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STORAGE TREND 2025

ERIC HERZOG, CMO DI INFINIDAT, INDIVIDUA LE 5 PRINCIPALI TENDENZE PER IL PROSSIMO ANNO.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - industria)

A poche settimane dall’inizio del 2025, cresce un nuovo interesse per lo storage enterprise. L’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI) e la protezione avanzata dei dati sono diventati argomenti centrali per le aziende che desiderano integrare questi nuovi strumenti nelle proprie infrastrutture di storage. Inoltre, stanno emergendo strategie innovative per raddoppiare l’efficienza delle soluzioni di storage e per garantire un approccio unificato alle applicazioni virtualizzate e ai carichi di lavoro delle virtual machine.

Sulla base delle indicazioni raccolte da clienti, partner di canale e alliance partner a livello globale, Eric Herzog, CMO di Infinidat, ha identificato cinque principali tendenze di storage per il 2025, che si prospetta un anno cruciale per il settore.

Ecco nello specifico le tendenze individuate da Infinidat e la loro rilevanza per lo storage enterprise: 

Generative AI: l’ascesa della Retrieval-Augmented Generation (RAG)

L'infrastruttura di storage enterprise ha assunto un nuovo ruolo come base per la Retrieval-Augmented Generation (RAG). Si prevede che l'adozione di RAG crescerà rapidamente nel 2025, consolidandosi come architettura guidata dalle infrastrutture storage, in grado di migliorare la precisione e la velocità dell’Intelligenza Artificiale.

RAG è un framework progettato per arricchire, affinare e ottimizzare i risultati dei modelli di Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI), inclusi i Large Language Models (LLM) e gli Small Language Models (SLM). Questo approccio consente alle aziende di assicurarsi che le risposte fornite dai modelli AI siano pertinenti, aggiornate e contestualizzate. Grazie alle loro potenti capacità generative, i modelli AI alimentano chatbot intelligenti e altre applicazioni di elaborazione del linguaggio naturale, rispondendo alle domande degli utenti basandosi su fonti di informazioni autorevoli.

I provider di soluzioni di storage enterprise, come Infinidat, stanno colmando il divario integrando il lavoro svolto dagli hyperscaler per sviluppare LLM e SLM su larga scala. RAG elimina la necessità di riaddestrare continuamente i modelli, un processo dispendioso in termini di risorse, e riduce il fenomeno delle “allucinazioni dell’IA”, problema comune nella Generative AI. Le aziende che stanno implementando o pianificando di implementare la GenAI non potranno fare a meno di RAG. La combinazione tra modelli AI e RAG basato su storage rappresenta una componente fondamentale per definire il futuro dell’Intelligenza Artificiale Generativa.

Protezione dati di ultima generazione: focus su Cybersecurity e Recovery First 

Nel 2025, la protezione dei dati di ultima generazione si affermerà come linea di difesa contro cyberattacchi sempre più sofisticati, come ransomware e malware. Questo approccio amplia l’ambito di ciò che viene protetto e come viene protetto all’interno di un’infrastruttura dati enterprise. Introduce, inoltre, capacità preventive e predittive per mitigare gli effetti di attacchi informatici su larga scala.

La protezione di ultima generazione adotta una metodologia incentrata sulla cybersicurezza e sul principio di “Recovery First”, questo significa che gli endpoint saranno i primi ad essere protetti. Le aziende cercheranno di implementare soluzioni automatizzate per integrare la resilienza del cyber storage nei centri operativi di sicurezza e nelle applicazioni di sicurezza. Al primo segnale di attacco, verrà automaticamente creata una snapshot immutabile dei dati, riducendo la finestra di minaccia. Questo approccio include tutti gli elementi tradizionali della protezione dei dati, come backup, snapshot e replica, ma offre anche cyber storage resilience e ripristino ultrarapido, semplificando le operazioni nel backend.

La protezione dei dati di ultima generazione garantisce continuità aziendale che, secondo il World Economic Forum, è una delle maggiori preoccupazioni per i leader aziendali (67%) – più di qualsiasi altro rischio informatico. La continuità aziendale rappresenta, infatti, il rischio maggiore in caso di attacco informatico. Come riportato dal World Economic Forum, il 91% dei leader aziendali e dei responsabili della sicurezza ritiene che un evento informatico catastrofico e di ampia portata sia “almeno in parte probabile nei prossimi due anni.”

Hybrid Multicloud Storage: il meglio dell’on-premises e del cloud pubblico

La combinazione tra storage cloud privato e cloud pubblico ha creato una crescente domanda di soluzioni di storage multi-cloud ibride, che vedranno una forte espansione anche per tutto il 2025. Questo approccio integrato, che unisce il cloud privato/on-premises e il cloud pubblico, è destinato a sbloccare i massimi livelli di flessibilità, efficienza dei costi e adozione specifica per i diversi casi d’uso nel mercato enterprise. I collegamenti tra storage on-premises e cloud, inclusi AWS e Azure, hanno semplificato per le aziende la possibilità di sfruttare al meglio entrambi gli ambienti.

L’adozione di una soluzione multi-cloud ibrida per lo storage enterprise si è affermata come la strategia preferita per le aziende. Sebbene trasferire tutti i dati nel cloud pubblico sia spesso poco pratico, quest’ultimo rappresenta un’opzione interessante per specifici casi d’uso, come backup, continuità operativa, disaster recovery, DevOps e capacità di archiviazione aggiuntiva per gestire picchi di lavoro. Al contempo, mantenere carichi di lavoro ad alte prestazioni e critici per il business all’interno del data center si dimostra più economico, efficiente e controllabile.

Combinando entrambi i mondi, quello del cloud privato e pubblico e offrendo un’esperienza ibrida multi-cloud end-to-end tra on-premises e cloud pubblico off-premises (come Microsoft Azure e AWS), le infrastrutture dati diventano più facili da gestire, più coerenti, più economiche e più flessibili. Questo vale sia per lo storage enterprise che per le diverse forme di enterprise computing. La necessità di una soluzione di storage multi-cloud ibrida in grado di fornire questi benefici rappresenta un elemento essenziale per sbloccare i veri vantaggi dell’uso combinato di array di storage enterprise on-premises e nel cloud, massimizzandone il valore.

Automazione e Ottimizzazione: cresce la domanda di uno storage enterprise più efficiente

Entro il 2025, il mercato dello storage assisterà a un aumento significativo dell’automazione e dell’ottimizzazione, poiché le aziende continueranno a cercare di semplificare al massimo la complessità delle proprie infrastrutture. Le imprese desiderano soluzioni di storage che richiedano meno spazio a pavimento, meno spazio nei rack e comportino costi operativi ridotti. Inoltre, sono alla ricerca di array di storage più efficienti dal punto di vista energetico, in linea con gli obiettivi di sostenibilità e Green IT. L'obiettivo finale è quello di ottenere risparmi significativi sui costi dello storage.

Per la maggior parte delle aziende, l’efficienza dello storage rappresenta un percorso pluriennale che richiede una strategia ben definita. Questa include l'adozione di array di storage ad alte prestazioni con automazione integrata, capaci di supportare un approccio “set-it-and-forget-it”. Questo approccio evidenzia l’importanza di sistemi di storage più efficienti dal punto di vista energetico e dotati di maggiore affidabilità. Inoltre, consente di analizzare i modelli di consumo dello storage utilizzati dalle aziende per favorire l’adozione di modelli più flessibili.

In definitiva, l’ottimizzazione dello storage è un processo volto a migliorare le infrastrutture di storage enterprise riducendo i costi, migliorando le prestazioni e massimizzando l’utilizzo delle risorse esistenti. In altre parole, “less is more”: meno spazio a pavimento, meno spazio nei rack, meno emissioni di carbonio, ma con maggiore capacità, migliori prestazioni, maggiore disponibilità e un costo totale di proprietà più vantaggioso.

Modernizzazione delle infrastrutture dati: i prossimi step verso un approccio unificato

Nel 2025, si prevede una crescente adozione di soluzioni che facilitano la transizione dai carichi di lavoro standard basati su virtual machine (VM) verso altre forme di virtualizzazione, inclusi Kubernetes e container. Le applicazioni virtualizzate e i carichi di lavoro basati su VM rimangono un pilastro fondamentale per qualsiasi strategia efficace di modernizzazione delle infrastrutture dei data center. Tuttavia, con i recenti sviluppi nel mercato, le aziende stanno esplorando soluzioni alternative.

Queste alternative comprendono tecnologie come OpenShift Virtualization Manager, Hyper-V, i container Red Hat e altre piattaforme di containerizzazione. Le imprese sono alla ricerca di soluzioni scalabili, affidabili e coerenti, in grado di supportare applicazioni e carichi di lavoro basati su VM, progettate per implementazioni ibride multi-cloud a livello enterprise. Sono, inoltre, alla ricerca di strumenti integrati che offrano supporto e ottimizzino i benefici di una piattaforma unificata. Il panorama delle virtual machine e delle applicazioni basate su VM è in evoluzione. Le aziende puntano a percorsi strategici per migrare dalle infrastrutture tradizionali verso alternative virtualizzate o containerizzate. Un approccio unificato si rivelerà vincente nel 2025: migrare i carichi di lavoro basati su VM verso container o Kubernetes aiuterà a eliminare i silos operativi e di sviluppo che spesso separano gli stack applicativi tradizionali da quelli cloud-native.

Nel corso del nuovo anno, quindi, ci si aspetta un aumento significativo nell'adozione di soluzioni che forniscano una base più coerente per applicazioni containerizzate e alternative alle VM, con un focus particolare sulla gestione ibrida multi-cloud. Questo approccio sarà favorito dalla capacità dello storage di garantire scalabilità, flessibilità e una gestione centralizzata, offrendo un valore strategico alle imprese.

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