Non si può fare la pace parlando solo con gli amici!

Presentazione del libro dell'ex-diplomatico svizzero Jean-Daniel Ruch, "Crimini e tremiti - Da una guerra fredda all'altra al servizio della pace e della giustizia". L'ex ambasciatore in Serbia, Israele e Turchia crede nel dialogo e nella tolleranza per evitare di ripetere gli errori del passato.
Comunicato Precedente

next
Comunicato Successivo

next
Bienne, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Alcuni si aspettavano molto dal vertice sull'Ucraina tenutosi lo scorso fine settimana al Bürgenstock. Altri non si sono fatti illusioni e hanno parlato addirittura di una farsa. Dopo tutto, come si può parlare di pace quando il principale attore della guerra, l'aggressore, non è presente? Recentemente, l'ex diplomatico svizzero Jean-Daniel Ruch ha pubblicato le sue memorie e riflessioni con il titolo francese "Crimes et tremblements - D'une guerre froide à l'autre au service de la paix et de la justice". Poche settimane dopo è stata pubblicata una versione in tedesco. Oggi lo stesso libro è disponibile in italiano con il titolo “Crimini e tremiti – Da una guerra fredda all’altra al servizio della pace e della giustizia”.

Perché è importante? Perché Jean-Daniel Ruch è un uomo che crede nel dialogo, che sa che per raggiungere un accordo tutte le parti interessate devono essere presenti al tavolo delle trattative.

Jean-Daniel Ruch sa che solo attraverso una conoscenza approfondita degli uni e degli altri è possibile adottare un approccio obiettivo alle questioni sollevate e quindi sperare in una risoluzione. Dobbiamo ascoltare le richieste e le aspettative di tutti gli attori coinvolti. Come si può risolvere un problema se non si conoscono i dati? Se non studiamo quello che è successo ieri, non possiamo capire quello che sta succedendo oggi, né tanto meno prevedere quello che potrebbe succedere domani.

Jean-Daniel Ruch ci accompagna in un viaggio nel passato recente e ci racconta il presente che alcuni si rifiutano di capire, bloccati in narrazioni immobili e parziali, mentre il mondo cambia giorno per giorno, con ogni nuovo evento geopolitico che ha conseguenze spesso imprevedibili. Ci porta soprattutto nei Balcani e in Medio Oriente. Ci rivela gran parte della sua carriera diplomatica, ricca di incontri, sia piacevoli che spiacevoli. Con lui, mentre si sfogliano le pagine, proviamo speranza, disgusto, tristezza e gioia. Gli argomenti sono sempre seri, ma alcuni aneddoti ci fanno sorridere, e a volte ridere di gusto (la storia sull'ex presidente svizzero Couchepin in Libano è una vera chicca!).

Jean-Daniel Ruch  è un uomo che non ha paura di dire quello che pensa, anche a rischio di fare rumore. Probabilmente è per questo che hanno voluto tenerlo lontano da un incarico importante nel Dipartimento della Difesa della Confederazione Svizzera, dove avrebbe potuto assumere posizioni inquietanti, dice, riferendosi brevemente allo spiacevole episodio che ha vissuto nell'autunno del 2023. È un vero peccato. In questi tempi di guerra, un pacifista convinto avrebbe potuto aiutarci a vedere le cose con maggiore chiarezza.

Il suo libro è una lezione di tolleranza.

Marta Z. Czarska

Prefazione di Micheline Calmy-Rey, ex Presidente della Confederazione Svizzera.

 

"Si legge come un thriller", dice Carla Del Ponte, ex procuratore del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia.

 

Jean-Daniel Ruch
“Crimini e tremiti – Da una guerra fredda all’altra al servizio della pace e della giustizia”

Formato Kindle e copertina flessibile (180 pagine)

Ufficio Stampa
Marta Czarska
 Éditions Zarka (Leggi tutti i comunicati)
Rue des Pianos 38
CH-2503 Biel/Bienne
[email protected]