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L'ESTINZIONE DELLA RAZZA UMANA al Teatro delle Moline, Bologna. Testo e regia Emanuele Aldrovandi

"Affrontare il futuro senza semplificare il presente": l’Estinzione della Razza Umana ci costringe a ragionare, a dichiararci.
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Al Teatro delle Moline di Bologna "L'ESTINZIONE DELLA RAZZA UMANA" di Emanuele Aldrovandi, uno dei quattro appuntamenti della rassegna “Teatro Antropocene” (a cura del MUSE – Museo delle Scienze e con la direzione artistica di Arditodesìo) che raccontano come la società senta e viva oggi l’Antropocene.

Antropocene, termine usato per la prima volta nel 2000 dal Premio Nobel Paul Crutzen, in riferimento all'epoca geologica attuale e che Emanuele Aldrovandi  identifica oggi come l'epoca nella quale gli esseri umani hanno guadagnato potenza, ma perso controllo e dove è a rischio l'esistenza di ogni vivente, destinato a trasformarsi in "tacchino".

Un tacchino, a significare, forse, quello che, secondo la metafora di Bertrand Russel e Karl Popper,  esemplifica la debolezza del pensiero induttivo e dell'empirismo tradizionale, perrchè ora tutto è destinato inesorabilmente a mutare.

 In un mondo vissuto con ritmi frenetici e disumani, che sottraggono tempo al pensiero e all’introspezione, l’arrivo di un virus che trasforma le persone in tacchini blocca e distorce ogni cosa, sconvolge tempi ed idee.

 E, allora, come combattere l'insonnia, come vincere o tollerare l'agorafobia, come riuscire a prendere un mezzo pubblico senza impazzire, come gestire le relazioni e lo stress del lavoro o, semplicemente, uscire per una corsa di mezz'ora attorno all'isolato?

Due coppie ed un rider protagonisti della storia, persone comuni, portatrici ognuna di diverse e  tutte legittime visioni della vita, si ritrovano nell’androne di un palazzo assalite da queste domande, frustrazioni e paure.
Utilizzando un linguaggio tragicomico ed una ironia misurata, contrapposta al dramma e allo scontro durissimo che, in realtà, si consuma, con dialoghi serrati ma mantenendo sempre una unità di tempo e luogo come nel teatro delle origini e con una prova molto efficace di tutti gli attori in scena, la pièce di Aldrovandi ci aiuta a metabolizzare il nostro presente e a riconoscere le nostre debolezze.

Mantenendo sempre la visione di Aldrovandi di "affrontare il futuro senza semplificare il presente", L’Estinzione della Razza Umana ci costringe a ragionare, a dichiararci.


L'ESTINZIONE DELLA RAZZA UMANA
testo e regia Emanuele Aldrovandi
con Giusto Cucchiarini, Eleonora Giovanardi, Luca Mammoli, Silvia Valsesia, Riccardo Vicardi
scene Francesco Fassone
luci Luca Serafini
costumi Costanza Maramotti
maschera Alessandra Faienza
consulenza sonora GUP Alcaro
musiche Riccardo Tesorini
progetto grafico Lucia Catellani
aiuto regia Giorgio Franchi
foto Luigi De Palma
produzione Associazione Teatrale Autori Vivi, Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale
in collaborazione con La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna
testo selezionato da Eurodram 2022
presentato in anteprima radiofonica su Rai Radio 3 all’interno di “PRESENTE/FUTURO Nuove scritture per la scena italiana”
pubblicato sulla rivista Hystrio, luglio 2022

 

 

Teatro ANTROPOCENE è in collaborazione con MUSE-Museo delle Scienze

Direzione artistica Andrea Brunello – Arditodesìo


 


 

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Giancarlo Garoia
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