FESTA DELLA MAMMA NELL'ISTITUTO PENITENZIARIO "G. PANZERA" DI REGGIO CALABRIA

“Una giornata in famiglia”. Per celebrare la Festa della Mamma la Direzione del Penitenziario di Reggio Calabria con la collaborazione dell’Associazione “Liberamente”, ha voluto donare alle donne che vivono uno stato di sofferenza emotiva profonda, chiamate a scontare la propria pena dentro quattro mura, un incontro speciale tra mamme detenute e figli, ma anche figlie detenute e mamme.
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reggio calabria, (informazione.it - comunicati stampa - società)

In occasione della Festa della mamma, l’Associazione Liberamente ha voluto organizzare un incontro speciale: mamme detenute e figli insieme per un giorno, per trascorrere una giornata di gioia e serenità insieme. Organizzato d'intesa con l'Amministrazione penitenziaria e con il supporto del Comitato Donne Reggine, l'evento si è svolto all'interno degli Istituti Penitenziari di Reggio Calabria nella sezione femminile del Plesso San Pietro.

"È la prima volta – dichiara il Direttore Carrà - che si celebra questa ricorrenza all'interno delle mura penitenziarie reggine. La proposta dell’Associazione Liberamente, per il tramite della Presidente Angela Campolo, si è inserita alla perfezione nella progettualità educativa della Casa circondariale di Reggio Calabria, mirata a curare il mantenimento e il recupero degli affetti familiari, trovando quindi l'immediata disponibilità della Direzione. L'idea è nata da una visione avanguardistica della detenzione che tende sempre più a ospitare gli affetti e, almeno nella sezione femminile, creare un ambiente in cui l'istituto sembri un po' meno carcere e un po' più casa. Da un'analisi condotta personalmente, continua il Direttore, ho notato che, con sempre maggiore frequenza e intensità, le mamme risentono del distacco dei figli e acuiscono la propria sofferenza a causa di una sorta di 'delega forzata' per l'educazione e per la cura dei propri figli. Sulla base di questa osservazione, unitamente alla Polizia penitenziaria, all'area trattamentale e alle volontarie delle Associazioni, abbiamo voluto regalare un momento di unione, concedendo un incontro più lungo e vitale tra mamme e figli, ma anche tra figlie detenute e mamme libere".

"Per la prima volta a Reggio Calabria - afferma Sabina Cannizzaro, componente del direttivo del Comitato - le mamme avranno un permesso straordinario per trascorrere una mattinata con i loro figli. È qualcosa che ci emoziona tantissimo. E mi preme anzitutto ringraziare il direttore Carrà per la sensibilità mostrata, tutti gli educatori che ci hanno supportato, gli agenti di Polizia penitenziaria, il Tribunale di sorveglianza, tutte le preziosissime componenti del nostro Comitato e, non di meno, l'associazione Liberamente, con cui condividiamo l'organizzazione di questo entusiasmante progetto.

La manifestazione è stata articolata in due fasi.

Un primo momento di carattere istituzionale che ha visto la partecipazione di S.E. il Vescovo Morrone, il Presidente del Tribunale di Sorveglianza Tortorella, il Garanate regionale dell’infanzia Marziale, il Garante Metropolitano dei diritti delle persone detenute Praticò e la garante comunale  dei diritti delle persone detenute Russo che hanno contribuito con i loro interventi a qualificare maggiormente questo incontro alla presenza di circa 60 volontari

Dopo questa prima fase, svoltasi all’interno della sala teatro del penitenziario, sia gli attori istituzionali che il pubblico e le detenute si sono recati insieme alla sezione femminile per ricevere i numerosi bambini e madri venute appositamente per trascorrere “una giornata in famiglia”. Per i piccoli è stato organizzata anche l’accoglienza presso la sala Hakuna Matata e uno spettacolo di magia, grazie al contributo delle due associazioni di volontariato che si sono accollate tutte le spese per regalare questo splendido momento di intensa vita familiare.

Tutto l'incontro è stato inframmezzato dalla lettura di alcune poesie e scritti autobiografici delle detenute e dalle canzoni del noto musicantore reggino Fulvio Cama. Alle Autorità  è stato regalato un cestino realizzato dalle detenute presso il laboratorio di sartoria del Plesso San Pietro e riempito con biscotti e taralli realizzati al corso di pasticceria dei detenuti del Plesso di  Arghillà.