Sabato 2 novembre: con il debutto di "Frankenstein" di Mary Shelley prende il via la stagione 2024/2025 de Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli

Appesi al filo di un sogno è il titolo della 25esima stagione programmata dallo spazio eventi nel Centro Storico partenopeo
Comunicato Precedente

next
Comunicato Successivo

next
Napoli, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Sono venticinque gli anni appesi al filo di un sogno, che sembrava impossibile e invece, ancora oggi, ha la forza magica di tenere insieme una folla di folli e un esercito di persone, linfa concreta e metaforica di un luogo dove far vivere storie, persone ed emozioni condivise. Un luogo per “sognare” che non esisteva venticinque anni fa e che non ha mai, tenacemente, smesso di farlo.

Sulla scorta di queste suggestioni Il Pozzo e il Pendolo Teatro alza il sipario sulla sua venticinquesima stagione, dal prossimo mese di novembre fino a marzo 2025, con dodici spettacoli in scena, ai quali si affiancheranno le inimitabili Cene con delitto e La tombola dei fantasmi, che hanno reso originale l’attività dello spazio eventi di Palazzo Petrucci, e altri eventi in via di programmazione.

«Quando abbiamo iniziato - sottolinea la direttrice artistica Annamaria Russo – a chi con il realismo scettico dell’esperienza ci considerava una meteora destinata a dileguarsi in fretta, rispondemmo con l’incoscienza ingenua e tracotante della giovinezza, indossando una maglietta sulla quale avevamo fatto stampare la frase di uno dei nostri libri amati: Noi non moriremo mai, John. Oggi non abbiamo più la tracotanza, forse nemmeno l’ingenuità, per scrivere una frase come quella, ma abbiamo ancora intatta l’incoscienza per non mollare quel filo che ci tiene sospesi a mezzo metro dalla realtà con lo sguardo puntato verso l’infinito e le infinite possibilità».

L’inaugurazione della stagione teatrale, al debutto sabato 2 novembre (in replica domenica 3), è affidata a una pietra miliare del romanzo gotico e antesignano dell’horror fantascientifico, Frankenstein di Mary Shelley, “raccontato” da Paolo Cresta, che ne cura adattamento e regia. Il testo conduce lungo i sentieri dei brividi, della paura, della commozione per portarci al cospetto del volto di un mostro che, guardato da vicino, non è poi così diverso da uno dei mostri che ci abitano dentro. 

È un testo teatrale geniale, fulminante, divertente e commovente Smith e Wesson di Alessandro Baricco, che vedrà in scena, venerdì 8 novembre (repliche fino a domenica 10), Paolo Cresta, Andrea de Rosa e Marianita Carfora, per la regia di Paolo Cresta. Una storia di sfide, sogni impossibili, coraggio e rimpianto, in cui due uomini forse arresi, perdenti, ai margini, con la voglia di rifiutare o di fuggire da un mondo che non gli piace, trovano riscatto in una giovane giornalista e nella forza dei suoi sogni.

Nico Ciliberti e Zac Alderman saranno protagonisti, sabato 16 e domenica 17 novembre, in Montedidio di Erri De Luca, nell’adattamento curato da Annamaria Russo. C’è un’età in bilico tra l’infanzia e la giovinezza, un tempo incantato e difficile in cui si diventa, ma non si è. È lo spazio breve e convulso del possibile, in cui ieri, oggi e domani si accavallano e si confondono. Un testo che racconta quell’età, la magia del divenire. 

Venerdì 22 novembre (in replica sabato 23), sarà la volta di A te, Masaniello drammaturgia e regia di Annamaria Russo, con Alessio Sica, Marianita Carfora, Alfredo Mundo, Gennaro Monti, Michele Costantino, Vincenzo D’Ambrosio, Lorenzo Neri. Aveva ventisette anni Masaniello, faceva il pescatore e vendeva il pesce al mercato. In dieci giorni riuscì a regalare un sogno ai napoletani. Un sogno bello da far paura, tanta di quella paura che i suoi concittadini decisero di distruggere il sogno e quel folle che aveva permesso loro di sognarlo.

Il Natale del Commissario Ricciardi e tutte le sue suggestioni approderà in scena, sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre, in Per mano mia di Maurizio de Giovanni, con Paolo Cresta, nell’adattamento di Annamaria Russo e la regia di Paolo Cresta. Un affresco di una città che, allora come oggi, svela i suoi segreti ed il suo spirito attraverso ritualità e tradizioni che affondano le proprie radici nella notte dei tempi.

È una storia di paura, la più classica delle ghost story capace di far correre brividi lungo la schiena Racconto d’inverno di Henry James con Marco Palumbo e Andrea De Rosa, nell’adattamento e la regia di Annamaria Russo, in scena da venerdì 6 a domenica 8 dicembre. Un’antica maledizione, un teatro vuoto dove la forza evocativa della recitazione trascina nei sentieri oscuri abitati dalle anime che non trovano pace. Uno spettacolo nel quale l’eterno gioco del teatro nel teatro scaraventa lo spettatore in una situazione tanto credibile quanto raggelante

Laura Pagliara, Andrea De Rosa, Marco Palumbo, Peppe Papa, Peppe Romano saranno protagonisti, sabato 21 e domenica 22 dicembre, della Tombola dei Fantasmi, per svelare l’atmosfera magica del teatro di Piazza San Domenico Maggiore, con parole e musica dell’antica tradizione partenopea, insieme a un buffet di dolci natalizi.

Da sabato 23 dicembre (repliche fino al 30, e poi il 5 gennaio 2025) il Pozzo e il Pendolo Teatro presenta Canto di Natale di Charles Dicken, la più bella storia sul Natale mai scritta, con Paolo Cresta e Carlo Lomanto, adattamento e regia di Annamaria Russo, spettacolo cult giunto al suo diciannovesimo anno di rappresentazione.

La sala partenopea di Piazza San Domenico, per l’occasione, trasformerà i propri spazi in un salotto d’altri tempi, dove non mancherà proprio nulla: dalla poltrona da ‘sprofondo’ al plaid, per rendere più familiare la serata, fino alle piccole leccornie che rendono dolci le serate natalizie.

La programmazione del nuovo anno prenderà il via, venerdì 17 gennaio (repliche fino a domenica 19), con La scomparsa di Patò di Andrea Camilleri, con Andrea De Rosa, Renato De Simone, Fabio Rossi, per la regia di Paolo Cresta. Uno dei testi più geniali dello scrittore, sceneggiatore, regista e drammaturgo, da uno spunto di Leonardo Sciascia un giallo perfetto, esilarante e sorprendente.

È una cartolina della Napoli del 1931, un acquerello rifinito da mani sapienti, a fare da sfondo alla vita del commissario Ricciardi e la sua prima avventura ne Il senso del dolore di Maurizio de Giovanni, in scena sabato 25 gennaio (repliche il 26 e il 31) con Nico Ciliberti e le voci di Andrea Canova, Gabriele Carraturo, Rosalba di Girolamo, Marcello Magri, Isabella Martino, Marco Palumbo, Fabio Todisco, Ramona Tripodi, nell’adattamento e la regia di Annamaria Russo.

Un racconto di mare e di vita di un marinaio al suo ultimo viaggio è L'ultimo viaggio di Sindbad di Erri De Luca, in scena sabato 8 e domenica 9 febbraio, con Marco Palumbo, Alfredo Mundo, Gennaro Monti, Sonia de Rosa, Michele Costantino, adattamento e regia Annamaria Russo.

Da venerdì 21 febbraio (repliche fino al 23) la scena sarà per L’eleganza del riccio di Muriel Barbery, con Rosaria De Cicco, Nico Cilberti, Emanuela Mipareva, regia di Annamaria Russo. Un romanzo a strati, dove il tema pirandelliano della maschera si declina attraverso elucubrazioni filosofiche ardite e ricette di cucina, dove l’insofferenza per un modo incapace di guardare oltre le apparenze si coniuga con l’amore in ogni sua espressione.

A chiudere la programmazione teatrale, venerdì 7 marzo (repliche fino a domenica 9), sarà Q dei Luther Blisset, cast in via di definizione, adattamento Annamaria Russo e Ciro Sabatino, regia di Annamaria Russo. Q è un libro che pesa, metaforicamente, perché ha la forza rara e devastante di mettere a nudo tutta la violenza che c’è dietro qualunque fede, la miseria e la grandezza che sempre convivono nell’animo umano, di raccontare una storia nella quale chiunque abbia un briciolo di lucidità è costretto a veder riflesso anche il proprio volto.

Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli propone, così, la sua venticinquesima stagione di attività, in cui passato, presente e futuro proveranno a giocare le loro carte migliori, con lo stile e l’identità che ne hanno sempre contraddistinto le linee programmatiche e artistiche.

Un luogo che si fa teatro solo a patto che questo diventi comunicazione vera, voglia di passarsi storie, suggestioni, sorrisi, ricordi. Un luogo in cui recuperare i tempi ed il calore dell’incontro tra persone, dove condividere momenti, emozioni, divertimento. 

 

Il Pozzo e il Pendolo Teatro Napoli, stagione 2024/2025

Inizio rappresentazioni ore 21.00 (venerdì), ore 19.30 (sabato) e ore 18.00 (domenica)

Contatti 0815422088, 3473607913, [email protected] 

Info e prenotazioni www.ilpozzoeilpendolo.it