Politica e Istituzioni
Il Marocco prende posizione dopo gli scontri nei luoghi sacri di Al Quds/Gerusalemme
ll Regno del Marocco, ha espresso la più ferma condanna per l'incursione da parte delle forze israeliane alla Moschea di Al Aqsa nochè il terrore e l'agressione dei fedeli nel corso del mese sacro del Ramadan. La diplomazia marocchina sottoniea la necessità del rispetto dello status giurdico e religioso di Al Quds (la Città Santa/Gerusalemme) nonchè il fatto che si ritenga necessario rigettare ogni forma di pratica che possa creare tensione nei confronti dei territori palestinesi . La presa di posizione del Marocco si inserisce nel continuo sostegno del Regno alla Causa Giusta Palestinese e della sua solidarietà permanente con il fraterno popolo palestinese, si aggiunge. Il Regno del Marocco aveva denunciato, con la massima fermezza, le violenze perpetrate nei territori palestinesi occupati, e il cui protrarsi porta solo ad allargare il fosso, a rafforzare il risentimento e a ridurre tutte le possibilità di pace nel Paese. Il Regno del Marocco, che pone la causa palestinese al vertice delle sue preoccupazioni, rimane fedele al suo attaccamento al raggiungimento della soluzione dei due Stati.
Il Comunicato del Ministero degli affari esteri del Marocco dimostra la coerenza della politica del Marocco nei confronti del popolo palestinese e uno sguardo particolare su Gerusalemme. Una posizione che trova anche sostegno nella Santa Sede come sottolineato nella dichiarazione congiunta di Sua Maestà e di Papa Francesco nella quale si legge “ «Noi riteniamo importante preservare la Città santa di Gerusalemme / Al Qods Acharif come patrimonio comune dell’umanità e soprattutto per i fedeli delle tre religioni monoteiste, come luogo di incontro e simbolo di coesistenza pacifica, in cui si coltivano il rispetto reciproco e il dialogo. A tale scopo devono essere conservati e promossi il carattere specifico multi-religioso, la dimensione spirituale e la peculiare identità culturale di Gerusalemme / Al Qods Acharif.
Auspichiamo, di conseguenza, che nella Città santa siano garantiti la piena libertà di accesso ai fedeli delle tre religioni monoteiste e il diritto di ciascuna di esercitarvi il proprio culto, così che a Gerusalemme / Al Qods Acharif si elevi, da parte dei loro fedeli, la preghiera a Dio, Creatore di tutti, per un futuro di pace e di fraternità sulla terra».
Occorre anche precisare che sul conflitto in terra santa assistiamo ad un silenzio assordante da parte dell’Europa . Una Europa che di fatto , ha pesanti responsabilità storiche e culturali sulla creazione di questo conflitto . Gli Europei devono avere il coraggio di ammettere che i motivi risiedono ancora negli accordi segreti tra le potenze europee alla fine del primo conflitto mondiale . L’Europa deve capire le sue responsabilità e diventare attrice nella risoluzione di questo problema magari con la praticità proposta dal Marocco
Marco Baratto