Comunicati Stampa
Ambiente

Sostenibilità e Stile: la nuova frontiera dei brand locali

Un recente articolo su Repubblica indicava come soluzione all'inquinamento prodotto dalla moda, l'acquisto di capi firmati, più costosi e duraturi per ridurre l'impatto ambientale, specialmente del blue jeans. In realtà questo ruolo viene già ricoperto da alcuni piccoli produttori italiani abbattendo però i costi rispetto alle grandi firme, ridefinendo la sostenibilità nel settore fashion, offrendo qualità, valore e impatto positivo.
Vicenza, (informazione.it - comunicati stampa - ambiente)

La sfida della sostenibilità nel settore della moda è al centro dell'attenzione, evidenziata da un recente articolo del Corriere della Sera. Esperti del fashion industry stanno cercando soluzioni innovative per affrontare l'impatto ambientale e sociale derivante dalla produzione eccessiva di capi d'abbigliamento.

L'idea che emerge dal Corriere suggerisce che l'acquisto di capi firmati, grazie alla loro elevata qualità e durabilità, potrebbe rappresentare una soluzione per ridurre l'impatto ambientale, anche se sorge l'interrogativo se questo rappresenti l'unica alternativa alla fast fashion.

Il Corriere della Sera affronta il problema specifico dei jeans, evidenziando come la produzione e la domanda eccessive abbiano un impatto rilevante sull'ambiente. Ogni jeans richiede in media 4000 litri di acqua e contribuisce all'impoverimento dei terreni coltivati per il cotone. L'articolo sottolinea anche gli effetti negativi della fast fashion, inclusi gli scarti gettati che generano un impatto ambientale devastante, come documentato in un video con dati significativi.

In Francia, il Ministro per la transizione ecologica ha introdotto il bonus riparazione, un investimento volto a incentivare la riparazione degli abiti anziché il loro smaltimento. Questo sistema offre incentivi per la riparazione di scarpe e abbigliamento, mettendo in luce il 'costo occulto' nascosto dietro il basso costo di alcuni capi, rilevato nel rapporto 'The true price of jeans' di Abn-Amro e Impact Institute.

Il dibattito si amplia alla questione se solo i jeans di marca possano essere considerati sostenibili. Emergono piccoli produttori, come Spirit of St. Louis, che offrono moda sostenibile e di alta qualità a prezzi accessibili. Utilizzando materiali pregiati, come il denim giapponese tinti naturalmente e prodotti artigianalmente a livello locale, questi brand assicurano resistenza, durata e basso impatto ambientale.

Oltre alla sostenibilità ambientale, queste iniziative hanno un impatto positivo sul piano sociale ed economico, valorizzando le competenze locali, creando opportunità di lavoro e promuovendo il consumo locale. Questi marchi indipendenti rappresentano un'alternativa reale per coloro che vogliono ridurre l'impatto sociale e ambientale dei propri acquisti, e si auspica che i media focalizzino maggiormente l'attenzione su queste realtà emergenti. È importante che i consumatori riconoscano e adottino queste opportunità offerte dai marchi indipendenti di qualità.

Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa
COSTANTINO ROVER
 Spirit of St. Louis (Leggi tutti i comunicati)

social@spiritofstlouis.it