Il video di Song of Solitude su Music Box (Sky 717)

Il video del secondo singolo “Song of Solitude” di SØN in anteprima su Music Box, Sky 717, da ieri, giovedì 23 Ottobre

, 24/10/2008 (informazione.it - comunicati stampa - telecomunicazioni) In anteprima su Music Box, il canale interattivo in onda su Sky 717, il video del secondo singolo di Søn, “Song of Solitude”.

In concomitanza con l’uscita dell’album d’esordio, “Wasted Time” (Music Solutions/Universal), disponibile nei negozi da venerdì 24 ottobre, Søn racconta con le immagini la sua “canzone della solitudine” su Music Box.

L’album “Wasted Time” - cantato interamente in inglese - rimanda al pop rock di matrice anglosassone, ma soprattutto a quello americano, nella fattispecie a quel rock (tipicamente a stelle e strisce) che ama tingersi di blues e funk.

Il video è stato girato a Paestum (SA), dove Søn è cresciuto, all’interno di un ex tabacchificio dei primi del Novecento. La struttura emana un’atmosfera mistica e tetra, ma allo stesso tempo affascinante, luogo ideale per esprimere la ‘solitudine’ del brano. Quella solitudine che può essere necessaria o obbligata, indispensabile o svantaggiosa, bianca o nera.

Il video è stato girato da Saku, giovane regista romano (classe ’81) che per anni si è fatto le ossa dirigendo videoclip low budget nell'ambiente punk/metal/hardcore italiano. Ultimamente si è affacciato, con ottimi risultati, ad altri generi e al mainstream: Piero Pelù, Linea77, Caesar Palace (Boosta feat. Linea77).

Søn si sente figlio dei generi musicali che ascolta e che hanno contaminato il suo modo di fare musica. Il suo primo incontro con la musica è avvenuto all’età di 10 anni ascoltando i dischi di Battisti, poi, crescendo, si è appassionato all’universo musicale anglosassone, seguendo un po’ tutti i generi, dal blues stile Motown, al pop. Søn nelle sue canzoni parla di sentimenti, d’amore, di liti e rotture tra amanti, situazioni scomode e avventure sensuali. Sono stati gli anni 60 e 70 ad influenzare il suo modo di comporre, sia per la bellezza dei suoni e dei colori, sia per quello che in quel periodo si esprimeva con la musica. Anche per questo ha scelto di registrare come si faceva una volta, utilizzando il “vecchio” 24 piste analogico, per rendere il suono più caldo ed espressivo, molto vicino ad un esecuzione “Live”.

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