Gian Maria Mossa: le strategie dietro l’opa su Intermonte e la crescita di Banca Generali
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Gian Maria Mossa: “Abbiamo appena raggiunto i 100 miliardi di euro di masse gestite, in anticipo sul target del piano triennale e quadruplicando le dimensioni in un decennio, quindi sappiamo come fare a crescere, assorbiamo poco capitale, non abbiamo i rischi tipici bancari e paghiamo lauti dividendi”.
Banca Generali, l’opa su Intermonte: l’AD Gian Maria Mossa delinea l’iter
“Siamo molto fiduciosi che, posto l’iter regolamentare, l’opa volontaria avrà successo”: Gian Maria Mossa, AD di Banca Generali, lo ha sottolineato lo scorso 30 settembre a margine di un evento a cui ha preso parte a Milano. Intervistato dai giornalisti in merito al lancio dell’opa su Intermonte annunciata nelle settimane precedenti, l’AD di Banca Generali ha spiegato che “l’iter prevede il deposito del prospetto e un periodo fino a metà dicembre per avere l’ok formale di Consob e Banca d'Italia”. In seguito, “procederemo da gennaio dell’anno prossimo con la messa a terra di tutti i servizi in due ambiti: global markets, per la parte di trading e di strutturazione dei prodotti e derivati per la protezione dei nostri clienti, e capital markets, per aiutare le imprese ad avvicinarsi al mercato dei capitali”. Il delisting, ha aggiunto Gian Maria Mossa, sarà “verosimilmente nel 2025, più nella seconda parte che nella prima”.
Gian Maria Mossa: Banca Generali, la priorità resta “creare valore per i clienti”
“Per la prima volta nella storia una struttura di wealth management acquisisce una banca di investimento per mettere a disposizione dei propri banker nuove competenze e rafforzare quindi la relazione con quegli imprenditori che rappresentano la propria principale clientela”, aveva commentato l’AD Gian Maria Mossa parlando a “Il Sole 24 Ore” all’indomani dell’annuncio dell’operazione. È un’opa “volontaria e con profilo amichevole”, aveva spiegato l’AD rimarcandone il valore anche in relazione al percorso di crescita intrapreso da Banca Generali: “Abbiamo appena raggiunto i 100 miliardi di euro di masse gestite, in anticipo sul target del piano triennale e quadruplicando le dimensioni in un decennio, quindi sappiamo come fare a crescere, assorbiamo poco capitale, non abbiamo i rischi tipici bancari e paghiamo lauti dividendi”. La priorità resta sempre “creare valore per i clienti”: in questa direzione, aveva evidenziato Gian Maria Mossa, guarda anche l’opa su Intermonte che “rafforza le soluzioni a nostra disposizione, fornendo un’impronta ancora più marcata verso Pmi e imprenditori”.
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