Pallanuoto in Sardegna: presentata ad Alghero la edizione n. 4 della Waterpolo Sardinia Cup
Comunicato Precedente
Comunicato Successivo
Il luogo ideale per cullare un sogno chiamato quarta olimpiade. Il Settebello dell’incommensurabile allenatore Alessandro Campagna soggiornerà per una settimana tra gli incantevoli scorci che hanno reso celebre nel mondo la Riviera del Corallo. Negli ultimi giorni di permanenza (dal 4 al 6 luglio 2024) si raggiunge il culmine col quadrangolare (inserito nel calendario europeo e trasmesso dalla RAI), che precederà i Giochi di Parigi, assieme ad altre tre squadre dai trascorsi imponenti. E le stesse, guarda caso, hanno condiviso gli atti finali del percorso azzurro ai mondiali di Doha, disputati a febbraio, chiusi con l’argento beffardo arrivato dopo l’infausta appendice dei rigori ben interpretata da una super Croazia che a cinque secondi dalla fine dei tempi regolamentari aveva acciuffato il pareggio.
La formazione balcanica del caparbio Ivica Tukak arriva ad Alghero non solo con il fresco titolo iridato in tasca, ma pure come vice campione continentale, seconda solo alla Spagna, anch’essa presente in terra sarda, che nella capitale del Qatar si è aggiudicata il bronzo, dopo essersi arresa all’Italia in semifinale; ma partiva da campione uscente. La prima ad arrivare sulle coste nord occidentali sarde (il 30 giugno, un giorno prima degli italiani), pronta ad onorare fino in fondo la quarta edizione della Waterpolo Sardinia Cup, sarà la selezione greca che nella penisola arabica venne estromessa da Francesco Di Fulvio e compagni ai quarti di finale dopo un match concitato conclusosi con una sola rete di scarto. Un risultato non da poco visto che gli ellenici partivano da vice campioni del mondo e con un argento olimpico da mostrare con grande orgoglio. Match che ha contrassegnato il cambio di passo dell’Italia, salita sul podio anche il mese prima con il bronzo agli Europei in Croazia.
UN EVENTO CHE CRESCE ANNO DOPO ANNO
Gli appassionati che vorranno affollare le tribune della piscina scoperta di Maria Pia sanno a cosa andranno incontro: la tre giorni di sfide certificherà lo stato di forma delle quattro super potenze in un condensato capace di elargire dosi massicce di adrenalina. L’evento, presentato nella sala Lo Quarter di Alghero, premia l’abilità organizzativa sciorinata in questi ultimi anni da un Comitato FIN Sardegna che vede nel suo presidente Danilo Russu (vedere intervista in basso) un timoniere bravo nel circondarsi di persone preparate ed entusiaste di calarsi nella parte.
Durante le tre edizioni finora disputate l’inno di Mameli è risuonato in tutto otto volte e nelle ultime due edizioni i nostri portacolori hanno sollevato il trofeo dal gradino più alto del podio. In pieno clima pandemico fu la piscina Sicbaldi di Cagliari ad ospitare un triangolare con Russia e Croazia. Vinsero gli ex iugoslavi: nel match d’esordio si imposero per 15-12 sui padroni di casa che poi si riscattarono con l’altra partecipante (16-9). L’anno successivo, abbandonate totalmente le restrizioni legate ai contatti ravvicinati, la piscina scoperta di Lu Fangazzu di Sassari regala una kermesse dove compaiono pure cinque rappresentative femminili. Gli uomini di Campagna sospinti da un pubblico incredulo nel vedere tanto ben di dio in città, cedono alla Grecia nel primo incontro, poi gradualmente crescono fino al punto di mettere ko prima la Croazia e poi la Serbia. Tra le donne si registrò il dominio assoluto della Spagna che vinse contro tutte le partecipanti: Grecia, Israele, Italia, Paesi Bassi, Ungheria.
Per ricordare la terza edizione bisogna andare a ritroso di appena quattro mesi quando l’impianto cagliaritano di Terramaini assurge nuovamente al ruolo di grande catalizzatore internazionale; l’ulteriore salto di qualità è tangibile. In questo caso i pallanuotisti nostrani fanno en plein sottomettendo nell’ordine Francia (13 – 6), Australia (15 – 7) e Montenegro (9-8).
L’estate algherese, sotto il profilo degli sport acquatici, riserverà altri appuntamenti di spessore. A giugno si terranno le finali regionali categoria esordienti, di seguito sarà ospitato un meeting riservato ai nuotatori della FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), e poi un evento di nuoto sincronizzato, possibile grazie ai due metri di profondità della piscina. A settembre, in occasione dei mondiali juniores in acque libere, lo specchio d’acqua sarà utilizzato dai partecipanti per gli allenamenti.
ASCOLTARE SANDRO CAMPAGNA È SEMPRE UN PIACERE
La pallanuoto mondiale arriva costantemente in Sardegna per la forte sinergia instauratasi tra la Federazione Nazionale e il Comitato locale. Ma il parere definitivo lo dà sempre Alessandro Campagna che elabora una sintesi tra impiantistica e ricettività. Poi da isolano qual è indubbio che abbia un debole per scenari unici che gli ricordano la sua Ortigia. Quando nel novembre scorso ha visitato gli impianti di Maria Pia è rimasto colpito dalla piscina scoperta, l’unica con le misure internazionali (33x25) presente in Sardegna. Sta per affrontare l’undicesima olimpiade della sua fulgida carriera e ha già in testa le squadre che dovrà affrontare nel girone (A) iniziale: Croazia, Romania, Grecia, Usa, Montenegro. Non ha mai smesso di elogiare i suoi giocatori che gli hanno regalato la piazza d’onore iridata, ma in futuro eviterebbe volentieri di perdere ai rigori e infatti sta educando al meglio i suoi alla gestione del campo quando si trovano in inferiorità numerica. E quindi entrano in ballo altri fattori da ritoccare come il gioco di gambe, la tenuta fisica, qualità nella gestione generale del match.
Ma davanti alla platea algherese non si sofferma sui dettagli prettamente tecnici, riflette solo sul fatto che tra le nazionali ospitate c’è già chi ha vinto qualcosa quest’anno e che a Parigi toccherebbe al Settebello salire sul podio più alto. La Sardegna è per lui una regione dalle mille risorse dove ha incontrato persone valide che credono nei progetti a lunga gittata sospinti dai grandi eventi. E infatti non si risparmia quando deve ringraziare la Regione Sardegna, Danilo Russu, definito persona dalla gran visione che fa del bene al territorio e in questo caso la amministrazione comunale algherese per la nuova scommessa. Ma sottolinea come non si tiri mai indietro quando lo invitano come testimonial perché per lui è importante buttare un seme e fare in modo che attecchisca; i talenti possono nascere ovunque, ma vanno pungolati, ricordando proprio la sua esperienza, cominciata quasi dal nulla in Sicilia che poi l’ha portato a diventare campione del mondo. Esorta gli studenti a fare sport perché le due cose vanno di pari passo e tra i suoi atleti può snocciolare tanti esempi. La chiusura è da pelle d’oca: “Investo tanto in questa regione perché ci credo”.
DANILO RUSSU: GRAZIE A QUESTI CAMPIONI IL MOVIMENTO CRESCE, MA NON CI SONO PISCINE IDONEE
Subito dopo i salti di gioia per la nuova investitura, sopraggiungono i mille pensieri legati alla grossa responsabilità nel dover garantire un apparato organizzativo capace di assecondare tutte le esigenze, inevitabilmente affioranti man mano che la data si avvicina. Ma Danilo Russu sa preoccuparsi al punto giusto, senza mai farsi sopraffare dalla sfiducia. Specie ora che ha già coordinato magistralmente le precedenti puntate della Sardinia Cup.
Russu, rispetto a Cagliari e Sassari, la qualità della location migliora ulteriormente.
Si, indubbiamente. L’impianto a cielo aperto di Maria Pia è bellissimo. Altrettanto si può dire di quello al coperto ma deve essere ultimato. I lavori cominciarono nel 2017, poi l’impresa fallì dopo la pandemia. C’è da augurarsi che possa essere completato al più presto perché Alghero ha una tradizione natatoria di trent’anni che purtroppo sta perdendo per mancanza di spazi alternativi.
Non vi stufate di andare a braccetto con i grandi eventi.
Il Settebello viene volentieri in Sardegna e sfrutta l’occasione come preparazione per le Olimpiadi. Inoltre si è innescato questo rapporto collaborativo con Campagna. Sono contento che nella Riviera del Corallo si riaccenda l’interesse per le discipline natatorie con ben cinque manifestazioni nell’arco di quattro mesi. E poi, in concomitanza con l’evento, sono previsti dei meeting di approfondimento formativo sia per i giocatori, sia per i tecnici.
Con Campagna che vi siete detti durante il sopralluogo?
A lui la struttura è piaciuta molto, compresa la tribunetta da 500 posti. Poi si è reso conto che Alghero offre tanto anche dal punto di vista alberghiero. Ma ci siamo dovuti muovere subito, le prenotazioni negli hotel sono state perfezionate a gennaio.
Nonostante le ottime caratteristiche la piscina abbisogna di poderosi lavori di ripristino
Ogni estate il Comune di Alghero, dandola in gestione, riesce a farla funzionare. Essendo chiusa da dieci mesi richiede molta manutenzione ma anche l’amministrazione comunale darà una grossa mano perché ha capito al volo la valenza del quadrangolare di caratura mondiale.
Il movimento pallanuotistico sardo sta crescendo grazie a queste manifestazioni?
È ripartito, facendo registrare numeri superiori rispetto al periodo pre – covid. Il problema resta sempre quello degli impianti. Nel sud Sardegna è in funzione quello della Promogest ma è a gestione privata. La struttura di Terramaini, pur essendo pubblica, solo nel 2024 ha finalmente dato spazio alle società per poter disputare incontri ufficiali di pallanuoto, al pari delle altre squadre della penisola che giocano sempre in campi da 30 metri. Nel capo di sopra, purtroppo, impianti non ce ne sono. Una squadra di Sassari, la Sporter, deve giocare andata e ritorno sempre a Cagliari. Il Comitato FIN Sardegna ha fatto veramente tanto in questi anni, anche con la rappresentativa regionale. Inoltre, il movimento femminile, seppur con qualche difficoltà, sta ripartendo.
LE DICHIARAZIONI DURANTE LA CONFERENZA STAMPA
Nello schermo che domina la Sala Lo Quarter viene trasmesso il video promozionale della manifestazione, realizzato dal regista autoctono Mattia Uldank che appassiona tutti, compresi gli studenti dell’Istituto di istruzione superiore ad indirizzo tecnico sportivo Angelo Roth di Alghero, invitati speciali.
Il primo a prendere la parola è stato il primo cittadino algherese Mario Conoci che non sta nella pelle quando deve decantare i benefici che un torneo preolimpico è capace di generare. E se la Federazione Nuoto ama la Riviera del Corallo e accoglie positivamente le sue strutture significa che si sta lavorando bene. E il sindaco parla anche dei grossi sacrifici intrapresi dall’amministrazione per offrire alla cittadinanza un complesso natatorio al coperto che si affianca alle già decantate virtù della piscina scoperta diventata un polo attrattivo nella stagione calda. E poi come non fare riferimento alla proiezione internazionale della città che con questi eventi si trasforma in straordinaria vetrina. Promette al commissario tecnico di fargli trovare una struttura efficiente che non deluderà le quattro Nazionali.
L’assessora comunale allo sport Maria Grazia Salaris ricorda quando, da appena insediata, Danilo Russu e il consigliere Lorenzo Zicconi le suggerirono di far ridiventare Alghero la capitale del nuoto. E lei accoglie di buon grado la proposta anche perché è consapevole che Alghero e il nuoto possano trovare delle simbiosi; riconosce il massimo supporto accordato in quanto disciplina che sicuramente rappresenta la sua città. Ma ha ben chiara la visione dello sport come funzione sociale che deve impegnare i ragazzi, farli crescere con lo spirito di squadra e del fair play, utile anche nella vita. Ringrazia Campagna per i suoi stimoli, e aggiunge che non è un caso se la piscina sta tornando ai suoi vecchi fasti. Si rivolge poi alle quattro selezioni: “Siamo pronti ad ospitarvi e a farvi conoscere le bellezze della nostra terra”.
Per Giuseppe Manca Delegato provinciale CONI Sardegna l’aspetto promozionale dell’iniziativa è di imponente portata. “La crisi demografica morde soprattutto il mondo dello sport – dice – e l’offerta del tempo libero è vastissima; portare i giovani a fare sport è complicato. Eventi come questi sono una cassa di risonanza per incrementare il numero dei tesserati. Applaudire Danilo Russu per i suoi risultati eccellenti e non casuali è il minimo”.
Chiude l’algherese doc Lorenzo Zicconi, consigliere FIN Sardegna, che ha conosciuto i tempi d’oro della Rari Nantes Alghero dove lui ha militato nella seconda metà degli anni sessanta. In sala lo ascoltano i suoi vecchi compagni di squadra che saluta calorosamente. Si felicita con Campagna perché persona che aggrega, sa accettare le sconfitte e le decisioni arbitrali: “Il nostro augurio è di vederti più spesso ad Alghero magari in occasione dei collegiali che organizziamo spesso da queste parti”.