Comunicati Stampa
Arte e Cultura
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Scuderie Estensi, Tivoli Piazza Garibaldi: Progetto Quintessenze
INAUGURAZIONE: Sabato 17 Settembre 2016 ore 17. ESPOSIZIONE: dal 17 al 25 Settembre 2016
Bologna,
(informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)
Il progetto Quintessenze nasce nel 2010 con l’intento di spostare l’attenzione dei grandi eventi, dalle celebrate “vetrine” delle Gallerie e Musei di Roma, agli stupendi spazi che borghi e Comuni della Provincia rendono disponibili per l’arte contemporanea mantenendo l’intento di valorizzare o consolidare l’affermazione di artisti nazionali ed internazionali, oltre a rafforzare ulteriormente l’ attenzione dei media e dei cittadini sui Municipi che contribuiscono al progetto.La prima edizione, con la presenza di 110 opere di 30 artisti si è svolta a Frascati presso il Museo Civico Tuscolano – Scuderie Aldobrandini restaurato architettonicamente da Massimiliano Fuksas, la serata inaugurale ha visto la presenza di oltre 1000 ospiti ed è stata partecipata dalle autorità locali. L’ultima edizione si è svolta presso la Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata Complesso Monumentale dell’Abbazia Greca di San Nilo Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata – Monaci Basiliani, con 100 opere di 50 artisti e più di 3000 visitatori nel periodo espositivo Per Quintessenze 2016 Tivoli, la promozione, attraverso i comunicati scientifici legati all’evento e agli strumenti di presentazione del progetto sottolineano l’immensa offerta che Tivoli mette a disposizione del pubblico e dei partecipanti attraverso il grande patrimonio storico, artistico e folcloristico della città. Città che non perde l’opportunità di nuovi consensi, con l’attenzione verso l’arte contemporanea, come sottolineato anche dal grande Arco Monumentale di Arnaldo Pomodoro, collocato in piazza Garibaldi esattamente davanti allo spazio delle Scuderie Estensi. Nella manifestazione è prevista l’esposizione di circa 100 opere di pittura, scultura, fotografia, disegno e grafica, rappresentative della carriera artistica dei partecipanti, i quali sottolineeranno la valenza dell’arte come ponte tra le culture delle città e delle nazioni, una sorta di ideale arcobaleno della pace che si congiunge simbolicamente con l’arco di Arnaldo Pomodoro nell’intento ambizioso di scavalcare ogni muro, ogni ostacolo. L’adesione degli artisti ed operatori al progetto Quintessenze 2016 Tivoli, è stata entusiastica e sarà valorizzata attraverso la realizzazione di un Catalogo dedicato, edito da Mondadori. L’evento è pubblicizzato sulla importante e diffusa rivista: Arte Mondadori. La serata inaugurale sarà avviata dalla presentazione dell’evento che avverrà nella sala Conferenze delle scuderie Estensi.
Quintessenze continua l’edificazione del suo ponte attraverso le opere di:
Lale Aghayeva Ürek , Elif Ajdarkosh, Ayça Alper Akçay, Beatrice Antalya, Giampaolo Atzeni, Huri Aykut Ülker, Zehra Başaran, Giovanni Basso, Sabahat Bayar, Merve Bekket, Clara Benedetti Orsano, Banu Biçen, Claudio Bonanni, Borzani, Alda Bòscaro, Giancarlo Caneva, Eugenio Cerrato, Ugo Maria Cionfrini, Luigi Colombi “Conte”, Iure Cormic, Rıdvan Coşkun, Milena Crupi, Esra Çubuk, Maria Pia Daidone, Stefano Ferracci, Massimo Ferri, Davide Frisoni, Carla Galli Morandi, Silvana Gatti, Mauro Gentile, Giocampo, Romina Giordano, Musa Güney, Karaahmetoğlu Anber Hacıraifoğlu, Hale Karaçelik, Evşen Zehra Keskin, Alfonso Mangone, Enrico Marras, Ginia May, Laura Migotto, Giampaolo Muliari, Emel Örs, Güler Özcan, Pelin Özer, Rezan Özger, İhsan Özuysal, Mario Palma, Annamaria Panarace , Francesca Pellegrino, Giuseppina Pioli, Alida Puppo, Claudia Raza, Orfeo Reda, Giuseppe Resci, Hector Rigel, Alessandro Rocchi, Vito Sardano, Maurizio Scarpari, Sabriye Şeker, Cuneyt Şenyavas, Gül Seray Artut, Alessio Serpetti, Evren Sezgin, Sergio Simeoni (Serpic), Leo Strozzieri, Gulseren Südor, Teoman Südor, Meral Tekcan, Emre Yusufi, Luciana Zabarella, Antonio Zucchiatti
I QUADRI VI GUARDANO
L’espressione viene attribuita a Paul Klee e inducono il fruitore “saggio” di un’opera d’arte all’umiltà o quanto meno a ridimensionare la supponenza. Vi guardano obbligandovi a lasciar perdere ogni elucubrazione letteraria o filosofica per concentrare invece l’attenzione sui valori essenziali del linguaggio: l’aspetto cromatico, la componente segnica, la perizia compositiva, il gioco luministico, la grumosa gestualità della materia, l’arditezza dinamica delle forme e così via. Ad esempio il colore è lo strumento più efficace per esternare le interiori riflessioni dell’artista che per sua natura è volubile a guisa di una donna. Il colore è mutevole necessariamente persino nell’ambito della stessa pennellata: la mutazione, senza che l’autore riesca a prenderne atto, può riguardare il peso, il tono, la consistenza luministica ed altro ancora. Poi il segno facente parte della grafia o calligrafia di una ricerca protrattasi negli anni va indagato nel suo spessore, ovvero nel suo duplice finalismo, quello della formatività dell’immagine proprio per lo più della ricerca iconica e quello strettamente anarchico che sappiamo essere stato campo privilegiato dell’astrattismo. Da ultimo la luce che segna il confine tra l’agonia del terrestre e l’apologia dell’estasi. Con la luce lo stesso colore acquisisce brillantezza quasi per un rinnovato sortilegio in tutta la sua estensione riuscendo nell’impresa di vaporizzare il contingente per un abbraccio con realtà cosmiche, invisibili, eterne. Dando pertanto credito al suindicato verbo di Klee a mio avviso intriso di esclamata saggezza “I quadri vi guardano” e ancora obbedienti all’ortodossia triadica dell’arte incentrata su colore, segno e luce, il lettore si appresti alla visione delle opere di questa mostra privilegiando non tanto o per lo meno non solo il racconto di ogni singolo dipinto, quanto piuttosto l’ordito pittorico ivi sottinteso. Ed allora vuoi le proposte iconiche ispirate dalla realtà esterna fonte privilegiata di molti autori invitati a questa rassegna, vuoi anche le numerose composizioni astratte di indirizzo informale o sottoposte all’indelebile impronta razionale della geometria saranno sottoposte ad uno scandaglio proprio d’una concezione sacrale dell’arte che diviene, per citare i termini usati da Benedetto XVI nella sua allocuzione del 2009 agli artisti, il mondo dello spirito, dell’invisibile, dell’ineffabile. Leo Strozzieri
Scuderie Estensi Tivoli Piazza Garibaldi.
INGRESSO GRATUITO
ORARI
ogni giorno dalle 10.00 – 12.30 / 16.00 – 19.30
Programma della Serata Inaugurale: Sala Espositiva
• ore 17.00 apertura mostra • Cocktail di Benvenuto
Sala delle Conferenze
• ore 17.00 presentazione ragionata dell’evento
IL CATALOGO DELLA MOSTRA, EDITO DA MONDADORI, SARA’ DISPONIBILE IN SEDE
Coordinamento grafico editoriale: Tangram Gallery
Quintessenze è inserita nella programmazione ufficiale del SETTEMBRE TIBURTINO 2016
Quintessenze continua l’edificazione del suo ponte attraverso le opere di:
Lale Aghayeva Ürek , Elif Ajdarkosh, Ayça Alper Akçay, Beatrice Antalya, Giampaolo Atzeni, Huri Aykut Ülker, Zehra Başaran, Giovanni Basso, Sabahat Bayar, Merve Bekket, Clara Benedetti Orsano, Banu Biçen, Claudio Bonanni, Borzani, Alda Bòscaro, Giancarlo Caneva, Eugenio Cerrato, Ugo Maria Cionfrini, Luigi Colombi “Conte”, Iure Cormic, Rıdvan Coşkun, Milena Crupi, Esra Çubuk, Maria Pia Daidone, Stefano Ferracci, Massimo Ferri, Davide Frisoni, Carla Galli Morandi, Silvana Gatti, Mauro Gentile, Giocampo, Romina Giordano, Musa Güney, Karaahmetoğlu Anber Hacıraifoğlu, Hale Karaçelik, Evşen Zehra Keskin, Alfonso Mangone, Enrico Marras, Ginia May, Laura Migotto, Giampaolo Muliari, Emel Örs, Güler Özcan, Pelin Özer, Rezan Özger, İhsan Özuysal, Mario Palma, Annamaria Panarace , Francesca Pellegrino, Giuseppina Pioli, Alida Puppo, Claudia Raza, Orfeo Reda, Giuseppe Resci, Hector Rigel, Alessandro Rocchi, Vito Sardano, Maurizio Scarpari, Sabriye Şeker, Cuneyt Şenyavas, Gül Seray Artut, Alessio Serpetti, Evren Sezgin, Sergio Simeoni (Serpic), Leo Strozzieri, Gulseren Südor, Teoman Südor, Meral Tekcan, Emre Yusufi, Luciana Zabarella, Antonio Zucchiatti
I QUADRI VI GUARDANO
L’espressione viene attribuita a Paul Klee e inducono il fruitore “saggio” di un’opera d’arte all’umiltà o quanto meno a ridimensionare la supponenza. Vi guardano obbligandovi a lasciar perdere ogni elucubrazione letteraria o filosofica per concentrare invece l’attenzione sui valori essenziali del linguaggio: l’aspetto cromatico, la componente segnica, la perizia compositiva, il gioco luministico, la grumosa gestualità della materia, l’arditezza dinamica delle forme e così via. Ad esempio il colore è lo strumento più efficace per esternare le interiori riflessioni dell’artista che per sua natura è volubile a guisa di una donna. Il colore è mutevole necessariamente persino nell’ambito della stessa pennellata: la mutazione, senza che l’autore riesca a prenderne atto, può riguardare il peso, il tono, la consistenza luministica ed altro ancora. Poi il segno facente parte della grafia o calligrafia di una ricerca protrattasi negli anni va indagato nel suo spessore, ovvero nel suo duplice finalismo, quello della formatività dell’immagine proprio per lo più della ricerca iconica e quello strettamente anarchico che sappiamo essere stato campo privilegiato dell’astrattismo. Da ultimo la luce che segna il confine tra l’agonia del terrestre e l’apologia dell’estasi. Con la luce lo stesso colore acquisisce brillantezza quasi per un rinnovato sortilegio in tutta la sua estensione riuscendo nell’impresa di vaporizzare il contingente per un abbraccio con realtà cosmiche, invisibili, eterne. Dando pertanto credito al suindicato verbo di Klee a mio avviso intriso di esclamata saggezza “I quadri vi guardano” e ancora obbedienti all’ortodossia triadica dell’arte incentrata su colore, segno e luce, il lettore si appresti alla visione delle opere di questa mostra privilegiando non tanto o per lo meno non solo il racconto di ogni singolo dipinto, quanto piuttosto l’ordito pittorico ivi sottinteso. Ed allora vuoi le proposte iconiche ispirate dalla realtà esterna fonte privilegiata di molti autori invitati a questa rassegna, vuoi anche le numerose composizioni astratte di indirizzo informale o sottoposte all’indelebile impronta razionale della geometria saranno sottoposte ad uno scandaglio proprio d’una concezione sacrale dell’arte che diviene, per citare i termini usati da Benedetto XVI nella sua allocuzione del 2009 agli artisti, il mondo dello spirito, dell’invisibile, dell’ineffabile. Leo Strozzieri
Scuderie Estensi Tivoli Piazza Garibaldi.
INGRESSO GRATUITO
ORARI
ogni giorno dalle 10.00 – 12.30 / 16.00 – 19.30
Programma della Serata Inaugurale: Sala Espositiva
• ore 17.00 apertura mostra • Cocktail di Benvenuto
Sala delle Conferenze
• ore 17.00 presentazione ragionata dell’evento
IL CATALOGO DELLA MOSTRA, EDITO DA MONDADORI, SARA’ DISPONIBILE IN SEDE
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Quintessenze è inserita nella programmazione ufficiale del SETTEMBRE TIBURTINO 2016
Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
RETERICERCA (Leggi tutti i comunicati)
47122 Italia
rete.ricerca@libero.it
3338333284
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Allegati
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