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Simon-Kucher & Partners pubblica il ranking borsistico delle città italiane – La crisi economica inizia a dare tregua

Roma, Milano, Torino rimangono tra le città di maggior valore.
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Roma, Milano, Torino rimangono tra le città di maggior valore. Secondo il recente studio sulla capitalizzazione azionaria delle imprese italiane, svolto da Simon-Kucher & Partners, società di consulenza direzionale, Roma rimane la città leader. La capitale deve tutto ad Eni, Enel e Unicredit che coprono da sole l’80 percento dei 143 miliardi di Euro di capitalizzazione. Sebbene Milano abbia lo stesso numero di aziende quotate, perdendo Impregilo che esce dalla lista, il valore è più del triplo. Solo raggruppando le aziende di tutta la provincia milanese, la capitalizzazione arriverebbe a superare la metà rispetto a Roma. Torino guadagna Fondiaria – Sai e riduce il distacco rispetto a Milano. Trieste sale di una posizione grazie a Generali e supera San Donato Milanese (Saipem e Snam Rete Gas).

Ripresa dal 2012

“Sembrerebbe che la crisi economica si faccia sentire meno: le città vedono un aumento nella capitalizzazione”, spiega Danilo Zatta, Partner di Simon-Kucher. Unica eccezione San Donato Milanese: Saipem dimezza e la città perde una posizione. Sesto San Giovanni con Campari slitta dal 6° al 10° posto seppur con un piccolo aumento di capitalizzazione. Brescia ed A2A, uscita dalla Top 10 nel 2012, sale di una posizione con circa 2 miliardi di Euro di capitalizzazione. Modena sale di tre posizioni passando da 1,4 a 2,1 miliardi di Euro, Verona slitta dal 13° al 16° posto. Resta indiscussa all’ultimo posto Genova con Ansaldo e EUR 1,26 miliardi.

Classifiche con strutture analoghe sono state riscontrate da Simon-Kucher anche all’estero: in Germania, Monaco è dal 2005 la numero uno con EUR 253 miliardi e 11 società.

Distribuzione decentralizzata: le piccole città restano in classifica

Nella classifica si trovano ancora i piccoli centri urbani: Sesto San Giovanni (Campari), Collecchio (Parmalat), Basiglio (Mediolanum) e Sant’Elpidio a Mare (Tod’s) compaiono tra i Top 10 superando città come Genova, Brescia e Verona.

“La caratteristica italiana è la struttura economica decentralizzata. Le aziende non si concentrano solamente nella capitale come in Francia o Inghilterra, ma tendono ad essere decentralizzate come in Germania“, spiega Zatta. “Più regioni partecipano alla vita economica del Paese e i piccoli centri si uniscono alle metropoli”.

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Per ricevere la lista del ranking borsistico (Borsa Italiana, capitalizzazione FTSE MIB, 27.05.2013), contattare:
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