Economia
Auto: in Valle d’Aosta l’età media è pari a 12 anni e 9 mesi (+9%)
Il parco circolante in Valle d’Aosta è sempre più vecchio tanto che, secondo un’analisi* di Facile.it, l’età media delle auto che viaggiano sulle strade della regione è arrivata a settembre 2024 a 12 anni e 9 mesi, addirittura il 9% in più rispetto ad un anno prima. Le automobili in circolazione in Valle d’Aosta sono risultate essere molto più vecchie rispetto alla media nazionale, dove l’età dei veicoli è pari ad “appena” 11 anni e 8 mesi.
Continuando nella lettura dell’analisi si scopre che, vista l’età media delle auto, sono tanti coloro che scelgono di aggiungere all’Rc auto anche la copertura assistenza stradale; in Valle d’Aosta la percentuale di automobilisti che ha fatto questa scelta è pari al 34%.
Rc auto
L’anzianità di una vettura, oltre ad essere probabile causa di minore sicurezza per i passeggeri e peggiore sostenibilità ambientale, incide sul premio pagato per l’assicurazione Rc auto? La risposta è sì. Facile.it ha preso in considerazione il profilo di un assicurato** e ha calcolato – a parità di condizioni - quanto varia il premio medio pagato con l’anzianità del veicolo.
Con un’età media di 10 anni la tariffa da sostenere per l’Rc auto è di circa 206 euro, dato che sale a 228 euro se il veicolo ha 12 anni e raggiunge addirittura i 284 euro in corrispondenza di un’anzianità di 14 anni. Una differenza del 38% in quattro anni.
* L’Osservatorio auto di Facile.it calcola il premio di assicurazione Rc auto medio e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Per calcolare tali dati, Facile.it si è avvalso di un campione di 1.081 preventivi effettuati in Valle d’Aosta dai suoi utenti tra il 1° settembre 2023 e il 30 settembre 2024 e i relativi risultati di quotazione prodotti. Facile.it confronta le compagnie assicurative elencate a questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate
** Simulazione effettuata prendendo a campione un assicurato, residente in provincia di Milano, di età compresa tra 50 e 60 anni, in prima classe di merito.
Immagine © Nicola Forenza