Sollecitazioni visive e uditive nei lavori artistici di Anna Laura Longo
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È costante nei lavori artistici di Anna Laura Longo l'adozione di elementi corposi e in rilievo, che mettono alla prova lo sguardo e, al contempo, la tattilità ed è incessante la sperimentazione su materiali inediti, che lasciano affiorare volta per volta criteri di stupefazione, di percorrenza mutevole e di stratificazione vera e propria. La sua arte è stata presentata e apprezzata in numerosi paesi (tra cui Europa, Svizzera, Canada, America Latina). È approdato attualmente in Giappone, nella Biblioteca dell'Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, un lavoro intitolato Materializzazioni poetiche. Sebbene sia organizzata a mo' di impaginato, quella che prende forma è un'opera d'arte vera e propria, di stampo visivo. In diverse interviste l'artista ha voluto descrivere e chiarire i suoi processi che si muovono tra grazia e difformità del dicibile. Il tutto avviene unendo proficuamente arti visive, musica strumentale, performance, scrittura.
Vengono offerte così ai fruitori diverse possibilità di perlustrazione di carattere innovativo, dove si fa strada un rinnovamento dello stupore. All'interno del lavoro intitolato Materializzazioni poetiche troviamo dunque esperimenti originali, che conducono verso interazioni vere e proprie tra opacità e trasparenze, con un interesse per gli effetti traslucidi generati dai materiali impiegati. Dal punto di vista prettamente poetico il radicamento iniziale nella parola sfocia, per contrasto, in una forma di sradicamento, che conduce verso risultati performativi astratti, dove la gestualità diviene predominante, trasformandosi in un fatto particolarmente evocativo. Per quanto concerne il campo della scrittura Longo ha pubblicato cinque volumi di poesia e tre libri di argomento musicale, tra cui Apparati di suoni metodicamente cruciali, vincitore del Premio internazionale Lago Gerundo. In qualità di pianista solista ha inciso il CD L'ombra della voce (TEM). Numerose anche le restituzioni musicali in forma di récital, concerti-atelier e reading con apporti pianistici.
La ricerca sonora attuale accompagna regolarmente i tragitti di stampo visivo.
Il pianoforte spesso diviene un vero e proprio oggetto drammatizzato, una sorta di "fabbricato" dove le costruzioni sonore, soprattutto pianistiche, si fanno prettamente metaforiche, determinando collegamenti con l'architettura e con l'urbanistica. La forte spinta alla teatralizzazione in termini musicali ha condotto all'ideazione di recenti indagini e operazioni composite, sviluppate su pianoforti definiti "eterocliti". Il lavoro artistico presente a Tokyo si accompagna infatti a un brano musicale strettamente connesso con i risultati visuali. Sollecitazioni visive si affiancano agilmente a quelle uditive.
Anna Laura Longo è attiva anche come saggista e critica. I suoi articoli e saggi sono presenti a tutt'oggi su riviste di ricerca musicale e letteraria, con contributi anche sull'arte contemporanea. Su Itamar (Rivista spagnola di investigazione musicale che fa capo all'Università di Valencia) è stato recentemente pubblicato il saggio intitolato L'aspetto numerico e le regole proporzionali tra visibile e udibile. Le contaminazioni tra udito e sguardo e le numerose variabili e interconnessioni inerenti alla percezione audio-visiva sono infatti tra i suoi principali campi di interesse.
Di seguito i titoli dei principali libri pubblicati: Plasma, Sottomultipli del tema "Ricordo (2004) Nuove rapide scosse retiniche (2010) Procedure esfolianti (2011) Apparati di suoni metodicamente cruciali (2013) Universi sonori - Dialoghi sulla musica dei nostri tempi (2015) Questo è il mese dei radiosi incarnati del suolo (2016) Viaggio nell'entroterra/Moviment-azioni pianistiche (2021) Declinazioni del timbro (2023)