Al Dragoni di Meldola l' adattamento teatrale di Fiori d'acciaio, diretto da Michela Andreozzi e Massimiliano Vado

Con Tosca D’Aquino, Martina Colombari, Martina Difonte, Gioia Spaziani, Stefania Micheli e Rossella Pugliese
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

"Fiori d'acciaio" (Steel Magnolias, USA, 1989) il film-cult diretto da Herbert Ross e tratto dal dramma teatrale di Robert Harling (che ne curò anche la sceneggiatura), con in scena un cast d’eccezione: Julia Roberts, Sally Field, Dolly Parton, Shirley MacLaine, Daryl Hannah e Olympia Dukakis.

Il film, che ottenne varie candidature (Oscar alla miglior attrice non protagonista, Golden Globe per la miglior attrice non protagonista, Golden Globe per la miglior attrice in un film drammatico) è ispirato ad una storia vera, la tragica esperienza vissuta dallo sceneggiatore per la perdita della sorella Susan, scomparsa a causa di una grave forma di diabete poco dopo aver dato alla luce suo figlio. Costretto a fare i conti con il lutto, Harling scrisse un breve racconto da lasciare al nipotino per aiutarlo a ricordare la mamma, vero fiore d’acciaio o steel magnolia, così come vengono comunemente definite le donne negli Stati del Sud.

Adattato per il teatro nel 1987, quel testo è stato poi portato sul grande schermo. Così in Fiori d’acciaio Susan è tornata a vivere con il nome di Shelby e il sorriso di Julia Roberts.

 Al Dragoni di Meldola, per la chiusura della Stagione 2022/23, l' adattamento teatrale di Fiori d'acciaio, diretto da Michela Andreozzi e Massimiliano Vado, con in scena un gruppo di brave attrici, molto attente ai singoli ruoli, formato da Tosca D’Aquino, Martina Colombari, Martina Difonte, Gioia Spaziani, Stefania Micheli e Rossella Pugliese.

 Non più in Louisiana, ma a Sorrento, in un salone di bellezza, si incontrano la signora Marilù, sua figlia Stella che sta per sposarsi, Luisa che di mariti ne ha avuti due e ora ama essere libera, la parrucchiera Clara Aiello, ex -moglie del sindaco,  Tamara, che ha come dipendente la nuova arrivata Ana, recentemente abbandonata dal marito e rimasta senza denaro, aspirante estetista che viene subito coinvolta nei preparativi per il matrimonio della dolce Stella.

Ana conosce così la bisbetica Luisa («Io non sono matta, sono solo di cattivo umore da 40 anni») e la gioiosa e iperprotettiva madre della sposa Marilù.

Secondo la tradizione  il matrimonio deve essere celebrato in un tripudio di addobbi rosa, colpi di rivoltella, eccentriche torte a forma di armadillo e adorabili schermaglie familiari. Sarà quello il punto di partenza di una straordinaria amicizia fatta di lacrime, risate ed esplosioni emotive. La vita infatti andrà avanti fra alti e bassi, fino a quando la morte entrerà in scena portandosi via Stella.
Storie di vita e di pensiero di un universo femminile distinto, diverso: ognuna con il proprio carico di pregi e difetti, ma con una forza comune e tanta ironia perchè quando
«Le cose si stavano facendo strazianti, ci voleva una risata!»

 

"Fiori d’acciaio per me è l’occasione di costruire con un cast così ricco e variegato, una banda di soliste, in grado di suonare insieme ma di battere in volata quando serve; disegnare personaggi anche estremi ma capaci di ascoltarsi, o di imparare strada facendo ad accogliersi senza snaturarsi. Solo da adulta ho scoperto che il film era tratto da una pièce teatrale, ancora attualissima, sotto un superficiale strato di polvere fisiologico, e perfettament-e rappresentativa di un microcosmo, quello del negozio di provincia. Per questo motivo abbiamo deciso di lasciare l’ambientazione di fine anni ‘80 perché ci permette di osservare un tempo appena trascorso e ci racconta che siamo già nel futuro. E forse anche perché – conclude – l’immagine e lo stile di quel periodo, negli abiti, negli arredamenti, ma soprattutto nella musica, sono ormai identificativi di un momento storico diventato ormai glamour" (Michela Andreozzi).

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Tosca D'Aquino, Martina Colombari

Fiori d'acciaio

di Robert Harling

e con Martina Difonte, Gioia Spaziani, Stefania Micheli, Rossella Pugliese

regia di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado

produzione Francesco e Virginia Bellomo
e L’Isola Trovata

Ufficio Stampa