[C.S.] modestamente presenta il primo singolo “Scordati”

Prima uscita del cantautore siciliano modestamente, Scordati racconta della fine di un amore: un addio non violento, ma dolce e necessario, che permette a entrambi di trovare pace nonostante "una vita bombardiere". Reso nella forma del monologo cantautoriale, Scordati diventa inno a lasciarsi andare. Questo grazie anche all’uso della frequenza a 432Hz, che trasporta in un viaggio sonoro di guarigione.
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Roma, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

“SCORDATI” PRIMO SINGOLO DI MODESTAMENTE

FUORI DALL’ 8 NOVEMBRE

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Prima uscita del cantautore siciliano modestamente,

“Scordati” racconta della fine di un amore: un addio 

non violento che permette a entrambi di trovare 

la pace nonostante «una vita bombardiere».

 

Reso nella forma del monologo cantautorale, 

“Scordati” diventa inno a lasciarsi andare. 

Questo anche grazie all’uso della frequenza a 432Hz, 

che trasporta in un viaggio sonoro di guarigione.

 

"Tu che ti lamentavi delle mie tasche piene,

ma mai del cuore pieno, sempre pieno di Te"

LE PAROLE DI MODESTAMENTE:

 

«Solo dimenticando, cioè allentando i legami 

con il passato, si può davvero ritrovare la pace 

e permettere all’altro di fare lo stesso. 

Scordare non è una rottura violenta, 

ma un gesto dolce e necessario. 

"Scordati" non è solo una canzone di addio, 

ma un inno alla liberazione reciproca, un atto di 

amore nascosto nel gesto di lasciarsi andare»

Testo e musica: Andrea Spirio

Produzione: Giuseppe Samaritano

Arr. e cori: Davide Lauricella

Chitarra: Giovanni Gandolfo

Violino: Carla Mulas Gonzàlez

Viola: Mario Gentili

Violoncello: Giuseppe Tortora

Contrabbasso: Camilo Calarco Pardo

Rev. partiture: Claudia Petrelli

Foto cover: Kalo Chianetta

 

 BIOGRAFIA

 

modestamente, all'anagrafe Andrea Spirìo (classe 1996), nasce ad Agrigento nell’anno de “La Cura” di Battiato e cresce fra le intramontabili “ma quanto sei alto?” e “oh hai un sacco di capelli bianchi!”. Appassionato di parole crociate e incroci di persone, si dedica a ogni forma d'arte in una ricerca maniacale della propria espressione. Negli anni collabora con associazioni e band siciliane (Sussurri, Alavò) sopravvivendo alle poche ore di sonno grazie a litri di latte di mandorla e caffè. Trasferito a Roma, insegue l’indefinito, sperando che ognuno, nella sua musica, trovi la propria personale definizione.

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