"IL NUOVO L’ANTICO" L'Ensemble Arte Musica diretto da Francesco Cera a Bologna Festival

Venerdì 6 ottobre ore 20.30, Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano, la rassegna IL NUOVO L’ANTICO di Bologna Festival prosegue con un concerto dell’Ensemble Arte Musica diretto da Francesco Cera, interprete specializzato nel repertorio antico e, in particolare, nella musica vocale italiana barocca.
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Bologna Festival

IL NUOVO L’ANTICO 

Opere aperte: i Responsori di Carlo Gesualdo da Venosa 

Venerdì 6 ottobre ore 20.30, Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano, la rassegna IL NUOVO L’ANTICO di Bologna Festival prosegue con un concerto dell’Ensemble Arte Musica diretto da Francesco Cera, interprete specializzato nel repertorio antico e, in particolare, nella musica vocale italiana barocca. Del tutto particolare il programma proposto in questo concerto, incentrato sui Responsori di Carlo Gesualdo. Principe di Venosa, Gesualdo fu eccentrica figura del Seicento musicale sia per le sue fosche vicende biografiche che per la sua musica, caratterizzata da una scrittura di singolare modernità e nota già al tempo per le sue “durezze” (dissonanze).

I Responsoria di Carlo Gesualdo da Venosa pubblicati nel 1611 corrono il crinale che divide da un lato il teatro dal dramma e dall’altro il madrigale dal mottetto. I ventisette brani a sei voci composti per l’Ufficio delle Tenebre, destinati quindi ad essere eseguiti durante la Settimana Santa, sono dunque opere “aperte”, che l’interprete di oggi può, anzi forse deve, piegare alla sensibilità del tempo presente. Francesco Cera, insieme al suo Ensemble Arte Musica, ne ha fatto il tronco principale di una inedita Passione che alterna ai Responsoria gesualdiani l’intonazione in gregoriano di una Passio Domini di grande intensità drammatica. Informazioni e biglietti online www.bolognafestival.itSede di concerto: Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano (Strada Maggiore 4).  

 

  IL NUOVO L’ANTICO

Ensemble Arte Musica

da Venosa Un potente impatto drammatico

Francesco Cera direttore 

Gesu:aldo: Passio ChristiResponsoria di Carlo Gesualdo

 

Nel programma de concerto – afferma Francesco Cera – i brani ricavati dai Responsoria et alia ad Officium Hebdomadae Sanctae spectantia [...] sex vocibus (1611) sono inseriti nel racconto evangelico della Passione secondo Matteo, intonato in gregoriano. I brani polifonici di Gesualdo, così estrapolati dall'originario contesto liturgico, assumono il ruolo di affreschi sonori in cui si descrivono e commentano alcune scene del sacrificio di Cristo. D’altronde, oltre a numerosi versetti tratti dai Salmi penitenziali, gli stessi testi dei Responsoria contengono citazioni letterali di interi passi evangelici, specie di Matteo.

La straordinaria potenza evocativa dispiegata da Carlo Gesualdo nei suoi Responsori, capace di suggerire all’ascoltatore la sensazione di autentiche visioni degli avvenimenti, viene esaltata mediante la loro inserzione nel racconto integrale del Passio secondo i moduli gregoriani utilizzati all’epoca del compositore. Pensiamo al tradimento di Giuda o alle voci violente dei Farisei e degli anziani del popolo, evocate con ritmi convulsi e dissonanze stridenti; all’intima preghiera di Cristo nella sua fragilità umana sul Monte degli Ulivi, resa da tratti di recitativo corale; alla desolazione immensa del Cristo crocifisso attorniato dalle tenebre; e in ultimo agli sconvolgimenti della natura che ne seguono la morte, resi da una gamma impressionante di figurazioni musicali e di stili diversi oltre che da laceranti dissonanze e cromatismi. Più che in chiave descrittivo-narrativa, i testi di alcuni Responsori, specie quelli per il Sabato Santo, sono concepiti nel registro di meditazioni sul peccato dell'Umanità e la solitudine del Figlio di Dio.

 Essi sono stati inseriti in momenti topici del racconto, così da creare quasi una nuova drammaturgia. Al rinnegamento e alle amare lacrime di Pietro fa seguito "Plange quasi virgo", invito al pentimento rivolto all'umanità intera. Analogamente, al silenzio di Gesù di fronte ai suoi giudici corrisponde "Sicut ovis ad occisionem" (Come un agnello al macello), e alle oltraggiose derisioni dei carnefici tien dietro "Omnes amici mei derelinquerunt me" (Tutti gli amici mi hanno abbandonato).

Già negli anni Settanta del secolo scorso un pionieristico studioso di Gesualdo, lo statunitense Glenn Watkins, sottolineava il potente impatto drammatico dei Responsoria col loro stile intermedio fra il madrigale e il mottetto; ben oltre la loro originaria, seppur affascinante, funzione di commento alla liturgia della Settimana Santa.  Francesco CeraClavicembalista e organista, Francesco Cera è apprezzato interprete della musica antica, sia come specialista del repertorio tastieristico italiano tra ‘500 e ‘700 che come direttore di musica vocale. Allievo di Luigi Ferdinando Tagliavini e di Gustav Leonhardt, nel 1991 entra a far parte dell’ensemble Giardino Armonico.

 Nel 1996 fonda l’Ensemble Arte Musica, gruppo specializzato nella musica vocale italiana barocca. Sin dagli anni Novanta ha tenuto recital solistici in tutta Europa, ospite di prestigiose rassegne di musica antica, con un repertorio che spazia dalla musica rinascimentale italiana alle opere di Bach. Ampia, la sua discografia solistica all’organo e al clavicembalo, con CD pubblicati per le etichette Arcana, Arts, Brilliant Classics, Tactus, e per la rivista Amadeus. Ha registrato lavori di compositori del barocco italiano, Sonate di Domenico Scarlatti, le Suite Francesi e i Concerti per clavicembalo di Bach, le opere per tastiera di Henry D’Anglebert e Francisco Correa de Arauxo. Recente la pubblicazione di un suo ampio progetto discografico dedicato a Girolamo Frescobaldi.

Insegna clavicembalo al Conservatorio di Vicenza e ha tenuto corsi e seminari presso la Royal Academy of Music di Londra, Smarano International Organ Academy, Piccola Accademia di Montisi, Oberlin Conservatory, Yale University, Eastman School of Music di Rochester, Academia de Órgano Fray Joseph de Echevarría, Frescobaldi Akademiet di Grimstad.  Ensemble Arte Musica Fondato e diretto da Francesco Cera, l’Ensemble Arte Musica è specializzato nell’esecuzione del repertorio vocale italiano del periodo barocco, dalla vasta produzione di musica sacra ai madrigali e le cantate. Dopo il debutto al Festival delle Fiandre di Bruges nel 1997 – con un concerto di musiche sacre inedite del compositore bolognese Giovanni Paolo Colonna – l’ensemble si è esibito con successo in numerose rassegne di musica antica in tutta Europa e per le principali istituzioni musicali italiane. All’intensa attività concertistica ha affiancato una importante attività discografica, registrando Tenebrae Responsoria di Carlo Gesualdo, il Lamento di Arianna e gli ScherziMusicali di Claudio Monteverdi, Cantate inedite di Domenico Scarlatti, i Madrigali composti per il Concerto delle Dame di Ferrara, oltre a prime esecuzioni assolute di musiche inedite di Giacomo Carissimi, Leonardo Leo e Giovanni Battista Martini. Recente, la pubblicazione di due antologie con musiche di Sigismondo D’India e Francesco Rasi. Ha inoltre effettuato registrazioni per RAI Radio3, Euro Radio e ORF. Molto apprezzate dalla critica le loro interpretazioni gesualdiane, recensite come «pagine mirabilmente interpretate, su tempi lenti e riflessivi: un visionario percorso dello spirito» (Amadeus); ugualmente apprezzato, anche in altri repertori, lo stile esecutivo dell'ensemble che si distingue per compattezza delle voci e perfezione timbrica in una ricerca di colore sempre cangiante.

 

Ufficio Stampa
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