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INCIDENTE DI MILANO GRECO: EUROPA VERDE (BALOTTA), RIPROPOSTO IL TEMA DELLA SICUREZZA ANCHE NEI GRANDI NODI FERROVIARI VA RISOLTA LA CRISI TECNICA E GESTIONALE DEL GRUPPO FERROVIE DELLO STATO

L'incidente ferroviario della mattina del 13 settembre scorso a Milano Greco ripropone con forza il tema della sicurezza ferroviaria anche nei grandi nodi ferroviari dopo i deragliamenti avvenuti a Firenze,Napoli e Roma.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - trasporti)

L'incidente ferroviario della mattina del 13 settembre scorso a Milano Greco ripropone con forza il tema della sicurezza ferroviaria anche nei grandi nodi ferroviari dopo i deragliamenti avvenuti a Firenze,Napoli e Roma. E' necessaria una rapida ricostruzione dei fatti. Il treno merci delle ferrovie tedesche diretto a Chiasso viene fermato dal segnale sulla “cintura”.

Il treno resta fermo per 25 minuti alle 6 del mattino, perchè? Il treno lungo 580 metri dispone di una sezione di contenimento limitata di 600/650 metri. Il treno si sfrena, come successe sulla Paderno Carnate nel 2020, nell'attesa e poiché la linea è in leggera pendenza retrocede fino ad invadere la sezione precedente quella in cui sta arrivando l'altro treno merci che finisce di tamponare il treno tedesco. Nell'impatto a bassa velocità, il macchinista sapeva che avrebbe trovato il segnale chiuso. Nell'urto il ferroviere si fa male e sbatte sull'altra linea (Domodossola Milano) il container dell'ultimo carro merci. Come mai il container si è staccato dal carro? A bassa velocità non avrebbe dovuto staccarsi, come è stata fatta la “verifica” del treno alla partenza?

Il container purtroppo è stato sbalzato sull'altra linea proprio mentre arrivava il treno dei pendolari. Solo grazie all'abilità e alla frenatura "rapida" del macchinista di Trenord  si è scontrato con il container  a bassa velocità. Sotto la massicciata in via Pallanza teatro degli scontri dei treni ci sono delle palazzine abitate.

Cosa sarebbe successo se qualche carro fosse volato giù? E' sempre più evidente che le FS sono in preda ad una crisi tecnica  che continua a far perdere traffico e ad aumentare i costi operativi delle aziende del gruppo, crisi che va  rapidamente risolta abbandonando la gestione inefficiente e consociativa  del gruppo FS.


Dario Balotta
Europa Verde
Milano 15 settembre 2024

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