Endometriosi, un segnale forte dal Lazio: 'Da invisibile a visibile'"
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Un dolore invisibile, ma una battaglia concreta. È questo il messaggio chiave del convegno tenutosi presso la Sala Tevere della Regione Lazio interamente dedicato all’endometriosi, una patologia cronica e invalidante che colpisce milioni di donne in Italia. L’evento, organizzato dai consiglieri Orlando Angelo Tripodi e Marika Rotondi è stato fortemente voluto da Federica Lama, consigliera comunale di Sezze e collaboratrice di Tripodi da sempre impegnata in prima linea, insieme al consigliere regionale, nell’affrontare e portare avanti battaglie e problematiche femminili a 360 gradi.
I consiglieri regionali hanno presentato iniziative concrete per il Lazio, volte a migliorare diagnosi, trattamenti e percorsi di assistenza. Tra queste, un Ordine del Giorno che sarà presentato in Aula, impegnando il Presidente Francesco Rocca a sollecitare il Governo affinché anche le donne con endometriosi di I e II stadio possano beneficiare delle esenzioni per le prestazioni sanitarie, oggi riservate solo ai casi più gravi (III e IV stadio).
Nel suo intervento, Federica Lama ha voluto lanciare un messaggio chiaro e potente: “Per anni l’endometriosi é invisibile anche all’occhio clinico, ma da invisibile essa può diventare visibile se se ne parla E finché non si accetterà che malattie croniche invisibili non sono solo un problema dell’interessato ma coinvolgono tutti, anche se non ci sentiamo coinvolti, non potremo definirci una società civilizzata. Solo con consapevolezza, formazione e impegno collettivo questa patologia potrà ottenere il riconoscimento che merita”.

La stessa consigliera comunale di Sezze ha introdotto gli interventi di Fiammetta Mancini, Ramona Pallozzi e Jessica Falcioni, donne che convivono con l’endometriosi e hanno raccontato le difficoltà quotidiane e il percorso di lotta contro una malattia spesso ignorata o sottovalutata. A chiudere l’evento, un breve sketch teatrale con Sharon Alessandri, che ha voluto sensibilizzare il pubblico attraverso l’arte e la rappresentazione scenica del dolore e delle sfide legate alla malattia.
Ufficio Stampa
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