I procedimenti interdisciplinari di Anna Laura Longo nel MUSAC di León in Spagna
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Anna Laura Longo ha intrapreso i suoi itinerari artistici anzitutto come pianista-performer e musicista eclettica, estendendo ben presto i percorsi, in virtù di una necessità espressiva particolarmente originale e cangiante, per approdare dunque a una forma di interdisciplinarietà che si mostra a tutt'oggi efficace proprio per i risvolti stratificati su cui si tende a basarsi.
Longo si esprime attualmente attraverso la ricerca sonora sperimentale, i linguaggi artistico-visivi, declinati anche mediante l'installazione e le performing arts e, inoltre, facendo ricorso a procedimenti di scrittura di carattere versatile, che si muovono tra creazione in versi, prosa sperimentale, saggistica, critica e teatro musicale. Implicata artisticamente su scala nazionale e trans-nazionale porta avanti un tragitto che incuriosisce e merita attenzione soprattutto per una sottigliezza e per uno speciale acume che si riversa sugli aspetti ideativi e progettuali, grazie a cui prendono forma operazioni di natura decisamente composita e, a tratti, camaleontica.
Un suo recente lavoro di impronta multidisciplinare, intitolato Materializaciones poéticas, prevede, come esito finale, un vero e proprio libro-installazione (da vedersi come percorso restitutivo di una performance omonima di carattere scenico- gestuale ma al contempo pianistico). Quest'opera ha raggiunto il territorio spagnolo, rientrando, nello specifico, nella collezione del MUSAC (Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León), che annovera proprio una sezione dedicata alle "ediciones especiales" e che fa riferimento alla Biblioteca e "Centro de documentación Araceli Corbo" del MUSAC stesso. Tale Centro è specializzato in arte contemporanea, a livello nazionale e internazionale. Ubicato nel piano terra del museo, con accesso diretto attraverso il vestibolo, consta di due livelli: uno riservato alla consultazione e alla visione di materiali audio- visuali, con ingresso inoltre all'emeroteca, l'altro ospitante il fondo bibliografico vero e proprio.
I criteri estetici elaborati da Longo prevedono una costante sottolineatura delle possibilità di espansione dell'individuo sul piano esperienziale e sensoriale, con un'attenzione rivolta ai percorsi interiori e ai risvolti di natura riflessiva. Risulta multiforme e intrigante proprio la riflessione sul concetto di azione (che riconduce verso una sofisticatezza e qualità del gesto, artistico e non), che si dipana secondo una visione chiaramente anti-statica. Strada facendo l'artista ha coniato l'espressione "prensilità dell'esperienza " in contrapposizione alla semplice idea di attraversamento o compimento dell'esperienza medesima, prevedendo ulteriori passaggi che riguardano la costruzione e la diversificazione delle possibili tracce mnemoniche. Anche l'indagine sulla musicalità, già da diverso tempo, non contempla solo la sfera strumentale (pianistica nella fattispecie), benché continui ad essere pur sempre esplorata in tal senso, ma imbocca una procedura a ben vedere allargata e potenzialmente non confinata, che si rivolge anche all'oggetto rivisitato in chiave sonora e in primis al corpo, visto in senso performativo come strumento di indagine ritmica e di potenziamento espressivo: agente attivo in termini di mediazione ma, anche, in termini di esplorazione squisitamente temporale. La musicalità dell'azione conduce dunque - e anzi va di pari passo - con una musicalità dello sguardo. Su tutte questa tematiche sono stati prodotti e pubblicati numerosi scritti, articoli e saggi. Musicalità ed espressività, in ogni caso, si ritrovano ad essere strettamente connesse e indagate attraverso una continua esplicitazione che ha luogo tra radicamento e fluttuazione.

I titoli di alcuni récital e performance testimoniano questo approccio ricco di sfumature e di valorizzazioni poetiche, ad esempio: Sul concetto di evocazione del suono, Lo spazio sorge/Primo stadio di vicinanza-mistero, Come un'eco l'indomani si apre, Asimmetrie leali, Nella pienezza si fa strada un sogno.
Come autrice è reduce dall'essere risultata finalista all'interno del premio Lorenzo Montano di Verona con un
corpus di prose inedite definite Corollari intrepidi, ma ha al suo attivo svariate pubblicazioni tra cui:
Plasma/ sottomultipli del tema "Ricordo" (2004), Nuove rapide scosse retiniche (2010), Procedure esfolianti (2011), Apparati di suoni metodicamente cruciali (2013), Questo è il mese dei radiosi incarnati del suolo (2016), Viaggio nell'entroterra (2021), Declinazioni del timbro (2023).
Gli spazi del Centro documentacion del MUSAC sono aperti dal martedì al venerdì dalle ore 10,00 alle 14,00 e nel pomeriggio dalle h17,00 alle h20,00. Di sabato l'ingresso è riservato ai sopralluoghi di ricercatrici e ricercatori.
Per approfondimenti sul museo:
https://musac.es
https://documentamusac.org
Indirizzo:
Avenida de los Reyes Leoneses, 24
24008 León
Per approfondimenti sull'artista:
https://sfogliareperintravedere.com
https://klavier-reticolo.blogspot.com