Politica e Istituzioni
Carlo Spinelli Italia dei Diritti, noi esclusi perché elezioni viziate dalla discriminazione
Roma 03 maggio 2024: Con la diffusione dell'elenco delle liste ammesse alle prossime consultazioni europee del 8 e 9 giugno 2024, parte ufficialmente la campagna elettorale e non solo. Tante sono le formazioni politiche escluse da questa tornata elettorale e molteplici sono i ricorsi che sono stati presentati per tentare in extremis la riammissione alla competizione, ricorsi che per molti, se non per tutti, saranno con molta probabilità rigettati. Tra le liste escluse, c'è anche quella dell'Italia dei Diritti-De Pierro che però, al contrario delle altre compagini politiche, non presenterà ricorso; il perché ce lo spiega il responsabile nazionale per la Politica Interna Carlo Spinelli:
"Non presenteremo ricorso riguardo la nostra esclusione perchè rispettiamo le norme e quindi la accettiamo anche se non la condividiamo. Da sempre contestiamo la legge elettorale che a nostro avviso viola la costituzione in quanto non garantisce la pari dignità sociale limitando di fatto il principio di eguaglianza. Infatti mentre le forze politiche che sono già presenti in un ramo del Parlamento italiano o europeo possono partecipare senza l'obbligo delle sottoscrizioni, le liste delle nuove formazioni politiche che intendono confrontarsi con i cittadini e chiedere il loro consenso per poterli poi rappresentare nelle sedi istituzionali, devono essere sottoscritte da migliaia di persone. Questo già di per sé quindi non mette tutti sullo stesso piano e non da a tutti eguali possibilità.
Facendo un esempio calcistico che piace tanto agli italiani - continua Spinelli - è come se a chi vince lo scudetto, l'anno successivo gli viene concesso di partire con dieci punti di vantaggio. La norma che regola la presentazione delle liste per le consultazioni elettorali, pur se a nostro avviso come già detto è anticostituzionale, è di fatto una norma blindata in quanto non dà possibilità di ricorso per riconscerne l'anticostituzionalità. Infatti un ricorso per l'ammissione di una lista esclusa presentato alla Corte di Cassazione richiamando la violazione della costituzione, non può essere trattato dalla stessa come materia giurisdizionale ma in veste amministrativa, questo non consente ai giudici della Corte di Cassazione di inviare il procedimento alla Consulta che a sua volta quindi non potrà pronunciarsi in merito alla fondatezza o meno delle motivazioni per le quali viene richiesta la riammissione della lista.
E' un procedimento un pò complicato da spiegare in poche parole, ma sta di fatto che, se una lista che non è rappresentata in un ramo del Parlamento italiano o europeo vuole portare le proprie idee all'interno di queste istituzioni, può farlo soltanto raccogliendo migliaia di firme al contrario di chi invece già si trova all'interno delle stesse; ecco perché noi del movimento Italia dei Diritti diciamo che questa legge è discriminatoria. Porteremo quindi avanti la nostra battaglia affinché si arrivi a una parità di trattamento tra le grandi formazioni politiche e le nuove, che cercano di farsi largo tra mille difficoltà nell'agone politico, ostacolate da norme che potrebbero violare la costituzione e oscurate dai grandi network nazionali e di Stato che spesso non permettono loro di far conoscere il proprio pensiero attraverso gli organi di informazione in special modo quelli televisivi. Il nostro guanto di sfida - conclude Carlo Spinelli - è quindi lanciato".
Ufficio stampa Italia dei Diritti per la politica interna
email idd.polinterna@gmail.com
Italia dei Diritti
via pejo 30
00100 Roma Italia
idd.provinciaroma@gmail.com
Italia dei Diritti (Leggi tutti i comunicati)
via pejo 30
00100 Roma Italia
idd.polinterna@gmail.com
3920220486