Comunicati Stampa
Politica e Istituzioni

Carta del Docente, Meritocrazia Italia chiede un emendamento della legge di bilancio

Meritocrazia Italia esprime apprezzamento per le modifiche apportate dall’art. 85 della Legge di Bilancio 2024 in tema di Carta del Docente
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Meritocrazia Italia esprime apprezzamento per le modifiche apportate dall’art. 85 della Legge di Bilancio 2024 in tema di Carta del Docente, che estendono l’accesso al bonus formativo di fino a 500 euro annui ai docenti con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile. Tuttavia, al fine di garantire una piena equità di trattamento e una maggiore coerenza con i principi di parità e non discriminazione, reputa necessario introdurre un emendamento che estenda tale misura anche ai docenti con contratto di supplenza fino al termine delle attività didattiche (30 giugno)

Oggi la Carta del Docente è riservata esclusivamente al personale di ruolo e, per il solo anno 2023, ai supplenti con incarico annuale. L’esclusione dei docenti con contratto fino al 30 giugno non trova giustificazione in termini di equità sostanziale e rappresenta una discriminazione in violazione della clausola 4 dell’Accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, che vieta trattamenti differenziati tra personale di ruolo e non di ruolo a parità di mansioni. La VI sezione della Corte di Giustizia Europea, con ordinanza del 18 maggio 2022, ha chiarito che il bonus formativo di 500 euro deve essere garantito anche ai docenti precari, ritenendo iniquo che il personale assunto con incarichi a termine venga privato di uno strumento essenziale per l’aggiornamento professionale.

Estendere il bonus formativo ai docenti con contratto fino al termine delle attività didattiche (30 giugno) comporterebbe diversi vantaggi, tra i quali, la riduzione del contenzioso. L’adeguamento normativo proposto si pone in linea con la recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 29961 del 27 ottobre 2023), che conferma il diritto alla Carta del Docente anche per i contratti annuali o con scadenza a giugno. Questa misura consentirebbe di limitare l’insorgenza di nuovi ricorsi, riducendo così i costi amministrativi e legali per l’amministrazione e di accelerare i tempi di risoluzione delle controversie. Inoltre, la disponibilità della Carta del Docente per tutti i docenti, indipendentemente dal tipo di contratto, costituirebbe un riconoscimento del loro ruolo e della necessità di una formazione continua per tutti gli insegnanti. Un’istruzione di qualità passa anche attraverso un corpo docente qualificato e costantemente aggiornato.

La Legge di Bilancio, nell’attuale formulazione dell’art. 85, introduce ulteriori disposizioni in tema di finanziamento della Carta del Docente, stabilendo il “tetto massimo” di 500 euro annui per ciascun beneficiario, al fine di contenere la spesa pubblica complessiva e garantire una distribuzione sostenibile delle risorse. La norma prevede inoltre che l’effettivo importo nominale della Carta del Docente, (attualmente statuito in euro 500 annui per ciascun beneficiario), sia fissato annualmente con decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in funzione delle disponibilità finanziarie e del numero di docenti aventi diritto, inclusi, per la prima volta, anche i supplenti con incarico su posti vacanti e disponibili.

L’incremento dell’autorizzazione di spesa, fissato in 60 milioni di euro a partire dal 2025, rappresenta un passo avanti per l’ampliamento del beneficio, ma potrebbe non risultare sufficiente per soddisfare le esigenze derivanti dall’estensione della misura anche ai docenti con contratto fino al 30 giugno. Una previsione di spesa più calibrata e articolata potrebbe assicurare la copertura necessaria per l’inclusione di questa ulteriore categoria di docenti, valorizzando la loro funzione formativa e rispondendo agli obblighi di parità di trattamento sanciti dalla normativa europea.

La definizione annuale dell’importo della Carta offre, in ogni caso, la flessibilità necessaria per adeguare la spesa pubblica all’effettivo numero di beneficiari, mantenendo al contempo invariato il principio di equità tra il personale di ruolo e quello a termine. L’obiettivo è creare un sistema di finanziamento sostenibile, che permetta di distribuire equamente le risorse tra tutti gli insegnanti, senza rischi di discriminazione.

Stop war.

Roma, lì  25 Novembre 2024                     

Meritocrazia Italia 

Il Presidente Walter Mauriell

Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa
Nicola Barbatelli
 Meritocrazia Italia (Leggi tutti i comunicati)

Responsabilestampa@meritocrazia.eu