Politica e Istituzioni
Riaccesa la cooperazione tra Marocco e Francia
L’arrivo del Presidente Emmanuel Macron a Rabat è stato segnato da un caloroso bagno di folla e un’accoglienza straordinaria da parte della popolazione e delle autorità marocchine. All’aeroporto, Macron è stato accolto direttamente da Sua Maestà il Re Mohammed VI, insieme alla famiglia reale, in un evento che ha dimostrato l’importanza del rapporto tra Francia e Marocco. Un tale livello di accoglienza sottolinea l’intenzione di entrambe le nazioni di rinsaldare un legame storico, basato non solo su interessi politici ed economici, ma anche su profonde affinità culturali e sociali.
Il percorso dal terminal aeroportuale al Palazzo degli Ospiti è stato costellato di manifestazioni di calore e stima da parte della popolazione, che si è riversata nelle strade per salutare il Presidente francese. Questo evento rappresenta molto più di un semplice incontro diplomatico: si tratta di un segnale forte della volontà di entrambi i paesi di rafforzare la loro cooperazione e solidarietà in un momento cruciale, caratterizzato da sfide geopolitiche e comunità sociali.
La cooperazione tra Marocco e Francia, riaccesa con una nuova serie di accordi, mostra un forte impegno verso l'infrastruttura dei trasporti e il rafforzamento delle iniziative per la sostenibilità. La partnership include lo sviluppo della rete ferroviaria marocchina grazie a un accordo tra l'ONCF e Alstom, che fornirà treni ad alta velocità per ampliare il sistema ferroviario già in parte servito dalla linea TGV tra Tangeri e Casablanca. Oltre alla fornitura di nuovi treni, una dichiarazione di intenti per la cooperazione finanziaria e un contratto di assistenza firmato con Sistra Egis segnano un impegno comune per potenziare la rete ferroviaria e migliorare la mobilità sostenibile, in un momento in cui la crisi climatica globale richiede soluzioni strutturale e immediato.
La transizione energetica, altro punto centrale della cooperazione, rafforza il ruolo del Marocco come leader africano nelle materie di energie rinnovabili. Il gruppo marocchino OCP, in collaborazione con la francese Engie, lavora alla decarbonizzazione delle sue operazioni, mentre un accordo con l'Agenzia Francese per lo Sviluppo (AFD) mira a favorire pratiche industriali più sostenibili. Anche l'idrogeno verde, considerata una delle soluzioni più promettenti per l'energia del futuro, è al centro della collaborazione: una partnership con TotalEnergies indica la determinazione dei due paesi di ridurre l'impronta di carbonio e soddisfare la crescente domanda di energia pulita .
Sul fronte dell'istruzione e della ricerca, una nuova dichiarazione di cooperazione coprirà il periodo 2024-2026 e punterà allo sviluppo di competenze avanzate. Un centro di ricerca franco-marocchino (CRFM) sarà creato per promuovere l'innovazione e formare una nuova generazione di esperti nei campi delle scienze e dell'ingegneria, con l'obiettivo di rispondere alle sfide del XXI secolo. Tale impegno è rinforzato anche da dichiarazioni di intenti nei settori dell'istruzione superiore e dell'innovazione, il che testimonia la volontà di creare un sistema di conoscenza e innovazione condiviso tra i due Paesi.
Le risorse idriche e la sostenibilità ambientale sono anch'esse al centro della cooperazione bilaterale. In risposta alla crescente sicurezza e alle pressioni climatiche, è stato firmato un memorandum d'intesa per la gestione delle acque e una dichiarazione di intenti per la protezione degli spazi naturali. Tali accordi mirano a rafforzare la resilienza del Marocco di fronte agli stress idrici ea promuovere un'agricoltura più sostenibile e responsabile, fondamentale per l'economia e la sicurezza alimentare del Paese.
L'aspetto economico della cooperazione mira a una crescita sostenibile e investimenti diretti che stimolano lo sviluppo umano. La creazione di un acceleratore di investimenti franco-marocchino rappresenta una risposta concreta a questa esigenza, incoraggiando il commercio bilaterale e gli investimenti in settori strategici. L'iniziativa coinvolge grandi gruppi come CMA-CGM, che ha formalizzato la collaborazione con Tanger Med, un porto che rappresenta un nodo logistico cruciale tra Europa e Africa. Questo rafforzamento delle infrastrutture logistiche aumenta il potenziale del Marocco come ponte commerciale tra i due continenti, offrendo nuove opportunità di sviluppo economico per entrambe le nazioni.
Infine, gli incontri bilaterali hanno offerto un'occasione per affrontare questioni diplomatiche rilevanti, in particolare le tensioni legate al Sahara . I due Capi di Stato hanno ribadito la necessità di una visione strategica comune, che consideri le dimensioni economiche, culturali e geopolitiche, con l'obiettivo di garantire stabilità nella regione mediterranea e in Medio Oriente. Il dialogo tra il Re Mohammed VI e il Presidente Macron ha sottolineato una rinnovata volontà di lavorare insieme per promuovere la pace e la stabilità su scala regionale, un obiettivo essenziale per l'equilibrio geopolitico di entrambe le nazioni e per il consolidamento di relazioni diplomatiche durature e profitto.
In sintesi, la nuova cooperazione tra Marocco e Francia non è soltanto un'opportunità di crescita infrastrutturale ed economica, ma anche un passo fondamentale verso la sostenibilità e l'innovazione, in un quadro di sviluppo umano e prosperità condivisa che risponde alle sfide del futuro globale.
Marco Baratto