Celebrazione del 45° anniversario della missione soccorso profughi vietnamiti nel Mar Cinese Meridionale

Nei primi mesi del 1979 si consumò la tragedia di migliaia  di Sud-Vietnamiti che lasciando il Paese sulle più disparate imbarcazioni, , in fuga dalle vessazioni e repressioni del regime dei vietcong, trovarono spesso la morte nel Mar Cinese meridionale. Colpito da questi eventi l'allora Presidente della Repubblica Pertini incaricò il Presidente del Consiglio l'onorevole Giulio Andreotti di organizzare una Missione di Soccorso nell'area indocinese. Fu quindi costituito l'8°Gruppo Navale, al comando dell'ammiraglio di divisione Sergio Agostinelli e sotto la supervisione del Sottosegretario alla Difesa onorevole Giuseppe Zamberletti e del C.S.M.M. ammiraglio di squadra Giovanni Torrisi Il Gruppo navale fu composto dagli incrociatori “Vittorio Veneto" e “Andrea Doria", supportati dalla rifornitrice di squadra “Stromboli", che in soli cinque giorni vennero modificate per ospitare circa mille persone.

Dopo aver imbarcato viveri, medicinali, vestiario e generi di prima necessità nave Doria partì dal porto di La Spezia il 4 luglio 1979 per ricongiungersi alle altre due unità, salpate il giorno successivo da Taranto, a sud dell'isola di Creta. Il Gruppo Navale a quel punto iniziò il viaggio verso l'area indocinese superando le notevoli difficoltà determinate dal maltempo provocato dalla stagione monsonica nell'Oceano Indiano.

Il 21 Luglio l'8°Gruppo attraccò nel Porto di Singapore e dopo una breve sosta tecnica fece rotta verso il Mar Cinese meridionale per avviare la ricerca e il soccorso dei profughi: in appena cinque giorni furono salvati 904 naufraghi Sud-Vietnamiti. Ultimati i soccorsi il Gruppo navale fece scalo di nuovo a Singapore per una ulteriore breve sosta, da lì giunse poi a Venezia il 20 agosto. Nel corso dell'operazione di salvataggio la grande maggioranza dei profughi espresse la volontà di poter essere trasferita negli Stati Uniti o in Francia, nazioni storicamente più note rispetto all'Italia, ma nel corso del viaggio di rientro si stabilirono profondi legami di amicizia tra gli equipaggi ed i sudvietnamiti tanto da portare molti di loro a chiedere di rimanere in Italia una volta giunti a destinazione.

Molti di quei profughi e i loro discendenti vivono tuttora nel nostro Paese, perfettamente integrati. Questa missione, oltre ad aver lasciato un ricordo indelebile agli equipaggi che vi hanno partecipato, ha creato saldissimi legami di amicizia e la riconoscenza all'Italia da parte dei sudvietnamiti che ha salvato. In ricordo di quest'evento si svolgerà a Presicce-Acquarica (LE) una cerimonia di commemorazione per il 45° anniversario della missione di soccorso.