CACCIA. Le ultime della Regione Piemonte sull’eradicazione della peste suina

CACCIA - Le modifiche normative saranno effettive a seguito successiva pubblicazione ufficiale degli atti in oggetto.
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MILANO, (informazione.it - comunicati stampa - agricoltura)

Su indicazione dell’Assessore Marco Protopapa si trasmette la sottostante comunicazione per quanto in oggetto. Si comunica che in data odierna è stata approvata la DGR n. 1-5538 che prevede quanto segue:
1. di modificare la D.G.R n.34-4965 del 29 aprile 2022, nelle more dell’adozione del Piano per il controllo e l’eradicazione della Peste suina Africana da parte dell’Autorità competente Nazionale e a fronte della necessità di mitigare i danni sempre più ingenti alla micro-economia delle aree interessate, come già presupposto dalla deliberazione medesima, inserendo nell’elenco delle attività oggetto di deroga ai divieti previsti dall’Ordinanza del Ministero della Salute (O.M.) del 13/01/2022 e dall’Ordinanza del Commissario straordinario 28 giugno 2022, n. 4 per i territori inseriti in zona di restrizione I e II, ivi riportate, le deroghe come di seguito specificate:

zona di restrizione II: possibilità di esercizio venatorio in caccia programmata, come da calendario venatorio, ad esclusione della caccia programmata al cinghiale in squadra su tutto il territorio ricadente all’interno dell’area di circolazione virale attiva;
zona di restrizione II: possibilità di esercizio venatorio in caccia di selezione agli ungulati ruminanti;
zona di restrizione I : possibilità di esercizio venatorio in caccia programmata come da calendario venatorio ed in caccia di selezione agli ungulati.
zona di restrizione I e II: possibilità di addestramento e allenamento cani secondo le prescrizioni contenute nell’allegato al calendario venatorio regionale 2022-2023 approvato con DGR 15 luglio 2022 n. 28-5381;
2. di stabilire che le deroghe di cui al punto precedente sono subordinate esclusivamente al rispetto delle specifiche misure di biosicurezza riportate in premessa;
3. di dare atto che la vigilanza sul corretto svolgimento delle attività sopraelencate sia esercitata dalla polizia provinciale, comunale, dal personale di vigilanza delle aree protette per gli ambiti di competenza, dal comando delle unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri. Come Federcaccia precisiamo che tali modifiche normative saranno effettive a seguito successiva pubblicazione ufficiale degli atti in oggetto.

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