Un corso dell’Avad per formare nuovi volontari nell’assistenza domiciliare
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Un corso di formazione per trentasei operatori dell’Avad - Associazione Volontari Assistenza Domiciliare. L’attività di questa realtà, affiliata alle Acli come Organizzazione di Volontariato, ha conosciuto un lungo periodo di stop a causa dell’emergenza sanitaria ma sta vivendo ora una decisa fase di ripartenza con l’obiettivo di tornare a portare sostegno umano e emotivo direttamente tra le mura di casa dei malati oncologici e delle persone con gravi disabilità o con patologie degenerative. Questa ripresa ha posto le proprie basi nell’organizzazione di un corso di formazione a partecipazione libera e gratuita motivato dall’obiettivo di ampliare la rete di volontari e di fornire le adeguate competenze per poter condurre interventi in un ambito particolarmente delicato come l’assistenza domiciliare personalizzata nelle malattie gravi.
![](http://q7.informazione.it/atc/2023/05/bcdba79c-b26f-4654-b03c-02affb1178fe/Acli%20Arezzo%20-%20Corso%20di%20formazione%20Avad%20(1).jpg)
La proposta avanzata dal nuovo consiglio direttivo formato dal presidente Angiolo Agnolucci, dal vicepresidente Enzo Gori, da Antonietta Ascani, da Fiammetta Boncompagni e da Lilia Losi ha trovato l’adesione di trentasei partecipanti che hanno preso parte a un ciclo di lezioni tenuto dal sociologo Domenico Aversa nei locali della parrocchia di Sant’Agnese in Pescaiola. Le dodici ore della formazione hanno proposto un percorso di sociologia della comunicazione che è partito dalla conoscenza di sé stessi e della propria emotività per andare a offrire strumenti pratici per operare al servizio degli altri. Il volontario dell’Avad è infatti chiamato a intervenire nell’ambito della sfera relazionale in situazioni di sofferenza e disagio, dunque necessita soprattutto di lavorare sulle caratteristiche del “fattore umano” e di esercitarsi sulle situazioni a rischio più ricorrenti per essere in grado di fornire un’assistenza di qualità, professionale e adeguata ai singoli bisogni. Il corso ha permesso di gettare le basi per andare a portare un intervento di reale aiuto umano nei confronti dei pazienti e delle famiglie attraverso l’instaurarsi di relazioni e l’ascolto dei bisogni per donare sollievo psicologico e sostegno pratico, con l’Avad che garantirà ora anche un costante aggiornamento degli operatori attraverso incontri mensili.
«Il primo obiettivo del rinnovato consiglio direttivo - ribadisce Gori, - è rappresentato dalla crescita e dal cambio generazionale del gruppo di volontari. Il corso di formazione tenuto dal dottor Aversa risponde a questa esigenza e siamo felici di aver registrato la partecipazione di ben trentasei cittadini di diverse età che contribuiranno ora al nostro servizio di assistenza domiciliare».