Sanità marchigiana in salute? Per l'Italia dei Diritti non è così

Nonostante l'ottimismo trapelato dalle frasi del Presidente della regione Marche Francesco Acquaroli pronunciate durante il G7 di Ancona sulla salute riguardo la sanità marchigiana, il movimento Italia dei Diritti delle Marche lo smentisce " Dati alla mano il rispetto dei tempi di attesa nei primi mesi del 2024 è notevolmente sceso" sono le Parole del responsabile per la Politica Interna IdD Carlo Spinelli
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Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Il recente G7 sulla salute che si è svolto ad Ancona dal 9 all'11 ottobre 2024, ha visto protagonista, oltre che i Ministri per la Sanità dei 7 grandi paesi mondiali, anche il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, le cui dichiarazioni sulla sanità marchigiana e sul suo stato di salute ( è proprio il caso di dire così ) hanno sollevato qualche polemica.

Italia dei Diritti Marche in una nota stampa non si lascia sfuggire l'occasione per rispondere a tono su quanto dichiarato dallo stesso Acquaroli:

"Nel suo intervento al G7 di Ancona sulla salute, il Governatore marchigiano non ha certo risparmiato elogi nei confronti del sistema sanitario della Regione da lui presieduta affermando che il sistema regionale marchigiano si distingue a livello nazionale per garanzia dei livelli essenziali ed equilibrio dei conti. Ebbene ci dispiace molto - continua la nota IdD Marche - far presente al sig. Acquaroli che forse non è proprio così. Infatti le liste di attesa sono molto lunghe e ci sono testimonianze dirette di utenti che sono stati costretti a sborsare anche 1000 euro per poter effettuare degli esami urgenti causa la mancanza di posti nelle liste della sanità pubblica; in alcuni casi non si parla di mesi, ma addirittura di liste chiuse che non si sa quando riapriranno. Anche dall'interno della maggioranza di palazzo Raffaello dove ha sede la giunta regionale si levano critiche nei confronti della sanità regionale dove pare che un consigliere si sia lamentato dei ritardi sulle prestazioni sanitarie in quel di Senigallia. Queste dichiarazioni da parte di Acquaroli a nostro avviso sembrano propedeutiche all'apertura della prossima campagna elettorale per le elezioni regionali che nelle Marche si terranno il prossimo anno".

Non lesina critiche alle dichiarazioni di Acquaroli Carlo Spinelli responsabile nazionale per la Politica Interna dell'Italia dei Diritti:

"Il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha approfittato della vetrina concessagli dal G7 di Ancona sulla salute per aprire di fatto la sua campagna elettorale per le prossime consultazioni regionali del prossimo anno. Infatti le sue affermazioni sulla salute della sanità marchigiana a nostro avviso non trovano riscontro nei fatti. Soprattutto in tema di liste di attesa, ci sentiamo come movimento che intende tutelare i diritti dei cittadini italiani, di dissentire con il Governatore marchigiano e lo facciamo in base ai dati ARS ( Agenzia Regionale Sanitaria ) che indicano come nel quadriennio 2019/2023 il rispetto dei tempi di attesa limite per le prestazioni sanitarie tramite il servizio pubblico siano diminuiti del 21% ( ricordiamo che Acquaroli è Presidente della Regione Marche dal 2020 ) e che nei primi quattro mesi del 2024 il rispetto dei limiti previsti per gli esami e le visite specialistiche tramite Servizio Sanitario Regionale con priorità B ( entro 10 giorni ) siano solo del 56%; se questo per Acquaroli significa una sanità regionale in salute...). Per chiudere - chiosa Spinelli - riprendendo le stime della FPCGIL riguardo la carenza del personale sanitario nella Regione Marche, pare che manchino circa 1300 infermieri e 500 medici. Forse la sanità regionale marchigiana ha bisogno di cure più appropriate".


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