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"Panta Rei - meditazioni sul tempo" alla Biblioteca di Misano A. (Rn)

 Apre gli incontri il teologo Vito Mancuso, giovedì 24 giugno 2021. Il tempo della vita umana non è neutro ma ha un colore emotivo che rende diverso ogni istante scandito dall’orologio. Un esempio: una serata di filosofia ha un di più di vita se, dopo tanto isolamento, avviene in un giardino, al calar del sole, a fianco di un amico o di uno sconosciuto di cui scoprire il nome. Ancor di più se questo appuntamento diventa il tempo di un elegante commiato. 
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - società)


"Panta Rei - meditazioni sul tempo"
Biblioteca di Misano A. (Rn)

"Il tempo della vita umana non è neutro ma ha un colore emotivo che rende diverso ogni istante scandito dall’orologio. Un esempio: una serata di filosofia ha un di più di vita se, dopo tanto isolamento, avviene in un giardino, al calar del sole, a fianco di un amico o di uno sconosciuto di cui scoprire il nome. Ancor di più se questo appuntamento diventa il tempo di un elegante commiato. 

Proprio alla meditazione sul tempo il direttore della biblioteca di Misano Adriatico, Gustavo Cecchini, dedica la quattordicesima edizione della Biblioteca Illuminata, che ha voluto intitolare Panta rei "Tutto scorre”, invitando alcuni fra gli intellettuali di grido che lo hanno accompagnato in oltre trent’anni di rassegne culturali.

La massima Panta rei, attribuita ad Eraclito, è tanto famosa quanto ambigua: cosa significa che tutto è divenire, che lo stato delle cose muta incessantemente e nulla è definitivo? Deve intendersi come una consolazione nelle tribolazioni o un ammonimento al godimento moderato dell’attimo perché la fortuna è solo un prestito precario? Se la vita è tensione di opposti che mai si concilieranno, continuo rinnovamento, quanta nostalgia possiamo sopportare voltandoci indietro? "

La rassegna verrà aperta giovedì 24 giugno da un amico di Misano, il teologo Vito Mancuso con il titolo "Il tempo tutto toglie e tutto dà”, espressione tratta dall’epistola dedicatoria del Candelaio di Giordano Bruno. Comunemente si è portati a considerare solo il togliere del tempo, il negativo della sua azione, la sua dimensione predatoria, il tempo come falce, come clessidra che scorre; anche la religione ripete, talora con fare intimidatorio: "Ricordati che devi morire”. La falce però è anche il simbolo del raccolto, dei frutti maturi, a significare che esiste una dimensione costruttiva del processo spazio-temporale: tutto quello che siamo, i nostri sentimenti e i nostri pensieri, e prima ancora il nostro corpo, noi lo dobbiamo al tempo e alla sua tessitura. L’arte del vivere consiste nell’andare a tempo con il ritmo del tempo.

Venerdì 25 giugno, il latinista Ivano Dionigi ci condurrà in una meditazione intitolata "C’era una volta il tempo”. La cultura classica è stata caratterizzata dalla visione ciclica del tempo e dall’assenza di speranza, a fronte della novità cristiana con il suo messaggio di speranza inserito in una visione lineare del tempo; la riflessione senecana – e ancor prima platonica – identificava il tempo con la meditatio vitae e soprattutto con la meditatio mortis; l’illuminismo e le varie ideologie infuturanti della modernità hanno sacrificato il presente sull’altare del futuro e dell’avvento dell’uomo nuovo; alla fine del secolo scorso si è giunti alla delusione cocente per il fallimento delle utopie e il ritorno alla dimensione del presente da vivere e possedere; ora ristagna l’insoddisfazione per un presente più subìto che vissuto, e soprattutto lo smarrimento e il disagio per la perdita della dimensione del tempo come memoria e come progetto: una dimensione sfrattata dalla signorìa dello spazio. Un deficit, quello del tempo e della storia, il cui prezzo maggiore è pagato dalle nuove generazioni che riducono la vita a unica proprietà dei viventi e non anche dei trapassati e dei nascituri.

Sabato 26 giugno sarà la volta del filosofo Umberto Galimberti con "Figure del tempo”. Che tempo misura l´orologio? Il tempo della natura, il tempo dell’uomo, il tempo di Dio? No, l’orologio misura un tempo che non ci riguarda come uomini, ma solo come funzionari di apparati tecnici o burocratici, i cui valori sono la funzionalità e l’efficienza. Anche il tempo libero è diventato un tempo coatto con cui ci affaccendiamo per ricostruirci ed essere pronti il lunedì a riprendere al meglio il nostro tempo alienato. Il tempo interiore, che è il tempo dell’anima che pensa, che sente, che riflette, che soffre, che ama senza limiti di tempo, è stato tutto bruciato dal tempo esteriore delle cose da "fare", a cui l´orologio, incalzante e ossessivo, assegna il suo tempo "senza qualità”. Si sono perse le tracce del tempo in cui si realizza il senso della vita, il tempo "escatologico”, perché la tecnica, contratta tra il recente passato e l’immediato futuro, rende gli uomini incapaci di pensare il senso della loro storia. L´orologio misura questo tempo insensato, primo generatore dell’angoscia a cui si pone rimedio con i farmaci o con la corsa forsennata a ogni forma di distrazione. 

Sarà possibile seguire l'incontro del Prof. Galimberti anche in Diretta Streaming sul canale YouTube del Comune di Misano Adriatico

Chiuderà giovedì 8 luglio il filosofo Massimo Cacciari con una lezione dal titolo "Le forme del tempo. Da Kant e oltre”. Il tema del tempo è lo snodo fondamentale della critica kantiana. Il tempo è la forma trascendentale essenziale alla sensibilità poiché è solo attraverso di esso che noi percepiamo il mondo. Non è dunque una realtà assoluta, sussistente in sé, eterna ed universale, esistente solo come contenitore: questa è la conseguenza illogica del modo in cui il tempo è pensato dagli indagatori della natura su base matematica. Se si rifiuta la visione trascendentale la scienza considera induttivamente il tempo come una convenzionale metrica con cui si misurano i rapporti tra le cose. Da queste considerazioni prenderà il via un’affascinante indagine sulla storia filosofica occidentale della categoria del tempo.

Gli incontri si terranno nel giardino della Biblioteca comunale di Misano Adriatico, via Rossini 7 Inizio alle ore 21.00

 Ingresso libero (senza prenotazione) fino ad esaurimento posti, con le modalità previste dalle normative vigenti

Sul nostro canale VIMEO saranno successivamente disponibili le registrazioni del ciclo di conferenze

Giovedì 24 Giugno

Vito Mancuso

 

Venerdì 25 Giugno

Ivano Dionigi

 

Sabato 26 Giugno

Umberto Galimberti

 

Giovedì 8 Luglio

Massimo Cacciari


La Biblioteca Illuminata 2021

Presso il giardino della Biblioteca di Misano Adriatico Via Rossini 7
inizio alle ore 21.00   Ingresso libero senza prenotazione fino ad esaurimento posti secondo le modalità previste dalle normative vigenti. 

Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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