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Infrastrutture, Meritocrazia Italia: per cogliere le opportunità del PNRR e sanare la grave carenza infrastrutturale si opti per un regime straordinario

Il presidente di Meritocrazia Italia, Walter Mauriello: sebbene le scadenze imposte siano stringenti e le opere si debbano completate entro il 2026, certamente si possono appaltare e avviare tutti quei lavori che sono fermi da decenni, per carenze di fondi oppure per intoppi burocratici.
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - servizi)

Un freno allo sviluppo del Paese è dovuto alla mancanza di sono infrastrutture essenziali adeguate, o alla loro insufficienza od obsolescenza. Mancano quelle necessarie al trasporto delle merci e alla mobilità dei cittadini. Sono gravemente obsolete le infrastrutture per la gestione delle risorse idriche e insufficienti quelle per la produzione di energia elettrica, che importiamo da altri Paesi europei.

A crescere di più sono quei Paesi che hanno scelti di investire in sviluppo e servizi essenziali. In Italia, invece, non solo è difficile realizzare nuove infrastrutture, ma, negli ultimi 30 anni, anche la manutenzione ordinaria è venuta a mancare.

Il PNRR rappresenta un’occasione unica.

Sebbene le scadenze imposte siano stringenti e le opere si debbano completate entro il 2026, certamente si possono appaltare e avviare tutti quei lavori che sono fermi da decenni, per carenze di fondi oppure per intoppi burocratici.

Servono “misure straordinarie”, come fu fatto in occasione della realizzazione del ponte Morandi a Genova.

Per non lasciar cadere opportunità che invece devono necessariamente essere colte, Meritocrazia Italia esorta il Governo a considerare la possibilità di istituire un regime speciale per la realizzazione delle nuove infrastrutture necessarie al Paese.

Il regime speciale potrà essere affidato a professionisti qualificati in grado di assumere il ruolo di commissario straordinario per la realizzazione dell’opera infrastrutturale.

Solo adottando nuove regole sarà possibile, finalmente, riportare l’Italia in Europa, realizzando quelle opere che anche l’Europa chiede da anni per realizzare i corridoi europei come la Torino-Lione, essenziale per il completamento del Corridoio europeo nr.5 (Lione, Torino, Milano, Venezia, Trieste, Lubiana), ed il Ponte sullo Stretto, per il completamento del Corridoio europeo Scandinavo-Mediterraeo; opere oggi paralizzate da una serie di divieti inutili.  

Stop war.

Roma, lì 19 Aprile 2023                       

Meritocrazia Italia 

Il Presidente Walter Mauriello 

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Ufficio Stampa
Nicola Barbatelli
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