La foresta di Maivista e i suoi racconti. Ediz. illustrata di Claudio Ferrante (Autore), di Velletri. Illustrazioni di Elisa Nanni.

Gli autori invitano alla lettura con un prologo, firmato dal dott. Stranimali“(lo stesso Ferrante), che ci presenta i personaggi: l’elefantessa Pachina, Lulù, la lucciola spenta, il Picchio Cipicchio, Tito, il Camaleonte scolorito, eroi particolari che hanno in comune la “qualità” di essere diversi dai loro simili e proprio per questo degni di maggiore attenzione.
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Velletri, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

Due personalità differenti: Claudio Ferrante, Sottufficiale dell’Aeronautica Militare, specializzato come Tecnico delle Telecomunicazioni nell’ambito della propria Forza Armata ed Elisa Nanni, artista, hanno dedicato un lavoro ai giovanissimi, con l’intenzione di favoleggiare offrendo l’opportunità di una chiave di lettura dedicata alle diversità e alla tolleranza con questo “La foresta di Maivista e i suoi racconti”. Elisa Nanni ha anche lavorato al film "La bicicletta di Bartali", come Lead Compositor nel lungometraggio animato con la regia di Enrico Paolantonio ed è autrice di “Lezioni in rima della maestra Enzina” e coautrice di altri lavori letterari per fanciulli/e.

 Gli autori invitano alla lettura con un prologo, firmato dal dott. Stranimali“(lo stesso Ferrante), che ci presenta i personaggi: l’elefantessa Pachina, Lulù, la lucciola spenta, il Picchio Cipicchio, Tito, il Camaleonte scolorito, eroi particolari che hanno in comune la “qualità” di essere diversi dai loro simili e proprio per questo degni di maggiore attenzione.

Le favole che siamo abituati a leggere ai nostri figli e nipoti, avevano anch’esse delle peculiarità, ossia mostravano ai bambini storie con finali positivi, che educavano a combattere il male e a sperare che la forza del bene vincesse. Oggi ai nostri ragazzi è necessario anche un messaggio che insegni a vedere “il diverso” come un elemento da amare e rispettare nella nostra società globalizzata. Una indicazione che l’elemento dissimile possegga una sorta di super poteri dei quali ci si può rendere conto in alcune situazioni particolari. Ogni storia del lavoro ci mostra un personaggio che attira l’attenzione e dimostra anche la sua difficoltà ad accettare se stesso, però egli stesso impara ad apprezzarsi e a farsi apprezzare, in una occasione particolare della fiaba. Si tratta di novelle contemporanee dove il racconto fantastico non s’ispira alle favole del passato, piuttosto si mostra come un'ideazione originale dell'autore, al passo coi tempi, sia per il contenuto sia per la costruzione ed il modo d'esprimersi. Viviamo un mondo dove occorre essere più attenti e recettivi rispetto a ciò che tendiamo a considerare “normale” e questo è dimostrato anche dal fatto che in questi anni non amiamo ricorrere al termine “integrazione”, piuttosto quello a quello di “inclusione”. Nell’ambito scolastico ci siamo lasciati alle spalle il tema delle disabilità, come accadeva nel 2006, ma vanno considerate tutte le differenze che esistono nella vita di ogni giorno e si riflettono nel mondo della scuola e che nel 2006 non erano considerate, compreso il background migratorio, le famiglie del tutte nuove, gli elementi che si presentano come iperdotati o diversamente abili e quanti portano nella scuola un tema di nuova coscienza nella dimensione del genere e dell’orientamento sessuale cui i nostri giovani attualmente sono molto attenti.

Ecco che le storie narrate in questo lavoro risultano avvincenti perché fondono l’apparenza di un mondo animale fantastico con la personalità di “nuovi eroi” che trasmettono avventura, sentimento e una morale da considerare.

L’obiettivo è quello di mostrare la diversità come qualcosa che possegga una qualità che risulta singolare e, attraverso il protagonista che le possiede, consenta al piccolo lettore la possibilità di riflettere su cosa possa davvero essere considerato come “normale”.

“La Foresta di Maivista e i suoi racconti”, integrati da belle immagini, permette ai bambini di sentirsi coinvolti emotivamente in un mondo animale dove gli avvenimenti vissuti dai personaggi trascineranno gli altri presenti nella narrazione a rendersi conto di quanto possano essere positive proprio quelle caratteristiche psicofisiche, che rendono - appunto - i personaggi ”speciali”.

Età di lettura consigliata: dai 5 anni.

Bianca Fasano

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