Politica e Istituzioni
Molte proposte di Meritocrazia Italia accolte sulla giustizia tributaria, ma si rivedano divieto di produzione di nuovi documenti e oneri di spesa
Finalmente alcune delle riforme tanto attese stanno arrivando.
Tra queste, quella relativa al contenzioso tributario.
L’ultimo decreto, sicuramente a favore del contribuente e volto ad attuare il principio di collaborazione con l’a.f., dà maggiore forza agli istituti a finalità deflativa operanti nella fase antecedente la costituzione in giudizio. Avvia, inoltre, un potenziamento dell’informatizzazione, tramite la semplificazione e la completa digitalizzazione del processo, anche con l’introduzione dell’obbligo d’utilizzo di modelli predefiniti per la redazione degli atti processuali, dei verbali e dei provvedimenti giurisdizionali.
Sono previste, ancora, la pubblicazione e la successiva comunicazione alle parti del dispositivo dei provvedimenti giurisdizionali al massimo entro sette giorni dall’udienza, l’accelerazione dello svolgimento della fase cautelare anche nei gradi di giudizio successivi al primo, l’impugnabilità dell’ordinanza che accoglie o respinge l’istanza di sospensione dell’esecuzione dell’atto impugnato, nonché l’impugnabilità del rigetto delle istanze di autotutela proposte dal contribuente.
Molte delle misure rispondono a richiesta avanzate da anni da Meritocrazia Italia. Tra le altre, l’istituzione di un giudice tributario che garantisca indipendenza e imparzialità, a tempo pieno, e selezionato con concorso pubblico per esami e non più per titoli. Oppure l’istituzione di un’apposita sezione tributaria presso la Corte di Cassazione, nonché maggiori garanzie per il contribuente in fase cautelare.
Continuano a preoccupare, però, le disposizioni di attuazione relative al rafforzamento del divieto di produrre nuovi documenti nei gradi processuali successivi al primo e quelle sulle spese di giustizia, laddove si specifica che nella liquidazione delle spese il giudice dovrà tener conto del rispetto dei principi di chiarezza e sinteticità o che le spese potranno essere compensate laddove il contenzioso dovesse risultare vittorioso sulla base di documenti depositati solo durante il giudizio.
Meritocrazia Italia chiede una revisione di queste norme, al fine di garantire al contribuente una più amplia attuazione dei suoi diritti, che così sarebbero ulteriormente schiacciati, addirittura con un contenzioso vincente.
È necessario che il rapporto fisco-contribuente sia effettivamente leale ma che sia anche avvertito come tale, e, per questo, le norme devono essere chiare, gli accertamenti volti alla determinazione dei tributi reali ed effettivi, e il contenzioso congegnato a garanzia della effettività dei diritti.
Stop war.
Roma, lì 25 Gennaio 2024
Meritocrazia Italia
Il Presidente Walter Mauriello