconi
A.I.A.C.E. - Associazione Italiana Assistenza Consumatore Europeo
05100 Terni Italia